Livello: serie
Estremi cronologici: 1559 - 1781Consistenza: 23 unità
I "libri" detti dei Debitori e
creditori e le Entrate e uscite e
saldi dei camarlenghi costituiscono le serie fondamentali per la
tenuta della conabilità comunitativa
1
. Mentre le
registrazioni contenute nelle Entrate e
uscite suddivise in grandi sezioni corrispondenti alla diversa
natura del bene utilizzato per il pagamento (entrate e uscite di denaro, di grano,
di altre grasce, ecc.), sono ordinate cronologicamente e riferite ad un ambito
temporale predeterminato e definito - corrispondente al periodo di carica del
camarlengo o a sue frazioni regolari -, quelle raccolte giornalmente e in maniera
corrente nei "libri" dei Debitori e
creditori assuono invece carattere aperto e di continuità
2
. Questi registri
risultano articolati in partite (poste) intestate a singoli soggettipersone o istituzioni -, che
potevano figurare al contempo come debitori per somme dovute alla comunità e
creditori per quanto di conseguenza versato, oppure come creditori per servizi
prestati e quindi debitori per il denaro effettivamente ricevuto. Tali sistemi di
registrazione, diffusi a partire dal XIV secolo, prevedevano in origine che nella
medesima pagina, dopo l'intestazione e la causale della posta, venisse riportato il calcolo del credito o
del debito fino a raggiungere il bilancio della partita e il suo conseguente
annullamento tramite barratura. Questo sistema contabile poteva quindi anche dare
luogo alla produzione di registri separati e indipendenti, dedicati rispettivamente
ai debitori e ai creditori. In seguito, e definitivamente a partire dall'età
moderna, a tale meccanismo contabile se ne sostituì un altro, consistente
nell'intestare ogni posta su pagine
contrapposte, in modo da annotare sulla pagina di sinistra l'ammontare del debito,
preceduto dalla formula "deve dare", e sulla pagina di destra il calcolo del
credito, con la formula "deve avere", fino al raggiungimento anche in questo caso
del bilancio della partita
3
.
Nel
caso di Sinalunga le prime forme di registrazione di debitori e di creditori sono
attestate a partire dalla prima metà del Quattrocento. Lo statuto del 1443 prevedeva
l'esistenza di registrazioni di creditori - e verosimilmente di debitori - nel
Libro di memorie e la parallela
tenuta di un Libro dei servigi, nel
quale i priori dovevano far scrivere "qualunque persona faccia servizi per il comune
di Sinalunga dei quali non fosse pagata"
4
. Di un Caleffo di debitori morosi - in cui il giusdicente doveva far
scrivere ogni sei mesi chi avesse mancato di versare alla comunità le somme dovute
per gabelle, condanne o altro, con la mora del quarto in più - si trova menzione
nello statuto del 1553, anche se pare ovviamente presumibile che a Sinalunga,
analogamente a quanto attestato per altre comunità, una tale tipologia documentaria
dovesse essere diffusa già da tempo
5
.
Solo dalla seconda metà del XVI secolo si dispone di una specifica serie di
registri di Debitori e creditori -
redatti dal giusdicente e, a partire dal 1580, dal cancelliere - contenenti puntuale
documentazione di debiti e crediti della comunità verosimilmente in precedenza
annotati nei Libri di memorie
6
. Tale
serie (cfr. fig. 1), comprendente in tutto 23 registri, si articola in una
sottoserie generale (Debitori) -
conservata dal 1575 e relativa ai debitori "per causa d'affitti, perpetue,
terratici, censi et compre di proventi et mulini et altro"-, nella quale confluirono
altre sottoserie particolari - Libri delle
preselle (1602), Libri delle
condotte (1636) - e dalla quale se ne distaccarono di nuove nel
corso dell'età moderna - Libri di
perpetue (1616), Libri delle
linee (1624), Libri dei
provvisionati (1705).