Livello: serie
Estremi cronologici: 1826-1850Consistenza: 5 unità
Nel 1825, con l'istituzione della sovrintendenza alla conservazione del
				catasto, il territorio toscano fu diviso in circondari di acque e strade, per
				ciascuno dei quali fu nominato un ingegnere dipendente dalla direzione del corpo
				degli ingegneri, con lo scopo di assistere le comunità esistenti nel circondario.
				Sesto venne a far parte del circondario di Fiesole e vi rimase anche quando per
				l'eccessiva ampiezza, la circoscrizione venne ridotta, con l'intento di rendere più
				funzionale il servizio.
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 L'archivio dell'ingegnere del
				circondario, comprendente carte relative a tutte le comunità amministrate, rimase a
				Fiesole, capoluogo del circondario anche dopo la soppressione dell'ufficio (1850).
				Fu solo nel 1866 che, come l'archivio della cancelleria, fu smembrato e furono
				inviate alle singole comunità tutte le carte particolari che le interessavano. Sono
				tuttavia ancora conservate nell'archivio di Fiesole le serie di documenti a
				carattere generale riguardanti tutte le comunità comprese nel circondario e anche
				molti degli atti particolari prodotti dopo il 1840. In quest'anno infatti, con la
				successione dell'ingegner Raffaello Rimediotti all'ingegner Pietro Carraresi, fu
				variato il sistema di archiviazione che rese poi difficile l'individuazione delle
				carte da attribuire ad ogni singola comunità al momento dello smembramento
				dell'archivio. Nell'archivio di Sesto Fiorentino sono quindi conservate solo le
				minute di relazioni, perizie e rapporti riguardanti la comunità di Sesto al tempo
				dell'ingegnere Pietro Carraresi (1826-1839), una busta con perizie e relazioni dal
				1846-1850 e una con carteggio e progetti relativi a lavori pubblici e privati dal
				1839 al 1850. Per completezza è quindi necessario consultare l'archivio di Fiesole.
					
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