Livello: serie
Estremi cronologici: 1814-1818Consistenza: 9 unità
Con la restaurazione, le comunità persero le competenze in materia di stato
civile, che avevano avuto nel periodo francese. Tuttavia dal maggio al dicembre 1814
gli atti vennero trascritti a cura del gonfaloniere sugli stessi registri impiantati
dall'amministrazione francese.
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I parroci furono tenuti ad inviare ogni primo del mese le note di nati, morti e
matrimoni ai gonfalonieri, che dovevano trasmetterne copia alla Segreteria di
Stato.
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Successivamente furono i cancellieri
comunitativi a ricevere dai parroci le note dei nati, morti e matrimoni con
l'obbligo di trasmetterne un duplicato alla Segreteria di Stato.
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Nel
1817 venne istituito un ministero dello stato civile
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e tutti i parroci vennero obbligati a
tenere i registri di stato civile e ad inviare copia degli stati numerici degli anni
1814, 1815, 1816 e 1817 ai rispettivi cancellieri, che dovevano tenere i registri di
stato civile dei non cattolici. Nell'archivio di Sesto Fiorentino si trovano le note
dei parroci del maggio-dicembre 1814 ed i registri di nati, morti e matrimoni degli
individui di culto non cattolico.
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I registri di stato civile dei cattolici degli anni 1815-1817,
infilzati insieme a quelli di Fiesole, Pellegrino e Brozzi sono rimasti fra gli atti
del cancelliere conservati nell'archivio di Fiesole, come gli stati numerici della
popolazione degli anni 1826-1845.
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