Livello: serie
Estremi cronologici: 1790Consistenza: 1 unità
Questa tipologia di documenti fu introdotta dal regolamento generale per le comunità del contado fiorentino,1 che rendevano omogenei per tutte le comunità comprese in quest'area gli organi di rappresentanza politica, annullando di fatto i sistemi elettorali precedentemente vigenti, sanciti dagli statuti locali.
Il regolamento particolare2 stabiliva che la comunità di Casellina e Torri fosse retta da un esecutivo ristretto, composto dal gonfaloniere e da sette rappresentanti, e dal consiglio generale, formato dai rappresentanti di tutte le parrocchie comprese nella nuova comunità. Per essere ammessi a risiedere nel magistrato era necessario il possesso di beni immobili non inferiori ad un fiorino di decima; per il consiglio erano invece inclusi nelle borse i nominativi di tutti i capifamiglia di ciascun popolo (borse popolari).
Le Istruzioni emanate nel 17793 affidavano ai cancellieri comunitativi il compito di verificare che la tratta dei residenti nel magistrato e nel consiglio fosse fatta alle debite scadenze.