Livello: serie
Estremi cronologici: 1850 - 1856Consistenza: 2 unità
Secondo quanto disposto nella circolare del ministro dell'Interno del 20
febbraio 1829, il podestà aveva il compito di iscrivere su di un apposito registro
osterie, bettole, taverne, caffè, bigliardi ed
altri luoghi pubblici che si trovavano nel territorio comunale.
Di ogni attività di tal genere si dovevano indicare il nome dell'esercente, la
località in cui era posto tale luogo
pubblico, indicando non solo il comunello, ma precisando anche
la strada e il numero dell'edificio, la data della licenza concessa per l'avvio
dell'attività e l'autorità che aveva rilasciato il permesso, in genere si trattava
del funzionario dell'ordine pubblico o di un suo delegato, in alcuni casi
interveniva un'ispezione della Reale Gendarmeria. Si precisavano, inoltre, la data
dell'ordinanza speciale emessa dal comune relativa agli orari di apertura e chiusura
dell'attività, l'autorità che approvava tale ordinanza e le eventuali
contravvenzioni a quanto disposto nell'ordinanza medesima
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