Livello: serie
Estremi cronologici: 1849 - 1859Consistenza: 13 unità
Per la compilazione del conto consuntivo era necessario che il podestà
tenesse costantemente aggiornato il giornale di entrate e uscite. Occorre
distinguere tra conto di cassa e conto di amministrazione: il primo era dato
dall'esattore per provare la sua gestione come contabile, il secondo
dall'amministratore del comune. L'esattore era tenuto a sottoporre il proprio
conto all'esame della Sezione dei Conti del Consiglio di Stato ordinario;
spettava successivamente al podestà trasmetterlo alla Presidenza dell'Interno.
Il conto di amministrazione poteva tuttavia essere dato dal podestà
indipendentemente dal conto dell'esattore. In primo luogo si procedeva alla
compilazione di un quadro delle riscossioni e dei pagamenti effettuati e delle
conseguenti rimanenze attive e passive; tale quadro doveva essere compilato in
duplice copia e sottoscritto da entrambe le parti (esattore e podestà). Ogni
rendiconto era accompagnato da una relazione, articolata in allegati, in cui si
dava conto dei titoli compresi nel suddetto quadro. Entrambi i conti erano
sottoposti alla approvazione del consiglio degli Anziani, ai quali spettava il
compito di scegliere tra i membri del consiglio dei revisori dei conti da
assegnare al podestà; tali nomine avvenivano un anno per l'altro, in modo tale
che ciascun amministratore del comune, prima di determinare la data della
sessione ordinaria (che doveva cadere in maggio), avesse la possibilità di
preparare il proprio conto e consegnarlo ai revisori affinché questi lo
esaminassero e stendessero la propria relazione da presentare unitamente al
conto al consiglio comunitativo.