Tasti di scelta rapida del sito: Menu principale | Corpo della pagina | Vai alla colonna di sinistra

AST | Recupero e diffusione degli inventari degli archivi toscani
Menu di navigazione
Home » Visualizza scheda complesso archivistico

Colonna con sottomenu di navigazione


Contenuto della pagina


Libro di memorie dell'eredità Usimbardi

Livello: serie

Estremi cronologici: 1598 dicembre 1 - 1852 novembre 24

Consistenza: 1 unità

Famiglia colligiana tradizionalmente legata all'attività in campo giuridico, gli Usimbardi videro accresciute notevolmente le loro fortune a partire dal tardo Cinquecento grazie alla nomina nel 1587 a segretario granducale di Pietro (n. 1533, m. 1612), primo di cinque fratelli. Grazie ai buoni uffici di Pietro, i fratelli Lorenzo (n. 1547, m. 1636), Usimbardo (n. 1552, m. 1612), Claudio (n. 1556, m. 1638) e Fulvio (n. 1559, m. 1627) rivestirono importanti cariche civili ed ecclesiastiche nell'intero Granducato accrescendo notevolmente il patrimonio familiare 1 . Al culmine delle loro fortune, fra 1598 e 1638, Fulvio, Lorenzo e Claudio, con l'avallo del maggiore Pietro, nell'ambito di una serie di operazioni testamentarie che avevano previsto principalmente l'istituzione di un fedecommesso e di un maggiorascato "volti a garantire l'unità l'inalienabilità del patrimonio avito" 2 , destinarono parte dei loro averi per finanziare in perpetuo dei "posti di studio" per i colligiani che avessero voluto frequentare lo Studio di Pisa per intraprendere gli studi di legge o medicina 3 . I candidati, almeno diciassettenni e necessariamente figli di cittadini colligiani ammessi "alli honori delli offiti", dovevano superare il giudizio congiunto di una commissione formata dai priori, dal vescovo e dai 'deputati alle scuole' 4 . I vincitori avrebbero poi goduto per sei anni di una rendita annuale di 50 scudi 5 . Dopo l'estinzione dei discendenti diretti, le controversie sorte fra gli eredi in merito alla ripartizione del patrimonio portarono nel 1663 ad una parziale ridefinizione di quanto stabilito in precedenza, fissando in cinque il numero degli studenti che avrebbero potuto beneficiare dei "posti di studio" presso le università di Pisa o di Roma 6 . Sovrintendeva per conto della comunità alle pratiche correnti di assegnazione e gestione delle rendite dei posti il cancelliere, nelle cui filze di carteggio è ritracciabile la documentazione relativa 7 . Tutti le registrazioni per così dire statutarie relative invece alla costituzione del legato, alle deliberazioni di assegnazione eccetera confluirono nel cosiddetto Libro di memorie dell'eredità Usimbardi, dove confluirono per oltre due secoli scritture eterogenee 8 .


1908 (2257; 1; 470; 3107)
Libro di memorie dell'eredità Usimbardi
A c. 1r: "Liber negociorum a nobili familia Usimbardia recomendatorum inclitae comunitati civitatis Collis".
Reg. cart. leg. in cuoio. cc. 166
1598 dicembre 1 - 1852 novembre 24