Inventari dei beni dei luoghi pii sottoposti alla Cancelleria
Livello: serie
Estremi cronologici: 1784 -
1798
Consistenza: 2 unità
Le profonde riforme all'assetto patrimoniale ed istituzionale degli enti
ecclesiastici toscani condotte nell'ultimo ventennio del XVIII secolo hanno lasciato un
evidente riflesso documentario negli archivi comunitativi. La capillare ricognizione dei
beni patrimoniali ecclesiastici, affidata localmente nel luglio 1784 ai cancellieri1, fornì ai propositi
riformatori leopoldini le informazioni necessarie per poi procedere all'istituzione dei
Patrimoni ecclesiastici diocesani dell'ottobre 1784 e alle successive soppressioni delle
compagnie del marzo 17852.
La prima delle unità archivistiche riconducibili a questa serie si riferisce alle
rilevazioni dei beni appartenenti agli oratori del Romituzzo e delle Grazie, effettuate in
questo contesto dal cancelliere colligiano. Nel 1778 le amministrazioni dell'Oratorio del
Romituzzo e di quello delle Grazie erano state ricondotte sotto l'autorità Magistrato
comunitativo di Poggibonsi3. Completa la serie il frammento di un registro
risalente al 1789 contenente gli inventari degli arredi e delle suppellettili dell'Opera
della Madonna del Renaio e della Fraternita di S. Iacopo in Piano4.