Livello: serie
Estremi cronologici: 1787 - 1793Consistenza: 2 unità
Nell'ambito dei profondi cambiamenti apportati in età leopoldina al sistema di
gestione dei benefici ecclesiastici, il cancelliere comunitativo vide accresciute le proprie
incombenze tutorie in materia affidategli fin dalla prima metà del XVI secolo
1
. L'istituzione dei Patrimoni ecclesiastici in ogni diocesi
del Granducato, volta a garantire una più corretta e diffusa gestione delle rendite
beneficiali
2
, responsabilizzò in particolar modo i cancellieri
comunitativi nell'amministrazione in temporalibus dei benefici durante i periodi di vacanza.
A partire dal 1787 a Colle è attestata la tenuta di un "registro pell'economia dei benefizi
vacanti". Qui il cancelliere annotava le comunicazioni di vacanza dei benefici trasmessegli
dal cancelliere vescovile
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, e il rendiconto della loro amministrazione in temporalibus
4
. In forma di dare e avere 'alla veneziana' il cancelliere
provvedeva a registrare a suo debito le somme ricevute dalla cassa del Patrimonio
ecclesiastico delle diocesi di Volterra e Colle "per soddisfare alla spese dell'economia", e
a credito le spese sostenute ad esempio per l'economo in spiritualibus nominato pro tempore
fino all'assegnazione definitiva del beneficio. Completano il registro le annotazioni
relative ai riscontri degli inventari dei beni mobili ed immobili, i verbali di insediamento
dei nuovi rettori e le malleverie presentate
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. La compilazione del registro si interrompe non casualmente nel 1793, anno
in cui col motuproprio del 31 luglio fu stabilita la liquidazione dei Patrimoni
ecclesiastici diocesani e l'affidamento dell'amministrazione dei Benefici vacanti alle
"opere delle rispettive cattedrali", nel caso colligiano quella del Ss. Chiodo
6
. Propedeutici alle registrazioni presenti nel
Libro dell'amministrazione dei benefici
vacanti (1787-1793) sono gli atti conservati nella filza di Carteggio relativo all'amministrazione dei benefici
vacanti, riferentisi allo stesso lasso temporale.