Registri nominativi dei congiunti dei militari alle armi
Livello: sottoserie
Estremi cronologici: 1936 -
1947
Consistenza: 19 unità
Con R.D. 13 maggio 1915 n. 620 e successive circolari venne stabilita
l'assegnazione di un sussidio alle famiglie dei militari prigionieri o dispersi.
In base a tale decreto, il Ministero della Guerra si impegnava a corrispondere
mensilmente alle famiglie, fino al ritorno dalla prigionia o all'accertamento
della morte del militare, la metà del suo stipendio. Con la circolare n.
259 del 1 maggio 1916, venne disposta, per l'intera durata della guerra,
l'erogazione di un sussidio alle famiglie bisognose dei militari che si fossero
arruolati volontari. Analoghi e più organici provvedimenti furono emanati con la
legge 22 gennaio 1934 n. 115 con cui si istituirono presso i comuni apposite
commissioni allo scopo di valutare le domande e predisporre le operazioni
necessarie per la concessione dei soccorsi giornalieri alle famiglie dei
militari alle armi e ai militari spessi, che dovevano essere pagati presso gli
uffici postali a scadenze settimanali o quindicinali. La Commissione doveva
essere composta composta dal Podestà, o da un suo delegato, dal Segretario del
Fascio, dal Presidente della Congregazione di Carità (poi ECA) e da un
rappresentante dei Carabinieri, in genere il comandante della locale
stazione. La sottoserie è costituita da 19 unità archivistiche dal 1936 al
1947.