via Banchi di Sotto, 52
53100 - Siena
(Siena)
Fax: 0577.44675
Email: as-si.servizialpubblico@beniculturali.it
Sito web: http://www.archiviodistato.siena.it/
Note storiche:
L'Archivio di Stato di Siena è uno dei 104 Archivi di Stato previsti in Italia (di
cui 101 attivati); ogni capoluogo di provincia, infatti, è - o dovrebbe essere nel caso
delle province di recente istituzione - sede di un Archivio di Stato. L'Archivio di Stato di
Siena dipende, come gli altri, dalla Direzione generale per gli Archivi del Ministero per i
beni e le attività culturali. Secondo le vigenti disposizioni di legge (Decreto legislativo
n° 42 del 22 gennaio 2004 "Codice dei beni culturali e del paesaggio") l'Istituto conserva
il materiale archivistico prodotto prima dell'Unità d'Italia a Siena e nel suo Stato
(comprendente all'incirca le attuali province di Siena e Grosseto) e, a partire dall'Unità
d'Italia, la documentazione degli uffici amministrativi statali e dei tribunali con sede in
città e in provincia, nonché moltissimi archivi non statali di epoche diverse. Si tratta di
un patrimonio vastissimo ed in continuo incremento: versamenti periodici continuano ad
essere effettuati, infatti, da tutti gli uffici amministrativi statali e dai tribunali di
Siena e della sua provincia; mentre archivi non statali pervengono per deposito, acquisto,
dono. Versamenti, depositi, etc. che fanno di questo, come di tutti gli altri Archivi di
Stato Italiani, non dei chiusi depositi di carte ma delle entità vive in continua
evoluzione.
L'Archivio di Stato di Siena fu istituito con motuproprio del Granduca
Leopoldo II del 17 novembre 1858. La sua istituzione fu certamente il frutto del clima di
rinnovata passione per gli studi storici e di attenzione per il patrimonio archivistico,
instauratosi in Toscana in quegli anni grazie soprattutto all'eccezionale impegno di
Francesco Bonaini. Nel nuovo Istituto, che ebbe subito sede nel quattrocentesco palazzo
Piccolomini, confluì una grande quantità di materiale archivistico sino ad allora conservato
nei due grandi archivi cittadini: quello Diplomatico e delle Riformagioni e l'altro
dell'Archivio Generale dei Contratti. Da questi due antichi istituti archivistici furono
versati i documenti prodotti dalle magistrature dello Stato Senese - corrispondente
all'incirca alle attuali province di Siena e Grosseto - nelle due grandi fasi della sua
storia: quella comunale e repubblicana dal XIII secolo al 1557 e quella granducale sino al
1808, cioè sino alla dominazione napoleonica, nonché migliaia di pergamene. Negli anni
seguenti poi, e particolarmente dopo l'Unità d'Italia, gli uffici statali periferici della
provincia versarono il materiale archivistico loro spettante. Giunsero così fondi
archivistici ottocenteschi di grande rilievo dalla Prefettura a quelli di vari tribunali. Il
processo è tuttora in corso: a norma del D. Leg.vo n° 42/2004 "Codice dei beni culturali e
del paesaggio versamenti periodici vengono effettuati dagli archivi di tutti gli uffici
amministrativi statali e dai tribunali con sede in Siena e nella sua provincia.
Attualmente gli archivi coprono un arco di tempo che va dal 736 al XX secolo. La
caratteristica precipua di tale documentazione è la straordinaria continuità delle serie. Le
magistrature senesi, infatti, nate nel Medioevo furono abolite soltanto alla fine del '700
dal riformismo di Pietro Leopoldo, o nel 1808 dalla dominazione napoleonica. Ciò si tradusse
in una grande continuità archivistica: i grandi archivi, che cominciano nella Siena
comunale, continuano nella maggior parte dei casi per cinque secoli. Tra essi possiamo
ricordare: gli Statuti della città e delle comunità soggette, dal 1250 al 1783; la
documentazione dei vari organi che nel loro succedersi ed integrarsi nel tempo costituirono
il cuore dello Stato senese: il Consiglio Generale - a partire dal 1243 al 1808, con una
delle serie di deliberazioni più antiche d'Italia -, il Concistoro - dalla prima metà del
'200 al 1808 - e la Balìa dal 1455 al 1786. Di non minore interesse gli archivi prodotti
dalle magistrature che costituivano la struttura finanziaria e fiscale dello Stato:
l'archivio della Biccherna, con la preziosissima serie dell' entrata e uscita a partire dal
1226; l'Estimo del 1316/20, uno dei più antichi catasti descrittivi d'Italia; il grande
archivio della Lira, con le denunzie dei redditi autografe risalenti al 1453. Tutto ciò per
quanto riguarda gli archivi statali, tra gli archivi non statali vanno certamente ricordati
l'archivio notarile, che conserva l'immensa mole degli atti rogati dai notai di Siena e del
suo territorio dal 1221 alla fine del XX secolo; l'archivio del grande Ospedale S. Maria
della Scala, quasi 7000 unità archivistiche dal 1240 al 1930, gli archivi di istituzioni
religiose, di comuni e quelli privati donati o depositati. Una menzione a parte merita poi
l'archivio Diplomatico: un'unica raccolta di pergamene in cui, a partire dall'istituzione
dell'Archivio, furono riunite e disposte in ordine cronologico - secondo lo schema mutuato
dall'Archivio Diplomatico fiorentino voluto da Pietro Leopoldo nel 1778 - tutte le pergamene
che pervenivano in Archivio di Stato. Attualmente il Diplomatico senese è il secondo in
Italia per numero di unità dopo quello dell'Archivio di Stato di Firenze e consta di 62.441
pergamene dal 736 al sec. XIX. I registri, le buste, le filze, le mappe, i fascicoli ed i
documenti sciolti ammontano, invece, a circa 164.000 unità, divise in più di 200 fondi ed
allineate su quasi 13,5 km di scaffalatura. Nell'ambito del patrimonio posseduto va poi
ricordato un unicum a livello mondiale: la collezione delle Tavolette di Biccherna, esposta
nel Museo dell'Istituto.
L'Archivio di Stato di Siena conserva in deposito gli archivi
di diversi comuni territorio, tra cui Castelnuovo Berardenga (1617-1879), Chiusdino
(1557-1896, con docc. dal 1360), Colle di Val d'Elsa (1199-1885), Monteriggioni (1566-1865),
Poggibonsi (1314-1907, con docc. fino al 1944), Radicofani (1484 - sec. XIX), Radicondoli
(1348-1912), Sovicille (1722-1860).
Informazioni e orari:
Orario d'apertura: lunedì, giovedì e venerdì 8-14; martedì, mercoledì
8-17.15; sabato 8-13.45.
Complessi archivistici conservati:
Memorie storiche e opere letterarie. Archivio comunale di Colle di Val d'Elsa, 1175 -
1816
(fondo)
Comunità di Colle di Val d'Elsa fino al 1776, 1191 novembre 24
- 1836 agosto 8
(fondo)
Pergamene recuperate. Archivio comunale di Colle di Val d'Elsa, 1308 marzo 26 -
1573
(fondo)
Arte della lana di Colle di Val d'Elsa, 1323 -
1776
(fondo)
Opera del Ss. Chiodo di Colle di Val d'Elsa, 1486 -
1865
(fondo)
Arte dei dottori, giudici e notai di Colle di Val d'Elsa, 1506
(fondo)
Podesteria di Colle di Val d'Elsa fino al 1772, 1529 -
1772
(fondo)
Monastero di S. Caterina in Castelvecchio, 1547 marzo 15 -
1619 dicembre 18
(fondo)
Arte della carta di Colle di Val d'Elsa, 1548 -
1776
(fondo)
Opera della Madonna del Renaio di Colle di Val d'Elsa, 1560 maggio 8 -
1774 luglio 30
(fondo)
Monte di Pietà di Colle di Val d'Elsa, 1572 -
1808
(fondo)
Compagnia di S. Giovanni di Colle di Val d'Elsa, 1579 -
1613
(fondo)
Cancelleria di Colle di Val d'Elsa fino al 1808, 1582 -
1859
(fondo)
Fraternita di S. Iacopo in Piano di Colle di Val d'Elsa, 1586 -
1836
(fondo)
Istituzioni diverse. Archivio comunale di Colle di Val d'Elsa, 1629 ottobre -
1865
(fondo)
Carte topografiche. Archivio comunale di Colle di Val d'Elsa, 1698 -
1784
(fondo)
Vicariato di Colle di Val d'Elsa, 1772 -
1808
(fondo)
Cancelleria di Colle di Val d'Elsa dal 1776, 1776 -
1808
(fondo)
Raccolta di opere a stampa. Archivio comunale di Colle di Val d'Elsa, 1781 -
1812
(fondo)
Mairie di Colle di Val d'Elsa, 1808 -
1813
(fondo)
Giudicatura di pace di Colle di Val d'Elsa, 1808 -
1814
(fondo)
Vicariato di Colle di Val d'Elsa, 1814 -
1849
(fondo)
Comunità restaurata di Colle di Val d'Elsa, 1814 -
1865
(fondo)
Cancelleria comunitativa di Colle di Val d'Elsa, 1814 -
1866
(fondo)
Deputazione per l'arruolamento poi Circondario di delegazione per l'arruolamento militare di Colle di Val d'Elsa, 1820 -
1860
(fondo)
Circondario di acque e strade di Colle di Val d'Elsa, 1825 -
1850
(fondo)