Livello: fondo
Estremi cronologici: 1323 - 1776Consistenza: 22 unità
Un aspetto significativo dell'importanza acquisita della manifattura laniera a Colle nel corso del XIV è costituito dalla precoce attestazione dell'organizzazione istituzionale dell'Arte ad essa preposta, regolata da statuti propri almeno fin dal 1315 1 . A questa situazione fece tutta via da contraltre la dispersione quasi totale delle scritture dell'Arte fino almeno agli inizi del XVI secolo, quando, sicuramente in modo non casuale, ad una riorganizzazione complessiva della corporazione, resa necessaria dal "maximo disordine" in cui versava, si accompagnò una maggiore continuità nella conservazione documentaria 2 . Il forte intreccio e le mutevoli forme di condizionamento della documentazione prodotta nell'arco di quasi quattro secoli dall'Arte, ne ha suggerito in questa sede la ripartizione in quattro serie, (Statuti, Riforme, Deliberazioni e tratte, Contabilità) corrispondenti ciascuna ad una tipologia documentaria o ad un ambito di attività. La documentazione conservata si interrompe nell'aprile 1776, in corrispondenza dell'entrata in vigore del nuovo Regolamento della comunità di Colle, che sancì la definitiva soppressione de "l'Ufizio dell'arte della lana" e il passaggio delle sue competenze al neonato Magistrato comunitativo 3 . Il 9 aprile di quell'anno il cancelliere annotava laconicamente nei libri di deliberazioni dell'Arte:
[Il sig. console e governatori dell'Arte di lana] successivamente ordinarono doversi riportare la cassa delle borse nel convento di Santa Caterina, stante non doversi più procedere alle tratte solite, attesi i nuovi regolamenti con i quali resta soppressa la loro magistratura ed Arte, per avere il suo principio detti regolamenti il dì primo maggio 1776 prossimo futuro, mediante i quali regolamenti appartiene alla Comunità il regolare li interessi dell'Arte predetta e non essendovi altro da trattare furono licenziati4
Soggetti produttori:
Arte della lana di Colle, Colle di Val d'Elsa
(Siena), 1323 - 1776