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AST | Recupero e diffusione degli inventari degli archivi toscani
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Pergamene recuperate

Livello: fondo

Estremi cronologici: 1308 marzo 26 - 1573

Consistenza: 27 unità

Nel 1896 Francesco Dini, incaricato del riordino dell'archivio comunale 1 , notando probabilmente molti di questi frammenti provvide a recuperarne 27 e a ricondurli in una sezione autonoma in testa al suo inventario denominata "Pergamene", rispettando così a pieno la tradizione della scuola archivistica toscana che vedeva nella formazione di fondi 'diplomatici' una delle sue peculiarità più evidenti 2 . Dini nei suoi scritti non lasciò minimamente intendere di aver compiuto una simile operazione ma la presenza su questi frammenti delle segnature archivistiche e dei cartellini risalenti fino all'ordinamento del 1852, l'ultimo prima del 1896, sembrano fugarne ogni dubbio sulla paternità 3 . Dall'analisi complessiva dell'archivio comunale condotta in questa sede risulta però evidente che Dini non estrapolò tutte le coperte riconducibili a frammenti medievali, che in buon numero continuano tuttoggi a 'coprire' almeno altre 42 unità archivistiche cinquecentesche 4 . L'archivista colligiano non seguì forse altro criterio nella sua cernita che quello delle dimensioni degli atti e della loro completezza, dal momento che sia i frammenti estrapolati sia quelli lasciati sulle unità provengono in massima parte dalle stesse tipologie documentarie 5 .

Da segnalare senz'altro il cospicuo numero di frammenti provenienti dai libri extimi redatti a più riprese a partire dagli inizi del XIV secolo, ora conservati in Archivio di Stato di Siena presso il fondo Estimo delle comunità6. Sicuramente degno di nota infine il frammento di reformationes aventi valore di statuto compilate fra il marzo e il luglio 1308, delle quali si riporta in appendice la trascrizione. Tale frammento va ad integrare i fascicoli acefali di additiones agli statuti del 1307 presenti attualmente nel codice Comune di Colle 17.

Per ciascuno dei frammenti si è provveduto a riportare fra parentesi tonde il numero progressivo riportato da Dini nel corso del suo ordinamento, indicando la tipologia di atti contenuta in ciascuno. La data ciascun frammento è stata ricavata dagli elementi presenti nel testo: per i libri dei referti dei contratti si è fatto riferimento alle date estreme delle denunce, per gli estimi alle annotazioni a margine delle singole poste relative ai diversi passaggi di proprietà8. Per ciascuno dei frammenti si è provveduto ad indicare l'unità cinquecentesca di provenienza laddove la presenza di segnature archivistiche o titoli originali, riportati, lo abbia consentito. Per ragione di completezza infine si è predisposta una tavola con l'indicazione dei frammenti ancora utilizzati quali coperte di unità archivistiche.

Nel corso del Cinquecento la pratica di utilizzare brani pergamenacei, spesso molto risalenti nei secoli quali coperte di unità archivistiche, fu particolarmente adottata a Colle. Il 'riciclaggio' nella comunità valdelsana, oltre a comprendere in larga misura brani e avanzi di codici liturgici presumibilmente presenti in gran quantità sul mercato dei 'cartolai', colpì purtroppo alcune unità archivistiche trecentesche infierendo in particolare su estimi, libri dei referti dei contratti ed instrumenta a quella data ancora conservati in buon numero presso l'archivio della Cancelleria, non disdegnando tuttavia anche materiale statutario. Dall'analisi delle unità che andarono a 'coprire' i frammenti individuati è possibile ipotizzare che questa operazione si concentrò fra la fine degli anni Trenta e l'inizio degli anni Sessanta del Cinquecento, protraendosi rapsodicamente fino alla fine del secolo 9 . Un simile intervento è del resto del tutto coerente con la temperie dell'epoca che vide più in generale un vasto fenomeno di riorganizzazione degli archivi destinato ad incidere sulla futura conformazione dei complessi documentari delle istituzioni di ancien régime 10 . In particolare nel caso colligiano si registrarono in questo periodo ravvicinati interventi di riordinamento dell'archivio della Cancelleria legati alla ridefinizione del ruolo istituzionale di quest'ultima 11 . Agli occhi degli ordinatori cinquecenteschi molte delle unità più antiche avevano conservato valore solo in relazione al supporto sul quale erano state redatte: perduta ogni rilevanza amministrativa sarebbero state sicuramente più utili per organizzare una produzione documentaria che si era fatta decisamente più abbondante e variegata. Del resto alla percezione dello scarso valore delle unità trecentesche corrispose quello delle unità cinquecentesche che ne ricevettero legatura. In larga parte infatti i libri e i quaderni dotati di coperte di riuso erano scritture amministrativamente correnti quali civili del Danno dato o libretti in ottavo di entrata e uscita di vari ufficiali, destinati in prospettiva a ridotte attenzioni conservative. Tale operazione attirò il biasimo di Niccolò Beltramini, autorevole personaggio colligiano della Toscana medicea ed autore presunto di una documentatissima Chronica di Colle 12 .

TAVOLA 19. Frammenti di unità archivistiche dei secc. XIV-XV utilizzati come coperte di registri

Segnatura Tipologia documentaria unità di origine Estremi cronologici unità di destinazione
54 Frammento di estimo (sec. XIV) 1510-1537
926 Frammento di Libro dei referti dei contratti (sec. XIV) 1530-1538
430 Frammento di Libro dei referti dei contratti (sec. XIV) 1531
1022 Frammento di Libro dei referti dei contratti (sec. XIV) 1537
440 Frammento di estimo (sec. XIV) 1537
441 Frammento di estimo (sec. XIV) 1540
2588 Frammento di 'Specchio' delle sentenze criminali (sec. XIV) 1540-1559
1030 Frammento di atto notarile (sec. XIV) 1541
1031 Frammento di dazzaiolo (sec. XIV) 1541
794 Frammento di estimo (sec. XIV) 1541
1036 Frammento di atto notarile (sec. XIV) 1544
1037 Frammento di Libro dei referti dei contratti (1334) 1544
1042 Frammento di Libro dei referti dei contratti (1323) 1546
1047 Frammento di Libro dei referti dei contratti (1336) 1548
1499 Frammento di Libro dei contratti del Comune (1365) 1554
1500 Frammento di estimo (sec. XIV) 1554
868 Frammento di Libro dei contratti del Comune (1366-1367) 1554-1566
1064 Frammento di libro di entrata e uscita dei gabellieri (sec. XIV) 1555
1066 Frammento di estimo (sec. XIV) 1556
756 Frammento di atto notarile (sindicatus, sec. XIV) 1556-1557
1069 Frammento di estimo (sec. XIV) 1557
1067 Frammento di atto notarile (venditio, sec. XIV) 1557
1068 Frammento di estimo (sec. XIV) 1557
1115 Frammento di estimo (sec. XIV) 1559
1079 Frammento di Libro dei referti dei contratti (1324) 1560
1078 Frammento di Libro dei referti dei contratti (1339) 1560
847 Frammento di estimo (sec. XIV) 1561-1574
384 Frammento di Reformatio priorum (1353) e Riforma (1354). Cfr. supra TAVOLA 1. 1561-1573
1087 Frammento di atto notarile (sec. XV) 1562
1093 Frammento di libro di entrata e uscita del camerlengo generale (sec. XIV)13 1563
1096 Frammento di Libro dei referti dei contratti (1450 gennaio 13-31) 1564
544 Frammento di atto notarile (venditio, sec. XIV) 1564
599 Frammento di estimo (sec. XIV) 1567
2703 Frammento di Liber sententiarum criminalium (1369) 1567-1578
1112 Frammento di Libro dei contratti del Comune (1417) 1568
1118 Frammento di atto notarile14 1570
1128 Frammento di libro dei debitori (1483) 1573
1140 Frammento di Libro dei referti dei contratti (1353) 1576
821 Frammento di atto notarile (1475 luglio 9) 1579-1591
1164 Frammento di atto notarile (sindicatus, 1381) 1583
1172 Frammento di atto notarile (sec. XIV)15 1585
1217 Frammento di atto notarile (Remissio litis, 1365 gennaio 9) 1593