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Gabella delle bestie

Livello: serie

Estremi cronologici: 1553 set. 19 - 1629 apr. 1

Consistenza: 7 unità

I proprietari di pecore, capre e porci, erano tenuti a pagare una tassa annuale per ogni bestia. L'obbligo ricadeva anche sui forestieri, che venivano nel territorio della comunità per pasturare. Nel 1471, istituendo la gabella, il parlamento del comune stabilì che i pagamenti fossero fatti, in due rate, rispettivamente a marzo e ad agosto, nelle mani del camarlingo generale. Nel 1586 fu fatto espressamnte obbligo a ciascun abitante di "dare in nota" al cancelliere tutte le bestie soggette alla gabella.


179
Foglio di bestiame consegniato a contatori [delle bestie]
cc. 2
1553 set. 19 - 1554 mar. 19
180
Lista delle bestie
Cancelliere:
Vergilio Boncristiani

cc. 2
1577 mar.
181
Nota delle bestie
Cancelliere:
Vergilio Boncristiani

cc. 4
1577 set.
182
Nota delle bestie fidate nel comune di Monsummano l'anno 1577 per Ser Giovanni di Piero e Vittorio di Marcho fidatori
cc. 2
1577 set. 1 - 1578 gen. 7
183
Foglio delle bestie da gabella
Cancelliere:
Vergilio Boncristiani

cc. 2
1578 mar.
184
Conto di marzo di Tomeo di Chiarito e Bastino di Potente. [Foglio di bestiami]
cc. 2
1580 mar. 21
185 (13)
Entrata di comunità 1596-1630. Libro delle entrate (...) nel quale si noteranno et scriveranno tutti quelli che verranno a dare la nota delle bestie boccine et porcine
Camarlingo:
Pasquino Azzolini

Reg. leg. perg. cc. 170
1596 mar. 1 - 1629 apr. 1