I proprietari di pecore, capre e porci, erano tenuti a pagare una tassa
annuale per ogni bestia. L'obbligo ricadeva anche sui forestieri, che venivano nel
territorio della comunità per pasturare. Nel 1471, istituendo la gabella, il
parlamento del comune stabilì che i pagamenti fossero fatti, in due rate,
rispettivamente a marzo e ad agosto, nelle mani del camarlingo generale. Nel 1586 fu
fatto espressamnte obbligo a ciascun abitante di "dare in nota" al cancelliere tutte
le bestie soggette alla gabella.