Livello: sottoserie
Estremi cronologici: 1334 - 1444 gen. 31Consistenza: 11 unità
Lo statuto del 1372 stabilì che ogni anno, nel mese di gennaio, il
podestà insieme con i vicari, dovesse eleggere nel consiglio generale quattro
buoni uomini con la balia di esigere tutte le lire del dazio da coloro che non
avessero pagato, con il potere di giungere fino all'esproprio dei beni degli
insolventi. Lo stesso statuto stabiliva inoltre che, sei mesi dopo la scadenza
della carica del camarlingo generale, il consiglio nominasse un sindaco e due
"informatori" incaricati di effettuare il sindacato nei confronti di chi aveva
riscosso le entrate comunali e di condannare i debitori del dazio. Nel 1386 fu
ribadito l'incarico al "sindaco forense" di sindacare l'esattore del dazio. I
registri contengono appunto gli atti di tale sindacato, esercitato soprattutto
nei confronti del camarlingo generale uscente, e gli elenchi, redatti dal
podestà di Monsummano e dal suo notaio o ufficiale, degli insolventi da
costringere a pagare le somme dovute. Insieme con questo tipo di atti sono
comprese inquisizioni e sentenze varie del podestà, anche relativamente al danno
dato.
La lacunosità e l'incompletezza delle indicazioni fornite sui
camarlinghi riflettono la situazione risontrata nella documentazione. Si è
comunque deciso di riportare dati anche solo frammentari, nell'intento di
fornire in tal modo utili punti di riferimento.