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Statuti della comunità di Ravi
"Al nome della santa et individua Trinità, Padre, Figliuolo e
Spirito Santo, e della gloriosissima nostra madre Madonna Santa Maria, speziale
advocata difenditrice e protettrice della inclita e gloriosa città di Siena, et
de beati principi dell 'Apostoli, misser Santo Pietro et misser Santo Pavolo et
de beati martiri Anzano, Savino, Crescenzio et Vectorio advocati et protettori
di essa alma et felice città di Siena, et de beati confessori misser Santo
Leonardo advocato, defenzore et singulare protettore del castello di Ravi, et
misser Santo Francesco protettore et advocato del nobil huomo Cione di Urbano de
nobili di Lattaia, et cittadino di Siena, signor di esso castello di Ravi, et
generalmente di tutta la corte celestiale del Paradiso trionfante, porgendo a
loro preghi devotissimi, che nel principio, mezzo et fine del presente volume ci
concedino gratia, che a lor laude, et riverenzia celebrato e ordinato sia. Et a
laude e gloria et pace tranquilla de nostri magnifici et potenti signori Priori,
Governatori del Communo, et Capitano di popolo, et Gonfaloniere di giustizia di
quella iclita et alma città di Siena, la quale Iddio mantenga per mare e per
terra a morte e distruzione di chi il contrario appetisse, et ad honore et pace
perpetua del nobil huomo Cione predetto, e del communo et huomini di Ravi, nel
quale si faranno, et ordinarannoi presenti statuti di essa terra di Ravi, fatti,
composti et ordinati per lo nobil huomo Francesco di misser Orlando Malavolti
cittadino di Siena, honorando vicario per lo magnifico commune di Siena, di
Gioncarico e di Ravi prenominato, haventi pieno e generale mandato dal prefato
Cione da una parte, et dal communo et huomini di Ravi predetti dall 'altra parte
di così fare, statuire et ordinare, come n'appare pubblico istrumento, rogato e
pubblicato di mano di me Battista di maestro Bene da Boccheggiano notaro
sanese".
copia redatta nel 1744, contiene lo statuto approvato nel 1447 giu.
13 dai Regolatori di Siena con successive modifiche fino al 1772. Contiene
inoltre copia di un istrumento di transazione del 1782, tra la nobile casa
Taia e l 'universale di Ravi. reg.
cc.
124
con cop. in tavoletta rivestita in pelle con borchie in
ottone
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1447
- 1782
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