Livello: serie
Estremi cronologici: 1814 - 1845Consistenza: 6 unità
Soppressi gli uffici di stato civile il Governo toscano decretò che i
parroci inviassero ogni mese al gonfaloniere una nota dei nati, dei morti e dei
matrimoni. A partire dal 1817, in ordine al motuproprio del 18 giugno, i parroci
dovevano trascrivere annualmente gli atti delle nascite, morti e matrimoni avvenute
nella Comunità su tre registri separati, recanti il bollo dell'Uffizio dello stato
civile di Firenze e redatti in duplice copia. Annualmente una copia di ciascun
registro veniva inviata dal cancelliere comunitativo alla Segreteria del regio
diritto. Al gonfaloniere veniva inoltre trasmessa dai parroci la "ricapitolazione
dello stato delle anime" con indicazione del numero di persone suddivise per sesso e
condizione di stato civile. Dal 1840 ai parroci fu richiesto di compilare gli "stati
enumerativi della popolazione", in previsione del censimento della popolazione del
Granducato da compiersi l'anno successivo.