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AST | Recupero e diffusione degli inventari degli archivi toscani
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Atti criminali

Livello: serie

Estremi cronologici: 1544 - 1594

Consistenza: 118 unità

La serie degli atti criminali inizia a partire dal 1544. Gli atti sono divisi tra querele e denunce, sentenze e multe e carteggio di corredo, ripartiti a loro volta in due parti: atti che interessano i "descritti" e i "non descritti" nelle bande granducali, distinzione questa che venne abolita soltanto nel 1755. I "descritti" erano esentati dal pagamento delle imposte e nelle questioni giudiziarie godevano di particolari privilegi, a titolo di compensazione per i rischi che comportava il loro incarico. I capitani predisponevano singoli registri su cui annotare separatamente denunce e sentenze tanto di "descritti" come di " non descritti". Talvolta i registri contenenti querele e sentenze afferenti una medesima categoria (es. "descritti") venivano legati insieme, oppure successivamente sono stati legati registri di sentenze o di denunce di diversi capitani in uniche filze. Gli atti venivano rilegati in filze separate di notevoli proporzioni. La denuncia del reato doveva essere presentata entro un termine stabilito nei capitoli statutari e contenere informazioni dettagliate circa i termini per definire gli estremi del reato che avevano indotto la presentazione della denuncia (nome dell'accusato, genere del reato, luogo e tempo del reato, armi usate, ferite cagionate, eventuali testimoni). Registrata la denuncia, si procedeva alla notificazione, ossia a colui che era stato denunciato veniva intimato di comparire entro un determinato tempo presso il giusdicente. Al momento della comparsa dell'imputato, si istruiva il processo (o lo si dichiarava contumace qualora non si fosse presentato). Il processo si apriva con la deposizione dell'imputato e successivamente venivano ascoltati i testimoni. I processi venivano trascritti in filze separate, in cui erano anche raccolti referti dei medici, i quali davano conto dell'entità delle ferite esaminate e carteggio, circolari in materia penale. Nei registri di sentenze e multe venivano annotati sinteticamente i termini dell'istruttoria, a margine dei quali si indicavano gli estremi riferiti alle carte del registro di querele in cui era trascritta la denuncia che aveva cagionato l'avvio del procedimento e della filza in cui erano verbalizzate le fasi del processo. Nella stessa filza sono stati riuniti, talvolta, i quaderni di querele e denunce o sentenze e multe di più capitani.


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