Livello: serie
Estremi cronologici: 1567 - 1813Consistenza: 6 unità
La custodia e la conservazione degli archivi delle comunità e dei luoghi
pii a lui sottoposti rientrava tra le principali incombenze del cancelliere. Era
loro dovere infatti "disporre in buon ordine e descrivere con esatto e diligente
inventario nei libri a ciò destinati e tenuti in valida forma, tutte le scritture,
filze e libri pubblici comunitativi"
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Nell'atto del "sindacato", cioè del
passaggio delle consegne tra un cancelliere e il suo successore, veniva compilato
l'inventario delle carte esistenti in archivio, oltre che dei mobili e delle
suppellettili dei palazzi pubblici; con questo atto si sanciva praticamente il loro
affidamento al nuovo responsabile.
In ordine al rescritto del 20 aprile 1772
non era permesso a nessuno, tranne che al cancelliere, "maneggiare i libri e le
filze". A lui era affidato il compito di rilegare gli atti nelle filze e di dotarle
di un repertorio, per una migliore consultazione.