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AST | Recupero e diffusione degli inventari degli archivi toscani
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Censimenti

Livello: serie

Estremi cronologici: 1843 - 1872

Consistenza: 24 unità

Come s'è detto avanti, la gestione dello Stato civile nella Toscana restaurata spettò parroci in qualità i ufficiali di anagrafe, sotto il controllo del cancelliere al quale gli stessi dovevano consegnare i registri da inviare a Firenze una volta completati. E' per questo che le operazioni di censimento ordinate nel 1840 con biglietto della Segreteria di Stato del 12 novembre di quell'anno di solito non si ritrovano entro il materiale degli archivi comunali. Il censimento del 1841 prese le mosse da una proposta del Segretario del Regio diritto la quale, dopo aver constatato la carenza del servizio di Stato civile toscano di allora quanto a raccolta e disponibilità i dati statistici sul movimento e il numero della popolazione nel suo complesso, individuava nel Censimento periodico della popolazione e nel suo movimento le fonti principali di tali informazioni. Dopo aver notato l'efficienza del servizio per quanto riguardava quest'ultimo tipo di dati, nel contempo rilevava la carenza e la confusione del primo, carenza e confusione che a suo avviso procedevano "dalla mancanza di apposite Istruzioni ai Parochi, e dalle improvide distinzioni dei modelli ad essi prescritti per la compilazione degli Stati relativi" e proponeva tre azioni per rimediare al problema; anzitutto prevedere il sistematico censimento nominativo della popolazione del Granducato ogni dieci anni, a partire dal successivo 1841, aggiornare quindi i soli dati numerici di detto censimento ogni anno e imporre infine ai cancellieri e giusdicenti dello Stato il riscontro annuale di tali dati, separatamente al fine di garantirne una maggiore esattezza. La documentazione del censimento del 1861, il primo censimento dell'Italia unita, si collega con interessante continuità coi dati dei censimenti granducali, di cui riprende alcuni elementi (primo fra tutti la cadenza decennale a inizio decennio).
Solitamente anche questo tipo di documentazione non è presente negli archivi comunali preunitari, almeno in Valdinievole. Anche in questo Buggiano fa eccezione, con la raccolta completa di tutti gli atti preliminari e la serie sia delle schede di censimento sia dei registri di popolazione.