Livello: serie
Estremi cronologici: sec. XIX - 1861Consistenza: 23 unità
Il patrimonio immobiliare della comunità anche prima della Restaurazione, era generalmente gestito sotto la supervisione diretta del cancelliere. Terreni ed immobili venivano concessi a privati con contratti di livello, cioè una forma contrattuale che prevedeva lunghi, anche lunghissimi termini di scadenza (trent'anni, tre generazioni o anche in perpetuo) contro la corresponsione di un canone in denaro o in natura e poteva essere rinnovato alla scadenza con il pagamento di una somma supplementare, il laudemio. Il registro nel quale, a fronte di ciascun articolo patrimoniale e la sua descrizione, era iscritto anche il beneficiario del contratto e le obbligazioni a carico delle parti contraenti era chiamato campione dei livelli. In esso compariva anche, per ciascun livello, l'ammontare del canone e dell'eventuale laudemio, la scadenza delle rate di pagamento e quella del livello stesso. Sulla base del campione dei livelli il cancelliere procedeva ogni anno, come di consueto, a impostare un dazzaiolo da affidare al camarlingo per la riscossione. In esso, oltre agli individui debitori per causa di livello, erano compresi anche tutti quei residenti che, a vario titolo, avevano in appalto le altre rendite e privative della comunità il sigillo del pane, le osterie etc.) e che dovevano corrispondere ad essa i relativi importi secondo una rateazione concordata caso per caso; la riscossione avveniva, poi, a cura del camarlingo secondo la usuale procedura.
Il materiale pervenuto per il comune di Buggiano è stato ordinato in due sottoserie. Nella prima sono compresi il carteggio e i documenti relativi alla materia; nella seconda i ruoli della riscossione delle rendite.