Livello: serie
Estremi cronologici: 1815 - 1865Consistenza: 40 unità
La legge del 16 settembre 1816, fra l'altro, soppresse la tassa di redenzione
dovuta, sin dal 1774, dalle comunità del distretto in sostituzione del
cosiddetto 'chiesto dei Nove' e introdusse una nuova tassa prediale da
corrispondersi a carico dei possidenti e dei lavoratori autonomi, alla quale
poteva essere aggiunta una sovrimposta, il dazio comunitativo, allo scopo di
finanziare le esigenze della comunità. Si trattò di una novità più per le
comunità del contado che per quelle del distretto, le quali, in pratica, si
trovavano a dover applicare una forma di imposizione analoga a quella
dell'estimo, corrisposta sino al 1808, di cui la nuova tassa prediale veniva a
costituire una sorta di diretta continuazione.
Tanto la tassa prediale
quanto il dazio comunitativo erano calcolati a cura del cancelliere sulla base
della quota d'estimo di ciascun contribuente, iscritto nel dazzaiolo secondo il
consueto.
La gestione della tassa prediale e del dazio comunitativo venne
meglio regolamentata dal motuproprio del 17 aprile 1817, che introdusse alcune
modifiche, fra cui una ripartizione dell'ammontare della tassa in misura
proporzionale fra le varie comunità.
La serie comprende, oltre ai dazzaioli
per la riscossione, anche un registro dei saldi del camarlingo della tassa.