Livello: serie
Estremi cronologici: sec. XIX - 1864Consistenza: 44 unità
Come la tassa prediale e il dazio comunitativo costituiscono la prosecuzione, di
fatto, dell'estimo del distretto di epoca prenapoleonica, così la tassa di
famiglia rappresenta quella della tassa del macinato.
Istituita con legge
dell'11 febbraio 1815, essa veniva ripartita fra le varie comunità secondo quote
stabilite ogni anno dalla camera di soprintendenza comunitativa, per la quale
essa costituiva la principale fonte di introito. Ad essa erano soggetti tutti i
capifamiglia che, a cura di una deputazione apposita eletta dal magistrato
comunitativo, venivano ripartiti in cinque classi secondo il reddito sulla base
delle denunce, le 'portate', effettuate dai capifamiglia stessi. Il cancelliere
poi provvedeva a impostare il dazzaiolo secondo il solito, da consegnarsi al
camarlingo per la riscossione.