Livello: serie
Estremi cronologici: 1496 - 1771Consistenza: 84 unità
La maggior parte dei Comuni si approvvigionava del sale necessario alla
Gabella del Sale di Firenze che concentrava presso di sé il prodotto e lo
distribuiva ad un prezzo fisso alle diverse zone del dominio. A questo fine i comuni
eleggevano alcuni deputati incaricati di fare una descrizione delle famiglie con il
numero delle bocche e delle bestie da latte possedute, utilizzando poi i dati per
stabilire la quantità di sale necessaria per la distribuzione, assegnandone un certo
numero di libbre ad ogni persona e ad ogni capo di bestiame. La Gabella del Sale,
approvata la ripartizione revisionale, comunicava, tramite i giusdicenti, la quota
generale di sale e la relativa tassa spettante ad ogni comune, che poteva essere
prelevata e trasferita nei depositi comunali o canove per essere distribuita alle
famiglie dai canovieri.
La documentazione conservata a Fucecchio comprende due
estratti della fine del quattrocento, ventidue Reparti (1733-1771), ovvero documenti
in base ai quali si stabiliva la ripartizione delle quote annuali spettanti a
ciascuno, quarantasette boccaioli che vanno, pur con qualche lacuna, dal 1490 fino
al 1766 e dodici dazzaioli tra cui uno risalente al 1533, i successivi al XVII
secolo e gli altri al 1741-71. A partire dal 1751 i Reparti riguardano le Comunità
di Fucecchio, Piano, Poggio, San Piero, Galleno, Massa, San Gregorio, San
Bartolomeo.