Livello: serie
Estremi cronologici: 1694 - 1775Consistenza: 4 unità
L'introduzione nel giugno del 1692 della colletta universale ed annuale del mezzo
per cento sancì la fine delle varie imposizioni disperse con i quali il governo
centrale sopperiva alle spese straordinarie dello Stato1. Gli introiti di questa nuova
imposta, che colpiva le rendite dei beni stabili, i capitali fruttiferi e
l'industria privata e obbligava al pagamento di "mezzo scudo per ogni cento
scudi di reddito", furono destinati alla creazione del Monte Sussidio
Vacabile2. Tale scelta contribuì a
trasformare la tassa da straordinaria in ordinaria. Nel 1693, con il motuproprio
del 25 settembre, fu stilato il regolamento relativo alla tassazione della
Colletta universale che estese la tassazione anche ai lavoratori mezzadri che
furono suddivisi in sei classi di reddito, ognuna delle quali era tenuta al
pagamento di una quota fissa.
La comunità nominava i deputati che
procedevano alla ripartizione della tassa tramite la redazione di libri, detti
collette, sui quali erano descritti, popolo per popolo, tutti i capi famiglia
che lavoravano terreni altrui. Questi registri, dopo essere stati rivisti dai
cancellieri e riscontrati sui decimini, costituivano la base sulla quale
venivano compilati i dazzaioli.
Gli altri produttori di reddito avevano
l'obbligo di presentare annualmente la propria "portata", che, rivista dai
deputati, era quindi trascritta su appositi registri e inviati al governo
centrale, che stabiliva, in base alle informazioni così raccolte, la quota da
imporre.
I dazzaioli della colletta universale furono utilizzati anche per
l'imposizione di altre sovrimposte, sempre a carattere straordinario, calcolate
sulla base degli stessi parametri, ma con tassi più alti e che furono denominate
sulla base delle percentuali di tassa da pagare in relazione al reddito.
La
colletta universale ordinaria fu abolita nel 1726, nell'ambito della più ampia
riforma volta al risanamento delle finanze statali e ritrasformata in tassa
straordinaria. A livello centrale venne contemporaneamente soppresso il
Magistrato e Tribunale delle Collette.
La serie si collega a quella degli
atti civili della antica podesteria e alla serie nel fondo Antica Cancelleria di
Castelfiorentino le cui unità contengono dazzaioli della imposta universale e
delle varie tassazioni.
I pezzi che compongono la serie conservano atti
riferiti alla Colletta universale vera e propria e alle tasse straordinarie
imposte negli anni successivi alla sua abrogazione.