Livello: serie
Estremi cronologici: 1533 - 1777Consistenza: 2 unità
L'identità di Castelfiorentino è espressa negli statuti che riproducono, lo si
veda dalla raccolta organica del 15411, i contenuti e
l'impostazione degli statuti delle comunità toscane di età moderna2. I più antichi statuti di Castelfiorentino, conservati
presso l'Archivio Storico del Comune, risalgono al 1533 e contengono riforme e
aggiornamenti datati in sequenza cronologica fino al 1669. Si tratta in realtà
solo di pochi frammenti, neppure ben leggibili, che rendono solo molto vagamente
conto dei contenuti del testo regolamentare della Comunità, che può invece
ricostruirsi confrontando questi statuti con quelli conservati presso l'Archivio
di Stato di Firenze nella redazione più antica del 1382 e in quella più recente
del 15413.
Gli statuti del 1382 in realtà sono la raccolta di
deliberazione dei tre ufficiali fiorentini inviati ad organizzare la Comunità ed
infatti si compongono di sole 9 rubriche tutte relative alle nomine di
ufficiali4. Essi
fanno capo a quel complesso organismo amministrativo che era la Comunità e che
sommava le caratteristiche di istituzione locale con le funzioni di
circoscrizione periferica dello Stato, cui erano attribuite competenze sia
amministrative che giudiziarie5.
Gli statuti, che regolamentavano anche le minime attività
della Comunità (dal mercato alle feste in onore di Santa Verdiana, dalla
presenza di un maestro di scuola al lavoro di beccai e macellai, dalla
regolamentazione delle imposte all'uso dei lavatoi pubblici presso il fiume
Elsa), pur rimanendo sostanzialmente invariati nei contenuti, erano
periodicamente rinnovati e sottoposti ad approvazione.
Nel luglio del 1546
il granduca Cosimo dei Medici intervenne con una legge "Sopra l'osservanza et
approvazione delli statuti delle comunità di fuori e del tenere i rettori e i
birri e famigli ne' loro palazzi" nella quale ribadiva il valore delle
particolarità locali obbligandole a redigere propri statuti da consegnarsi in
copia alla Cancelleria delle Riformagioni fiorentina.
La Comunità di
Castelfiorentino fin dal 1541 aveva provveduto a realizzare una copia del
proprio statuto e per questo la copia che allora, a seguito della legge
granducale, fu consegnata alle Riformagioni è oggi conservata presso l'Archivio
di Stato di Firenze con quella data.
Periodicamente, come in ogni
istituzione locale, si provvedeva ad una revisione e aggiornamento degli statuti
e ad una loro nuova approvazione. In una deliberazione della Comunità del 1630
si legge infatti "Considerato che li statuti del Comune mancano di molte cose"
vengono eletti due statutari "dandoli autorità come se loro fossero pronti a
fare quanto sopra e cioè a corregere detti statuti, farne di nuovi <...>"6.