Con il regolamento comunale del 1816 vennero ripristinate le borse che
servivano per la nomina dei priori e dei consiglieri; la borsa dei gonfalonieri fu
per il momento accantonata in quanto la loro nomina era stata avocata dal
granduca1. Nessuna novità sostanziale fu apportata rispetto
alle norme in vigore prima del 1808 relative alle qualità per essere imborsati ed
estratti. Il rinnovo del consiglio era annuale, mentre i priori erano rinnovati ogni
anno solo per una metà del loro numero. Dopo l'intervallo dal 1849 al 1853,
durante il quale il sistema per tratta fu sostituito da quello ad elezione con
scheda segreta, furono ripristinate le borse per il consiglio e il magistrato. Nella
prima furono inclusi i nomi di tutti i possessori iscritti all'estimo del comune,
nella seconda la metà dei possessori presi per ordine della maggiore quota di
rendita o imponibile2. Tale sistema
determinò la formazione di note alfabetiche dei
possidenti aventi diritto all'imborsazione3.
Si avverte
che, nell'impostazione della serie, particolarmente lacunosa, non si è ritenuto
opportuno costituire delle sottoserie in base alle cariche per le quali gli
aventi diritto erano imborsati (consiglio generale, priori, gonfaloniere,
ecc.).