Livello: serie
Estremi cronologici: 1815 - 1865Consistenza: 48 unità
Nel 1816, in sostituzione della tassa di redenzione, fu istituita una nuova
tassa prediale, con decreto granducale del 16 settembre
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. All'ammontare della tassa di redenzione poteva essere aggiunta
una somma da utilizzarsi dalle comunità cui non erano sufficienti le entrate proprie
per supplire alle spese comunitative.
Il cancelliere aveva l'incarico di
formare presso ogni comunità un dazzaiolo per la registrazione dei nomi dei
possessori di beni tra i quali ripartire la tassa in ragione della cifra
estimale
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, unitamente alla quota per la tassa comunitativa.
La materia fu successivamente regolata con il motuproprio del 7 ottobre
1817
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, subendo revisioni e modifiche: in particolare, in attesa della
formazione del nuovo catasto, l'ammontare della tassa, equivalente a quella di
redenzione, venne ripartiro proporzionalmente tra le comunità, e ciò al fine di
sanare palesi disuguaglianze tra le comunità stesse.