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Tassa del macinato

Livello: serie

Estremi cronologici: 1735 giu. - 1808 dic.

Consistenza: 92 unità

Nel 1552 1 venne istituita la gabella delle farine per far fronte alle spese militari sostenute dal Granducato. L'imposizione, che avrebbe dovuto durare tre anni 2 , veniva riscossa dai mugnai al momento della molitura; una serie di esattori era poi incaricata di ritirare le imposte giacenti presso i mugnai e di rimetterle al camarlingo e depositario generale della gabella 3 .
Nel 1675, in occasione dell'appalto della gabella 4 , ne venne trasformato il modo di esazione, che fino ad allora avveniva mediante polizze che erano rilasciate per la molitura 5 . L'appalto era esteso anche a quei territori dello stato dove tale rendita veniva percepita per «via di tasse» e non per «via di polizze». Con una circolare del 1678 6 , che seguiva l'abolizione dell'appalto 7 , alla gabella veniva sostituita la tassazione delle persone.
I criteri di esazione della tassa che compaiono nella circolare vennero ripresi e confermati in disposizioni successive 8 .
Veniva istituita una deputazione, il cui squittinio, formazione e tratta erano affidati al consiglio generale della comunità. La deputazione, che durava in carica due anni, era composta di quattro membri e si riuniva su richiesta e alla presenza del cancelliere, oltre che alla presenza del giusdicente locale. Essa provvedeva al reparto della tassa, una volta effettuati gli opportuni controlli, e all'elezione del camarlingo, incaricato dell'esazione. Questi, alla fine del suo mandato, era tenuto ad effettuare il saldo alla presenza del cancelliere e dei deputati.
Con il motuproprio del 23 marzo 1763 l'amministrazione della tassa venne affidata al cancelliere 9 , che fino ad allora aveva esercitato funzioni di segretario della deputazione, provvedendo alla redazione e conservazione dei registri verbali delle deliberazioni e partiti.
La compilazione del reparto era preceduta da una denuncia delle bocche che veniva fatta dai singoli capifamiglia 10 , cui seguivano i riscontri da parte dei messi 11 . I deputati provvedevano quindi alla distribuzione per classi dei tassati 12 . L'anno finanziario venne modificato in base alla circolare dell'8 aprile 1777 e fatto coincidere con l'anno solare 13 .
Nell'archivio di Carmignano si conservano le deliberazioni dei deputati, le descrizioni delle bocche, i riscontri eseguiti dal messo, i reparti, i dazzaioli e i saldi. Si avverte che per quanto riguarda boccaioli, riscontri e reparti la sequenza dei registri è stata condizionata dal fatto che i reparti, riscontri e descrizioni delle bocche per gli anni 1771-1781 si presentavano legati insieme 14 .