Livello: serie
Estremi cronologici: 1813 - 1866 ott. 13Consistenza: 10 unità
Questa serie archivistica fu predisposta ad accogliere dal suo nascere fino
all'anno 1842 due tipi di documenti: il carteggio degli affari della comunità e gli
atti magistrali, ossia il materiale preparatorio alle adunanze del Magistrato
comunitativo e del Consiglio ordinato secondo le date delle sedute. Essa costituisce
dunque un'eccezione rispetto alla prassi archivistica corrente nelle cancellerie
comunitative, che tendevano ad organizzare quel materiale documentario in serie
distinte. Come risulta anche dalle intitolazioni poste sulla costola, le filze
venivano predisposte dal cancelliere pro
tempore della comunità. Funzionano di nomina governativa, egli
svolgeva un importante ruolo amministrativo e politico. Quale consultore legale
della comunità, assisteva alle adunanze della Magistratura, ne redigeva i verbali,
compilava i dazzaioli, formava i bilanci secondo le norme indicate dalla
Magistratura. Poiché aveva la facoltà di interferire in ogni materia della vita
amministrativa, il cancelliere finiva per esercitare un vero e proprio controllo
politico specialmente nella gestione economica. Non ultima delle sue funzioni era
quella di custode e depositano delle «scritture e libri». Egli fungeva quindi anche
da archivista della comunità in quanto raccoglieva, ordinava e faceva rilegare
secondo determinate serie i documenti che via via si producevano internamente o
pervenivano ad essa dall'esterno. Al termine della sua carica egli trasmetteva al
successore un elenco o inventario di tutte le scritture, libri e filze esistenti
presso la cancelleria. Nel corso dell'Ottocento le funzioni del cancelliere furono
ampliate notevolmente; per una compiuta descrizione delle sue attribuzioni si
rimanda al trattato di G. M. Becattini, Il cancelliere
ministro del censo ed i nuovi municipii, Colle
1851.