Deliberazioni e partiti

Livello: serie

Estremi cronologici: 1507 - 1808 dic. 4

Consistenza: 42 unità

Il governo della città di Montecatini Valdinievole era composto da sei difensori e quattro capitani e da un Consiglio generale di dodici uomini; capitani e difensori venivano estratti a sorte dalle rispettive borse per mano del podestà o ufficiale di Montecatini e duravano in carica per quattro mesi; di pari durata erano le cariche del Consiglio estratto a sorte dalla borsa dei consiglieri ¹ .
I consiglieri, i difensori e i capitani si riunivano al suono della campana nella cancelleria di Montecatini. Il Consiglio era ritenuto valido solo se vi partecipavano almeno i due terzi dei capitani e dei difensori, e il podestà o un suo ufficiale. I sei difensori e i quattro capitani di Montecatinidovevano riunirsi almeno un giorno prima del Consiglio e deliberare le proposte da presentare al Consiglio. Le riunioni dell'organo deliberativo venivano registrate, seduta per seduta, sui registri delle riformagioni o partiti, per mano prima del notaio ² del comune e, successivamente alle riforme cinquecentesche del cancelliere comunitativo.
La riforma comunitativa del 1772 sancì la soppressione degli uffici preesistenti e l'istituzione di due organi di rappresentanza: il Consiglio generale, i cui membri erano tratti dalle borse contenenti i nomi dei proprietari di beni immobili della comunità, con facoltà di governare il territorio, di decidere applicazioni e distribuzioni delle tasse, e di eleggere ogni cinque anni i dieci riformatori per la riforma degli squittini; e il Magistrato del gonfaloniere e dei priori, i cui membri, cinque priori e un gonfaloniere, erano tratti dalle borse contenenti tutti coloro che superavano un certo imponibile calcolato sul valore capitale dei beni descritti negli estimi locali ³ . Al Magistrato spettava di deliberare sui bisogni economici della comunità, fare gli opportuni stanziamenti, eleggere e confermare ogni anno i salariati ⁴ . La riforma comunitativa non comportò, comunque a Montecatini effetti rivoluzionari nella rappresentanza politica, poiché già esisteva una piccola e soprattutto una media proprietà locale stabilmente insediata al vertice del governo ⁵ .
Nell'archivio di Montecatini si trova un primo registro di deliberazioni datato 1507-1510, poi segue un lungo intervallo di oltre quaranta anni per i quali non sono conservate le deliberazioni degli organi comunitativi, dopo di che la serie continua ininterrottamente dal 1554 fino al 1808.