Livello: serie
Estremi cronologici: 1814 - 1849Consistenza: 19 unità
In seguito alla soppressione degli uffici di stato civile, la Segreteria di
Stato, con biglietto del 28 maggio 1814, ordinò ai parroci di trasmettere ogni mese
al gonfaloniere una nota dettagliata dei nati, morti e matrimoni. Il motuproprio del
4 maggio 1816 conferì ai cancellieri comunitativi l'autorizzazione a controllare che
i parroci espletassero correttamente tale obbligo e dispose che le note mensili
venissero inviate alla Segreteria del Regio Diritto. Il Motuproprio del 18 giugno
1817 obbligò i parroci a tenere tre registri separati per i battezzati, per i morti
e per i matrimoni in duplice copia, da essi sottoscritti e certificati. Al termine
di ogni anno i duplicati venivano inviati alla Segreteria del Regio Diritto, tramite
i cancellieri comunitativi. I parroci erano tenuti inoltre a trasmettere mensilmente
ai cancellieri la nota mensile dei nati, morti e matrimoni. Per gli individui di
culto non cattolico i cancellieri dovevano tenere tre registri, su cui annotare le
dichiarazioni di nascite, morti e matrimoni che i non cattolici erano tenuti a
presentare entro tre giorni al cancelliere del proprio compartimento. Nel novembre
del 1840 si ingiunse ai parroci di compilare gli stati d'anime, in previsione del
censimento della popolazione del Granducato previsto per l'anno
successivo.