Livello: serie
Estremi cronologici: 1807 - 1849Consistenza: 7 unità
I registri dei bilanci di previsione furono strutturati secondo la
ripartizione delle entrate e uscite in titoli e capitoli, seguendo una
configurazione simile a quella introdotta nei budgets durante la dominazione francese. Secondo quanto
prescritto nella legge 16 settembre 1816, il cancelliere compilava ogni anno il
rendimento di conto, ripartito per entrate e uscite sulla base del rispettivo
bilancio di previsione e doveva essere approvato entro il mese di febbraio dal
magistrato comunitativo, sottoscritto dal gonfaloniere e inviato in marzo agli
ufficio dei ragionieri della Camera di sovrintendenza comunitativa. Effettuato il
controllo il registro veniva riconsegnato al cancelliere. Le magistrature
comunitative erano tenute a regolare l'attività finanziaria sulla base dei capitoli
di spesa previsti nei bilanci di previsione e non potevano assumere deliberazioni
per cifre superiori a quelle indicate nei suddetti bilanci. La redazione dei
rendimenti di conti spettava al camarlingo, il quale era altresì tenuto a sottoporli
all'approvazione del cancelliere, del magistrato comunitativo e della Camera delle
comunità. Nel presente archivio i bilanci di previsioni e i relativi rendimenti di
conti si trovano trascritti negli stessi registri.