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AST | Recupero e diffusione degli inventari degli archivi toscani
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Tassa di famiglia

Livello: serie

Estremi cronologici: 1815 - 1862

Consistenza: 105 unità

Istituita nel 1815 1 la tassa di famiglia,
ripartita tra le varie comunità secondo quote stabilite annualmente, andò a costituire l'entrata principale della Camera di soprintendenza comunitativa.
Per la sua applicazione vennero impartite ai cancellieri comunitativi le istruzioni necessarie per la compilazione dei reparti,
precisando che ogni comunità doveva eleggere i suoi deputati, incaricati di preparare il reparto per la distribuzione fra i contribuenti
in base alle denunce dei medesimi o tra i capi famiglia in base a cinque classi di reddito da cui erano esclusi gli indigenti e i miserabili.
All'ammontare della tassa stabilita a livello centrale le comunità erano autorizzate ad aggiungere il dieci per cento.
I deputati compilavano, sulla base dei ruoli precedenti e degli stati delle anime, i reparti distribuendo i tassati per classi,
fino a coprire l'intero ammontare. L'impostazione definitiva dei debitori d'imposta avveniva a mezzo di un normale dazzaiolo compilato dal cancelliere
per uso del camarlingo. Con provvedimenti del 19 gennaio 1850 2 e del 10 gennaio 1851 3
i deputati vennero sostituiti, nella compilazione dei reparti, da commissioni di tre ripartitori scelti dal gonfaloniere e affiancati da uno o più deputati parrocchiali.
La serie è costituita da 105 unità archivistiche comprese nelle sottoserie: Reparti (51 unità, 1815-1864), Dazzaioli (46 unità, 1817-1864) e Atti diversi (8 unità, 1820-1850).