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AST | Recupero e diffusione degli inventari degli archivi toscani
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Tassa prediale e dazio comunitativo

Livello: serie

Estremi cronologici: 1815 - 1862

Consistenza: 52 unità

Con il regolamento per le comunità del Granducato del 16 settembre 1816 vennero soppresse la tassa di redenzione e il dazio sui possidenti sostituiti da una nuova imposta sui beni immobili denominata tassa prediale e dazio comunitativo.
Il gettito dell'imposta era destinato in parte alla Regia Depositeria di Firenze e in parte al comune, il contingente spettante all'erario veniva comunicato annualmente alle comunità mentre la parte spettante ad esse veniva stabilito con deliberazione del Magistrato e approvato dalla Camera di soprintendenza. La ripartizione era curata da specifici deputati e veniva riscossa dal camarlingo comunitativo in quattro rate annuali,
attraverso appositi registri - i dazzaioli - predisposti dal cancelliere ripartendo tra i possessori, in ragione delle rispettive quote d'estimo, la somma che dalla Regia Depositeria aveva assegnato alla comunità. Quest'ultima poteva però, nel caso frequente che le entrate proprie non fossero sufficienti a coprire le spese ordinarie dell'anno, aggiungervi una addizionale a titolo di dazio comunitativo, il cui ricavato andava a esclusivo beneficio delle casse comunali.
La serie è costituita da 52 unità archivistiche comprese nelle sottoserie Reparti (2 unità, 1815-1816), Dazzaioli (46 unità, 1817-1862) e Atti diversi (4 unità, 1838-1844).