Livello: serie
Estremi cronologici: 1863 gen. 22-1957 dic. 16Consistenza: 44 unità
Con l'Unificazione Amministrativa del Regno d'Italia e con l'approvazione
del regolamento per l'esecuzione della legge, R.D. n. 2321 dell'8 giugno 1865 furono
istituiti due organi collegiali: il Consiglio Comunale, che in Toscana sostituiva il
Consiglio Generale, e la Giunta Comunale in luogo dei Priori del Magistrato. I
membri del primo venivano eletti direttamente dai cittadini, la Giunta, invece, in
quanto organo esecutivo, era espressione diretta del Consiglio.
Le sedute erano
pubbliche quando la maggioranza del Consiglio lo decideva e erano "segrete" oppure
"private" quando si trattava di questioni di persone, come specificava l'art. 43 del
Regolamento.
I verbali delle deliberazioni dei suddetti organi erano registrati
su protocolli manoscritti la cui tenuta è stabilita dall'art. 21 del citato
Regolamento.
La serie si apre con la raccolta delle delibere del Consiglio
Generale e del Magistrato della Comunità di Bibbona (nn. 1-5) dal 1863 al 1866; in
questo periodo le sedute erano presiedute dal cav. dott. Napoleone Giusteschi,
Gonfaloniere che diventerà nel 1866 Sindaco del Comune di Bibbona con la nuova
riforma dei Comuni e successivamente Sindaco del Comune del Fitto di Cecina sino al
1875.
La serie continua con la raccolta delle delibere del Consiglio fino al
1927 (nn. 7-31)
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, quando le nuove leggi fasciste (la n. 237 del
4/2/1926 e la successiva n. 1910 del 3/9/1926) soppressero il Consiglio e la Giunta,
che furono sostituiti dalla figura del Podestà: dal novembre del 1927 nell'archivio
sono infatti raccolte le Delibere Podestarili (nn. 32-41).
Il Podestà
esercitava le funzioni che la Legge Comunale e Provinciale attribuiva al Consiglio e
alla Giunta, era nominato con Regio Decreto, durava in carica cinque anni e poteva
essere riconfermato; il Vice Podestà era nominato dal Ministro dell'Interno e durava
anch'esso cinque anni.
Le Delibere Podestarili, registrate di seguito a quelle
del Consiglio Comunale, iniziano con la nomina in data 27/11/1927 del primo Podestà,
Sig. Giorgio Chiavacci, insediatosi il 30 novembre.
In base alla normativa del
1926, insieme alla figura del Podestà, era istituito un nuovo organo collegiale, la
Consulta, composta da almeno sei membri, nominata per 1/3 direttamente dal Prefetto
(con decreto) e per 2/3 dalle Associazioni locali, Enti economici e Sindacati.
Si trattava di un organo di carattere consultivo e il suo parere era obbligatorio
per il bilancio e conto consuntivo.
Nel nostro Comune essa si insediò il 1°
marzo 1937 e rimase operante fino al 23 febbraio 1943. A partire dal 13 luglio 1944
riprese a funzionare la Giunta comunale,
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ripristinata dopo la caduta del regime fascista e l'elezione a
Sindaco del dott. Amilcare Bertelli.
Una particolare attenzione è necessaria
per la figura del Commissario Prefettizio, che nel nostro Comune troviamo spesso:
questi era nominato con Decreto Prefettizio per un periodo non superiore a tre mesi
ogni qualvolta il Sindaco non adempiva alle sue funzioni d'Ufficiale di governo
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o
sussistevano gravi problemi o veniva rimosso per motivi d'ordine pubblico
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.
La serie continua con i registri delle Deliberazioni del
Consiglio Comunale, ripristinato con il Decreto Legislativo Luogotenenziale del 7
gennaio 1946 n. 1 e prosegue sino al 16 dicembre 1957 (nn. 42-44).