Livello: serie
Estremi cronologici: 1774-1808Consistenza: 59 unità
Con la riforma leopoldina del 1774 i molteplici tributi dovuti dalle
comunità furono unificati in un unica "tassa di redenzione", il cui ammontare venne
determinato dai regolamenti locali. Alla tassa di redenzione si sopperiva oltre che
con le entrate della comunità, con il preesistente dazio sopra i contadini e sopra
gli artigiani o testanti e con una tassa sui beni immobili denominata "tassa dei
possidenti". La somma da ripartirsi sopra i contadini e gli artigiani era fissa e
per la comunità di Sesto corrispondeva, in base al regolamento del 23 maggio 1774, a
scudi duecentottanta, di lire sette per scudo; il dazio dei possidenti variava
invece in base alle esigenze della comunità. Nell'archivio di Sesto Fiorentino sono
conservati i dazzaioli del dazio dei possidenti e dei lavoratori e testanti dal 1774
al 1808. Dal 1774 al 1780 in un unico registro, suddiviso per popoli, compresi
quelli della lega di Brozzi, sono iscritte entrambe le imposizioni, prima quella dei
possidenti e dei lavoratori, poi i testanti. Successivamente i dazzaioli
costituiscono due serie parallele. I dazzaioli dei possidenti, lavoratori e testanti
dal 1774 al 1780 sono preceduti da un repertorio dei popoli e a partire dal 1776
nelle carte finali figurano sotto il termine "case" le entrate di pigioni e livelli.
I dazzaioli dei possidenti dal 1780 al 1782 mantengono questa struttura, mentre i
successivi, non più divisi per popoli, sono definiti Dazzaioli dei possidenti e di
altre entrate comunitative che, elencate alla fine, comprendono in genere: canoni di
livello, censi ceduti, frutti di luoghi di monte, rimborsi diversi, pene pecuniarie.
Nella serie dei dazzaioli dei lavoratori e testanti manca il periodo set 1785-ago
1786. E' divisa per popoli, compresi quelli della lega di Brozzi, precedono i
lavoratori, seguono i testanti. Mancando in genere l'intestazione con le solite
istruzioni dirette ai camarlinghi, in quanto si faceva riferimento a quelle dei
dazzaioli dei possidenti, come in alcuni casi è espressamente detto
1
, i nomi
dei camarlinghi qui citati sono stati dedotti da quella fonte e gli estremi
cronologici dell'unità archivistica ricostruiti in base al titolo e alle date citate
internamente.