Livello: serie
Estremi cronologici: 1922 - 1942Consistenza: 23 unità
Dopo l'unificazione del Regno d'Italia, il sistema tributario dei Comuni si
basò principalmente sulle seguenti entrate: 1) Sovraimposte alle imposte sui
terreni, sui fabbricati, sulla ricchezza mobile; 2) addizionale al dazio di consumo
governativo; 3) dazi di consumo comunali; 4) alcune imposte proprie dei Comuni
(tassa di famiglia o "fuocatico"; imposta sul valore locativo, imposta di esercizio
e di rivendita; imposta sulle vetture e sui domestici; imposta sul bestiame; imposta
sulle bestie da tiro, da sella, da soma e altre) tutte istituite negli anni fra il
1865 e il 1870.
Con il R.D. 18 novembre 1923, n. 2538 fu istituita una nuova
imposizione comunale sui redditi delle industrie, commerci, arti e professioni,
mentre si revocava, con decorrenza dal 1 gennaio 1825, la facoltà di riscuotere la
sovraimposta sui redditi di ricchezza mobile.
Con il R.D.L. 20 ottobre 1925, n.
1944 fu invece soppressa l'imposta generale progressiva sul reddito, mentre
l'imposta di famiglia fu applicata ai contribuenti non soggetti alla complementare
sul reddito; quella sul valore locativo rimase solo come imposta sostitutiva
dell'addizionale alla imposta complementare e della tassa di famiglia a carico di
contribuenti non soggetti alla imposta complementare.
Con il R.D.L. 20 marzo
1930, n. 141 e con il successivo del 30 aprile dello stesso anno, n. 432, cessò poi
la distinzione fra Comuni "aperti" e Comuni "chiusi", mentre i dazi interni furono
sostituiti da alcune imposte di consumo sulle varie bevande, sulle carni, il
gas-luce, l'energia elettrica e il materiale da costruzione. Ulteriori precisazioni
giunsero col T.U. per la Finanza Locale del 1931 (R.D. 14 settembre 1931, n. 1175).
Per ciascuna delle imposte sopra ricordate e per altre minori venivano
annualmente compilate presso i Comuni le matricole dei contribuenti, mediante i cui
dati si compilavano poi i ruoli definitivi delle Tasse
ed Imposte Comunali. A partire dal 1932, in linea con quanto
previsto dal T.U. per la Finanza Locale del 1931 di cui sopra, le matricole non
furono più compilate e da allora ci si limitò a pubblicare all'Albo Pretorio del
Comune soltanto le variazioni da introdursi nei ruoli dell'anno in corso per il
successivo.
La documentazione conservata nell'Archivio del Comune di Quarrata
presenta vistose lacune cronologiche ed è costiuita in pratica solo dai ruoli delle
Tasse Comunali che, anno per anno, contenevano l'elenco di tutte le imposte e i nomi
di coloro che erano tenuti a versarle. Si avverte comunque che materiale attinente
alla presente serie è conservato nel Carteggio (Serie
IV, Parte III, Cat. V).