Livello: fondo
Estremi cronologici: 1316 feb. 16 - 1873Consistenza: 217 unità
Le fonti documentarie delle corporazioni pratesi che qui di seguito si
descrivono bastano a dare un'idea dell'importanza a cui assurse il movimento artigiano,
specialmente nella prima metà del secolo XIV. Ma le arti risalgono più indietro nel
tempo, come attestano alcune poche e sparse testimonianze. Fino dal 1252 si trovano
presenti alle riunioni del Consiglio Generale i rettori delle arti e i consoli dei
militi, giudici e mercanti; e nel 1276 una provvisione dello stesso consesso ricorda i
consoli dell'Arte della lana. Del 1298 è la Memoria
breviorum artium communis et populi terre Prati et districtus
(Statuti delle cavallate, n. 3, quad.
9) presentati a mess. Ranuccio, capitano del popolo, per l'approvazione e correzione. Ne
riproduciamo l'elenco:
Breve artis casciaiolorum;
Breve artis biadaiolorum;
Breve artis et societatis spetiatiorum;
Breve artis et societatis
calthorariorum;
Breve artis et societatis vinacteriorum seu tabernariorum;
Breve artis et sotietatis fornariorum;
Breve artis pistorum et fornariorum;
Breve artis societatis barberiorum;
Breve artis acciaolorum;
Breve artis
fabrorum;
Breve artis lignaminis et copritorum domorum;
Breve Rectorie de
Fighine;
Breve magistrorum lapidum;
Breve molendinariorum;
Breve artis
sartorum;
Breve artis mercatorum pannorum;
Breve societatis campsorum et
bancheriorum;
Breve magistrorum tinorum et vegetum;
Breve artis lane;
Breve artis et societatis notariorum;
Breve aliud artis molendinariorum;
Breve artis tabernariorum;
Breve artis pizzicandolorum et merciadrorum;
Breve agrimensorum.
Del 1285 restano frammenti di giuramenti resi al capitano
del popolo da lanaioli, calzolai, sarti e stracciaioli, fabbri, pizzicagnoli, ecc.; nel
1290 dai procuratori di varie arti (Diurno
273). Nell'Archivio di Stato di Firenze trovansi questi atti di corporazioni pratesi:
Breve dell'Arte dei cambiatori e orefici, 1293 (frammento);
Breve dei
gualchierai, 1295, con approvazioni e addizioni fino al 1483;
Statuto dell'Arte dei
legnaioli, 1303-34 (frammento); altro del secolo XV princ., con approvazioni del 1426 e
1450;
Breve dell'Arte dei beccai, sec. XV, prima metà, con aggiunte e approvazioni
fino al 1439;
Capitolo aggiunto al breve dell'Arte dei pizzicagnoli e caciaioli,
1464, con approvazioni fino al 1494;
Capitoli dell'Arte dei fornai, 1505, con
approvazioni ed altri documenti fino al 1520;
Riforme di statuti dell'Arte della
lana, dal 1565 al 1755.
Negli Atti di
Finanza del Comune sono le Gabelle sui manufatti artigiani; la filza
1672 di quella serie ha i pagamenti fatti dagli artigiani nel 1338-39, e la filza 1061,
Consulti di vari giureconsulti,
analoghe partite del 1377.
A complemento di queste indicazioni documentarie è da
ricordare come importantissimo per la storia della mercatura del '300 in tutto il bacino
mediterraneo l'Archivio di Francesco Datini, ricchissimo di libri contabili e di
carteggio; e son pure di qualche valore le carte di lanaioli dei secoli XIV-XVI, che si
conservano nella Pia Casa dei Ceppi.
Soggetti produttori:
Arte della pietra, Prato (Prato), 1316 -
1775
Arte dei calzolai, Prato (Prato), 1347 -
1775
Arte dei legnaioli, Prato (Prato), 1426 -
1775
Arte dei giudici e notai, Prato (Prato), 1332 -
1775
Arte dei fabbri, Prato (Prato), 1358 -
1775
Arte dei pizzicagnoli, Prato (Prato), 1531 -
1775
Arte dei rigattieri, Prato (Prato), 1624 -
1775
Arte dei vaiai e cuoiai, Prato (Prato), 1645 -
1775
Arte della lana, Prato (Prato), sec. XIII -
1775
Provveditore dell'arte e Tiratoio, Prato (Prato),
1775 - 1782