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Incipiunt statuta artis legnaiolorum terre
Prati
Breve rogato dal notaio Lorenzo del fu Bartolomeo da Prato il 13 dicembre
1426 ed approvato dai delegati della Signoria di Firenze il 23 successivo.
Seguono le conferme e le correzioni fino all'ultima del 1775. A c. 24-36 è una
traduzione libera in volgare del breve. È ignota l'antica sede dell'Arte,
ma nel 1687 la troviamo nella Chiesa di S. Ambrogio sul Mercatale, poi nello
Spedale del Dolce, nella Compagnia della Crocetta ed infine nella Chiesa di S.
Tommaso alla Cannuccia. Suo patrono era S. Paolo apostolo; con la riforma
dell'anno 1634 assunse anche il patrocinio di S. Giuseppe, da cui prese il nome.
Membr., cent. 16x23½, soltanto le prime c. 23 e il restante cart., scritto
e num. fino alla 130; legato in pelle, con l'immagine di S. Paolo dipinta sul
piatto anteriore. Per notizie storiche e cenno del breve, cfr.
R. Nuti, L'Arte dei legnaioli di Prato, ne
L'Osservatorio, rassegna del
Comune, n. 2 del 1935.
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1426 dic. 13 -
1775
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