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Tipologia: inventario analitico
a cura di Riccardo Belcari , Barbara Salotti
patrocinio: Comune di Magliano in Toscana
Pubblicazione: Firenze, Edizioni Polistampa, 2004
Descrizione fisica: pp. 174, cm. 24
Numeri: ISBN - 8883047133
Contenuti:
A distanza di poco tempo mi trovo a presentare un'altra importante opera che il Comune ha deciso di realizzare: dopo i risultati delle ricerche archeologiche, nel dicembre 2003, pubblichiamo l'Inventario dell'Archivio Storico Preunitario del Comune. I due lavori hanno di sicuro un elemento che li unisce: entrambi muovono alla ricerca delle origini della nostra comunità, scavando, più o meno materialmente, nel nostro passato dal quale emergono molto spesso risposte per il presente. Sarà un caso che paesi dove ancora oggi è forte il campanilismo siano stati nel passato soggetti ad alterne vicende che li hanno visti prima al comando poi sottomessi gli uni agli altri nell'amministrazione della giustizia. La volontà dell'Amministrazione è quella di non perdere le radici della comunità che amministriamo, non solo, ma di conservare "la nostra storia nel nostro territorio". La scelta dell'Amministrazione del 1982 di certo ci ha facilitato il compito: proprio in quell'anno sono stati revocati i depositi del materiale storico preunitario dagli Archivi di Stato di Siena e Grosseto, materiale riconsegnato al Comune nel dicembre 1984. Alterne vicende, vuoi burocratiche vuoi, soprattutto, finanziarie, hanno rimandato al 1998 l'inizio dei lavori di inventariazione del materiale preunitario che si sono conclusi nei primi mesi del 2000; oggi la pubblicazione dell'opera che vuole rappresentare solo un primo traguardo: il progetto è ambizioso ma vogliamo arrivare ad un recupero globale del patrimonio archivistico attraverso non solo interventi di riordino analitico, peraltro ormai in fase di conclusione anche per la parte postunitaria, ma anche con la realizzazione di una nuova sede dell'Archivio medesimo che dovrà essere liberamente consultabile da ricercatori, studiosi e comuni cittadini. Ancora una volta sarà il tempo a darci ragione sulle scelte che abbiamo operato, scelte che non danno mai frutti immediati quando si parla di Cultura, cosa che del resto avviene in tutti i buoni investimenti. Un ringraziamento lo devo a tutti coloro che a vario titolo hanno collaborato per la riuscita dell'iniziativa ed anche agli sponsor privati che hanno creduto, come noi, nell'importanza di tale lavoro. Moreno GregoriSindaco di Magliano in Toscana
La pubblicazione dell'inventario dell'archivio storico preunitario del comune di Magliano in Toscana conclude il laborioso processo di recupero e di valorizzazione che l'Amministrazione comunale ha avviato sul proprio patrimonio storico documentario fin dal 1984, con la revoca dei depositi effettuati negli anni 1921 e 1963 presso gli Archivi di Stato di Siena e di Grosseto. A Barbara Salotti e a Riccardo Belcari, autori di questo nuovo strumento di ricerca, è da ascrivere l'impegno profuso nella analisi delle singole unità documentarie e nella ricomposizione del quadro delle fonti oggi conservate in archivio: si tratta di un complesso di 375 unità che, comprese tra il secolo XV e il 1865, documentano svariati e rilevanti aspetti della vita della comunità. Attraverso puntuali apparati introduttivi sono stati inoltre ricostruiti gli ambiti territoriali, la struttura, le funzioni e le competenze delle istituzioni locali preposte, prima dell'Unificazione nazionale, all'amministrazione di questa porzione di territorio: le comunità di Magliano, di Montiano e di Pereta, ed, infine, la mairie e la comunità lorenese di Magliano, cui sono intitolate altrettante sezioni dell'inventario, rappresentano, nel quadro di trasformazioni storico istituzionali plurisecolari, gli anelli di una catena attraverso cui si è venuto consolidando, con perdurante vitalità, l'attuale assetto amministrativo di questa porzione della Maremma toscana. L'indagine si è poi opportunamente estesa allo studio ed alla ricostruzione delle modalità attraverso le quali i documenti che oggi sono conservati nell'archivio storico comunale sono giunti fino a noi. Si è trattato evidentemente di un itinerario non lineare, ma complesso e "movimentato", ed il ripercorrerlo ci consente non solo di essere consapevoli delle perdite e delle dispersioni avvenute nel tempo, ma anche di tracciare il quadro complessivo della documentazione che, pur prodotta dalle istituzioni che operavano su questo territorio, è attualmente reperibile presso altri istituti di conservazione: l'archivio comunale di Scansano, in cui si conservano atti amministrativi; gli Archivi di Stato di Siena e di Grosseto presso i quali sono custoditi, oltre che gli estimi ed i catasti, anche gli atti prodotti dalle antiche magistrature giudiziarie che insistevano su quest'area. Non si può quindi che esprimere soddisfazione per la realizzazione di questo volume che costituisce un efficace strumento di conoscenza delle fonti storiche conservate dal comune di Magliano ed offre la possibilità di tornare a riflettere sui processi di formazione e sui meccanismi di trasmissione dei documenti delle antiche istituzioni territoriali della nostra regione. Sandra PieriSoprintendenza archivistica per la Toscana
II territorio e le istituzioni nell'archivio di Magliano in Toscana Nell'archivio storico del comune di Magliano in Toscana sono conservati gli atti prodotti durante la propria attività amministrativa dalle istituzioni che hanno preceduto il comune moderno. Come avviene nel caso della maggioranza dei comuni esistenti prima della nascita del Regno d'Italia, l'archivio è composto da una sezione preunitaria e da una postunitaria1. La cesura è stabilita al 1865, anno dell'unificazione amministrativa nazionale 2. La sezione preunitaria, oggetto di questo volume, comprende le carte della comunità di Magliano e quelle di altri enti del territorio, i cui destini furono accomunati conseguentemente alle vicende storiche ed alle disposizioni legislative che determinarono un diverso assetto istituzionale e l'acquisizione degli archivi o di parti di questi. Gli attuali confini amministrativi comprendono il territorio3 che nel Medioevo e nella prima età moderna fu pertinente alle tre comunità limitrofe di Magliano, Montiano e Pereta. Nominate tra i castelli aldobrandeschi nelle divisioni del 1216 e del 1274, le tre comunità furono tra XIII e XIV secolo assoggettate alla Repubblica senese e, al pari di altre, lasciate libere di reggersi sui propri statuti. Siena vi inviava un podestà che vi amministrava la giustizia ed inoltre esercitava una funzione di controllo dell'attività amministrativa svolta dalle comunità. La crisi demografica che interessò a lungo l'intera Maremma non risparmiò nel Quattrocento neanche queste contrade, con la temporanea eccezione della comunità di Pereta. In seguito agli eventi bellici che alla metà del Cinquecento coinvolsero grandi potenze straniere e videro anche in Maremma fronteggiarsi senesi e fiorentini ed i loro rispettivi alleati, le tre comunità seguirono le sorti della Repubblica senese ed alla caduta di quest'ultima furono comprese nel ducato mediceo4. Nel 1557 Cosimo de' Medici ricevette infatti da Filippo II di Spagna l'investitura dello Stato di Siena, ampliando così i confini della propria signoria5. I territori di Magliano e Montiano ne costituivano una delle estreme propaggini, confinante con i Presidios spagnoli, istituiti in quella stessa circostanza 6.La legge di riforma dello Stato senese, promulgata da Cosimo I nel 1560, lasciò pressoché invariati i gruppi dirigenti così come l'assetto istituzionale delle comunità, alle quali vennero confermati gli statuti. Come correttivo alle autonomie locali fu istituito il Magistrato dei Quattro Conservatori, che, sull'esempio di quello fiorentino dei Nove, aveva il compito di esercitare un controllo da parte del potere centrale, soprattutto relativamente all'amministrazione finanziaria7. Il territorio di Magliano fu allora infeudato a Cornelio Bentivoglio, ma amministrazione di feudo e comunità furono mantenute distinte8. Le riforme medicee conferirono anche un assetto più razionale al sistema giudiziario dello 'Stato Nuovo', così come vennero chiamati i territori un tempo soggetti a Siena. Abbandonato il principio secondo cui ciascuna comunità aveva un proprio giusdicente, nel 1561 l'intero territorio fu diviso in otto Capitanati con competenze relative alla giustizia criminale, ed una serie di podesterie e vicariati, competenti per le cause civili e di danno dato9. Dal Capitanato di Grosseto dipesero le comunità di Montiano e Pereta. Quest'ultima fu anche sede di una podesteria di durata annuale, divenuta vicariato nel 158810. A Magliano l'amministrazione della giustizia fu invece esercitata dal feudatario per mezzo di un commissario feudale ivi residente11. La situazione delineatasi rimase pressoché inalterata fino alle riforme lorenesi della seconda metà del Settecento che previdero la riorganizzazione delle istituzioni periferiche del Granducato ed in particolare, per quanto riguarda questo territorio, la costituzione nel 1765 della Provincia Inferiore Senese12. Nel 1783, in seguito alla riforma voluta dal granduca Pietro Leopoldo con cui fu drasticamente ridotto il numero delle antiche comunità, confluirono nella nuova comunità di Pereta quelle di Magliano e Saturnia, nonché i comunelli di Murci, Poggio e Capanne. Nella stessa occasione la comunità di Montiano entrò a far parte di quella limitrofa di Scansano. Nel 1787 anche la comunità di Pereta fu soppressa ed aggregata a quest'ultima13. La riforma segnò la fine dell'evoluzione storica del comune medievale, dando inizio al comune moderno14. Una prima riunione delle tre comunità si ebbe negli anni dell'annessione della Toscana all'Impero francese, tra 1808 e 1814, quando Magliano divenne capoluogo di una mairie. Alla Restaurazione l'assetto territoriale raggiunto fu lasciato pressoché invariato, così come avvenne in seguito alle riforme di Leopoldo II del biennio 1848-1849, indirizzate alle amministrazioni provinciali e comunali. Con la deliberazione del 17 settembre 1862 fu infine approvata l'attuale denominazione di 'Magliano in Toscana'. Nell'arco cronologico delineato, a partire dalla seconda metà del Cinquecento, alle comunità del Granducato si affiancarono, ed in un certo senso ad esse si sovrapposero, altre istituzioni, espressione del potere centrale, rappresentate dalle cancellerie e, come in parte già visto, dalla rete giudiziaria. Il rapporto centro-periferia fu a lungo assolto dai cancellieri di nomina granducale, nello Stato Nuovo in stretto contatto con il Magistrato dei Quattro Conservatori. Per l'intero territorio maremmano ci furono però sempre difficoltà e spesso l'esercizio di tale compito fu affidato ai soli giusdicenti15. Anche a Magliano, durante il periodo del feudo, il ruolo di cancelliere fu svolto dal commissario feudale, al quale era affidata anche la conservazione delle carte della comunità, oltre che della produzione documentaria pertinente al proprio ufficio giudiziario. A partire dal 1783, momento della soppressione della comunità e del suo inserimento in quelle di Pereta e poi di Scansano, il territorio di Magliano divenne di pertinenza prima della cancelleria di Pitigliano16, poi della cancelleria di Grosseto 17. L'annoso problema della malaria e la ricerca di un'aria più salubre diedero origine al noto fenomeno dell'estatatura, con il trasferimento stagionale a Scansano degli uffici periferici granducali in Grosseto, non esclusa la cancelleria. A Scansano risedette inoltre un aiuto cancelliere fino al 1849, quando nella località fu definitivamente istituita la cancelleria ed ufficio del censo18. Oltre alla partecipazione alle adunanze delle comunità, al controllo dell'amministrazione finanziaria e ad un ruolo primario nel sistema di imposizione fiscale 19, con le riforme di Pietro Leopoldo al cancelliere era stata conferita anche la funzione di concentrare e conservare la produzione documentaria degli organismi pubblici operanti nell'ambito territoriale di propria competenza. Parte degli atti relativi alla comunità di Magliano, prodotti nella cancelleria competente ed infilzati assieme ad altri analoghi della comunità di Scansano si trovano tuttora nell'archivio storico del comune di Scansano20. Durante il periodo del feudo, tra XVI e XVIII secolo, un vicario, giusdicente pro tempore, sostituì il podestà inviato da Siena ai tempi della Repubblica e fu destinato ad amministrare la giustizia criminale, civile e "mista". In seguito alle riforme lorenesi, la giurisdizione su Magliano, Saturnia ed i comunelli di Murci, Poggio e Capanne fu affidata al vicariato di Pereta21. Nel periodo di annessione del Granducato all'Impero francese, la giustizia civile fu invece amministrata nell'ambito di una Giudicatura di pace, con sede a Scansano, di cui facevano parte, oltre al capoluogo, Magliano,Montiano, Pereta, Montorgiali, Murci e Cotone22. Con la Restaurazione la giurisdizione criminale nel territorio del soppresso vicariato di Magliano fu assegnata al vicariato di Scansano, quella civile alla potesteria di Montiano, poi soppressa nel 1837. Nel 1848 vicariati e podesterie furono aboliti e sostituiti dalle preture23. Gli atti prodotti dai giusdicenti del territorio furono in seguito concentrati nell'Archivio di Stato di Siena, dove sono attualmente conservati 24. La presenza di una parte di questi nell'archivio storico del comune di Magliano è in parte imputabile alla reiterata commistione con le carte della comunità cui furono a lungo soggetti. In archivio si trovano infine anche gli spezzoni degli archivi di altri enti, le cui vicende si intrecciano con quelle della comunità, come nel caso dello Spedale di S. Giovanni, soppresso nel 1751 al pari della maggior parte degli ospedali minori del Granducato, o della Madonna delle Grazie, della quale la comunità aveva lo jus patronatus25. Alla luce di quanto fin qui ricordato risulterà ancora una volta evidente come per la ricostruzione di un complesso documentario, primo passo per accedere alle fonti, sia pertanto indispensabile conoscere le vicende storiche delle istituzioni che hanno concorso alla sua produzione, verificando i rapporti che tra esse intercorsero, con conseguenze che inevitabilmente si rifletterono sulle carte. Per questi motivi anche un archivio di dimensioni modeste come quello del comune di Magliano in Toscana può vantare documentazione riconducibile a molteplici istituzioni, così come la dispersione delle carte, la concentrazione o il loro versamento presso gli archivi di enti diversi è altrettanto riconducibile a cambiamenti e disposizioni intercorsi nel corso del tempo. [R. B.] L'archivio del comune di Magliano in Toscana fino all'Unità d'Italia Fatta eccezione per alcune notizie sporadiche26, le prime informazioni relative all'archivio della comunità di Magliano ed alla tenuta delle carte risalgono al 1746, ossia al momento dell'inchiesta condotta dall'auditore Pompeo Neri27. Nelle risposte inviate al Neri dal Commissario Mattia Pippi l'archivio della comunità, del quale esercitando le funzioni di cancelliere egli aveva la custodia, risulta conservato in una stanza definita "decente" del palazzo di Giustizia28 e composto di libri di memorie, di filze e libri (registri) civili e criminali e di danno dato "tenuti con ordine", mentre non erano presenti "cartepecore", ossia pergamene29. Sono ricordate altresì tre filze di lettere d'offizio, un libro di registri di grazie ed una filza di memoriali con il loro rescritto, alcuni del principe ed altri dei marchesi. Nella risposta si sottolinea anche che, dato lo stato di deterioramento cui andava incontro con l'uso il libro degli Statuti, manoscritto membranaceo, l'auditore del feudo ne aveva commissionata al dottor Giuseppe Bartoli, uno dei cancellieri dei Conservatori di Siena, una copia "in buona forma" fino all'anno 173230. Nello stesso archivio, oltre agli atti propriamente della comunità, si trovavano anche 61 filze di processi civili e criminali, la serie dei quali aveva inizio nel 1584, 97 libri di cause civili con principio l'anno 1592, e 70 libri di processi criminali a partire dal 1590. Non era invece presente alcun indice o repertorio, né risultava che ne fosse mai stato compilato alcuno. Il primo elenco sommario di carte relative alla comunità di Magliano rinvenuto risale al 1784, redatto al momento della consegna al nuovo vicario feudale Bruni dei "libri, scritture ed altro esistenti nella Cancelleria del Tribunale di Magliano"31. Oltre agli atti civili, misti e criminali, vengono infatti citati "li statuti locali, un libbro intitolato Debitori e Creditori, libbro memorie M, libbro d'inventari, libbro referti, due libbri dell'abbondanza, un libbro nuovo non scritto". Sono inoltre ricordate le carte conservate a Pereta, relative a quella comunità, ossia "Spoglio X, libbro di sentenze criminali, libbro di memorie C, libbro di memorie e Consigli di Lettera ...". Con il 1783 le comunità di Magliano e Pereta furono soppresse e riunite nella nuova comunità di Pereta, dipendente dalla neo istituita cancelleria di Pitigliano, fino al 1787, per poi confluire in quella di Scansano32. Le carte però rimasero, almeno all'inizio, nella cancelleria del tribunale di Magliano ed a Pereta, come è possibile apprendere dall'inventario redatto nel 1784 dal vicario Bruni33. Dovrebbe risalire al momento della concentrazione nell'archivio della cancelleria di Grosseto in Scansano il condizionamento degli atti prodotti dalle singole comunità che ad essa facevano capo, come dimostrano le analogie tra gli aspetti estrinseci ed in particolare gli eloquenti cartellini apposti in costola, laddove è riconoscibile la medesima mano34. In quell'occasione nell'archivio della cancelleria furono riuniti gli atti prodotti dalle diverse comunità, ed è imputabile ad un errore l'apposizione su di un registro di deliberazioni della dicitura Magliano. Sommari e consigli dal 1533 al 1566, laddove le memorie presenti si riferiscono alla comunità di Montorgiali ed al periodo 1532-159335. E' assai probabile che gli atti fossero riuniti a Scansano dopo il 1787 e successivamente solo in parte nei primi anni della Restaurazione. Con l'annessione all'Impero francese e la soppressione delle cancellerie granducali fu infatti stabilito che le singole mairies rientrassero in possesso della propria documentazione36. Un'immagine retrospettiva dell'archivio durante il periodo francese è offerta dall'inventario redatto dal cancelliere Francesco Rinaldi nel 1815, corrispondente a 311 voci37, comprensive di oltre un centinaio di filze e registri degli atti giudiziari. Nella ricostruzione delle vicende degli spostamenti delle carte verificatisi negli anni successivi alla Restaurazione dovrà essere considerata la documentata presenza di atti nell'archivio di Magliano ancora nel 1822 e nel 1838. Con lettera del 5 maggio 1826 il cancelliere Rinaldi rimetteva al cancelliere comunitativo di Grosseto, Amadio Tommasini, due inventari, il primo dei quali da lui stesso compilato l'il marzo 1815; l'altro era stato spedito a Rinaldi dalla cancelleria il 31 dicembre 1822, compilato in quello stesso frangente dal cancelliere Matteo Morandini, che avverte come una parte degli atti si trovasse presso l'archivio comunitativo di Scansano, riflettendo sull'opportunità di ricondurre quest'ultimi a Magliano38. Tra questi erano comprese anche carte prodotte durante il periodo della mairie e nei primi anni dopo la Restaurazione39. In una lettera del 1839 il cancelliere Pieralli afferma come l'anno precedente avesse compilato "un inventario di tutti i libri, filze e fogli che esistono nell'archivio situato in Magliano", aggiornato al 1838, prima di effettuarne consegna formale all'aiuto residente in Scansano, Puccioni. Pieralli sollecitava l'attuale cancelliere a prendere in consegna definitiva l'archivio conformemente all'inventario compilato ed a rilasciare una copia dello stesso, esonerandolo così da ulteriori responsabilità nei casi di eventuale futura mancanza di documentazione40. Con la soppressione, avvenuta nel 186541, delle cancellerie e uffici del censo istituite nel 1849, le carte in esse concentrate furono, laddove possibile, ricondotte ai comuni di pertinenza. Nel caso di Magliano in Toscana parte di questa documentazione, riunita in filze, è però rimasta a Scansano, dove è attualmente conservata nell'archivio storico comunale42. Negli inventari ottocenteschi dell'archivio di Magliano sono ormai comprese anche le carte prodotte dalle comunità di Pereta e Montiano, in esso confluite definitivamente dopo la Restaurazione 43. Le prime notizie sulla tenuta e conservazione delle carte della comunità di Pereta si trovano negli Statuti della medesima, in un'aggiunta di poco anteriore al 1457. In particolare, era allora previsto che le scritture del comune fossero conservate in una cassetta chiusa con due chiavi, una delle quali tenuta dal Priore maggiore e l'altra da un massaro eletto dagli stessi priori. La stessa norma stabiliva che le scritture fossero tenute per inventario, anch'esso conservato nella medesima cassetta, e che ogni volta si ritenesse necessario estrarre le scritture da essa, fosse annotato su un bastardella, ossia un piccolo registro apposito, specificando quale carta venisse estratta e a chi fosse consegnata, prevedendo una pena di lire venti per i contravventori44. Nella Visita del Corbinelli del 1615 l'archivio di Pereta risulta affidato al giusdicente. Dalle risposte inviate nel 1746 all'Auditore Pompeo Neri risulta che a quella data esisteva una stanza pubblica destinata ad archivio della comunità 45. Fu ancora in occasione della redazione delle risposte al Neri che venne registrata la mancanza di un archivio della comunità di Montiano, essendo allora conservate le carte più antiche presso i Conservatori di Siena, le più recenti presso il primo Priore46. [R.B.] L'archivio preunitario del comune di Magliano in Toscana dall'Unità d'Italia ad oggi Le unità documentarie che odiernamente costituiscono l'archivio preunitario del comune di Magliano in Toscana sono state oggetto successivamente al 1866 di alcuni interventi di inventariazione. Dopo che gli atti concentrati negli archivi delle cancellerie furono ricondotti, laddove possibile, nelle rispettive comunità cui erano pertinenti, nuove disposizioni legislative tentarono di imporre ai comuni del Regno un diverso modo di produrre e conservare carte47. Successivamente ai primi passi del 1865, la nuova legge comunale del 1889 ed il regolamento conseguente ribadirono l'obbligo della tenuta di determinate tipologie documentarie e degli archivi48*. E' in seguito a questo evento che a Magliano fu dato avvio ad un riordinamento ed inventariazione delle carte medesime. Nell'adunanza ordinaria del 30 ottobre 1889 il consiglio comunale giudicò all'unanimità gli inventari redatti "meritevoli d'approvazione...dichiarando altresì essere soddisfatto specialmente dell'opera di riordinamento dell'archivio"49. Mentre sono in gran parte tuttora visibili le segnature assegnate in quella stessa occasione, non è stato però rinvenuto l'inventario allora redatto. In base alle stesse segnature è possibile desumere essersi trattato di un ordinamento strutturato per grandi ripartizioni per materia o tipologia documentaria, secondo una scansione cronologica.Nel 1920 il direttore dell'Archivio di Stato di Siena, Guido Mengozzi, richiamando l'attenzione del sindaco del comune di Magliano in Toscana sugli obblighi e responsabilità del municipio sanciti dalle leggi allora vigenti relativamente alla conservazione dei documenti, proponeva il deposito presso l'Archivio di Stato di Siena di tutti gli atti anteriori al 1860, secondo uno schema di convenzione già adottato da molti comuni delle province di Siena e Grosseto con il quale erano fatti salvi "il diritto di proprietà e d'uso di documenti non più occorrenti alle esigenze normali del servizio"50. L'anno successivo il commissario prefettizio del comune di Magliano aderì alla proposta e ricevette lo schema di convenzione per il deposito della documentazione richiesta51. Successivamente, aderendo ad un'ulteriore proposta del direttore Mengozzi, fu stanziato un modesto contributo per la stampa dell'inventario, che però non venne realizzato52. Nel 1956 Sandro de'Colli, dando conto della consistenza dell'archivio, informava come questo fosse allora depositato presso l'Archivio di Stato di Siena, per un totale di 117 unità53. Al 1960 risale invece la segnalazione di Vittorio Petroni nella rivista "Archivio Storico Italiano", dove oltre alle unità conservate presso l'istituto senese furono ricordate quelle che ancora si trovavano a Magliano, in numero di 19954. Nel noto articolo dedicato nel 1963 agli archivi comunali toscani, Giorgio Prunai confermava come l'archivio si trovasse allora depositato in gran parte presso l'Archivio di Stato di Siena e fosse dotato di un inventario55. Si trovavano ancora presso il comune di Magliano invece i registri delle deliberazioni dal 1814 al 1865 (u.a. 64), i contratti dal 1814 al 1865 (u.a. 17), gli affari militari dal 1826 al 1865 (u.a. 12), gli affari contabili e finanziari dal 1815 al 1865 (u.a. 61), l'intera serie miscellanea e gli atti della comunità di Pereta dal 1736 al 1758 (u.a. 1)56. Il 28 giugno 1963 l'amministrazione comunale di Magliano in Toscana versò in deposito anche la documentazione archivistica prodotta dalla comunità tra 1814 e 1865 al nuovo Archivio di Stato competente per territorio, quello di Grosseto57. Il direttore Vittorio Petroni provvide allora alla redazione di un Repertorio dell'archivio comunale di Magliano in Toscana, comprensivo di un elenco delle unità conservate presso l'archivio senese58. Valutata però come inopportuna la separazione delle carte del proprio archivio storico, pochi mesi dopo l'amministrazione di Magliano inoltrò richiesta di riunificazione dello stesso presso l'Archivio di Stato di Grosseto59. Tale richiesta di trasferimento degli atti fu approvata dalla Giunta del Consiglio Superiore degli Archivi di Stato nel 1965, ed accolta positivamente dalla Direzione dell'Archivio di Stato di Siena nel 196760. La convenzione di deposito degli atti del comune di Magliano da trasferirsi dall'Archivio di Stato di Siena a quello di Grosseto, stipulata tra il sindaco del comune di Magliano e il direttore dell'Archivio di Stato di Grosseto Petroni, risale al 21 marzo 1973. Nel 1982, in seguito alla deliberazione del consiglio comunale con cui furono revocati i depositi del proprio archivio storico preunitario effettuati presso gli Archivi di Stato di Siena e Grosseto, il comune di Magliano si impegnò, richiesta la consulenza scientifica della Sovrintendenza Archivistica per la Toscana, ad individuare i locali idonei ad ospitare la documentazione61. Nel 1984 entrambi gli Archivi di Stato interessati furono sollecitati a trasferire la documentazione, in quanto già dall'anno precedente l'Ufficio Centrale per i Beni Archivistici aveva rilasciato il nulla osta relativamente all'Archivio di Stato di Grosseto62. In data 13 dicembre 1984, presso quest'ultimo, venne consegnata all'assessore alla cultura del comune di Magliano la documentazione archivistica preunitaria (207 u.a.) da trasferirsi nei nuovi locali a Magliano 63. Infine, il 31 ottobre 1985 fu consegnata al medesimo assessore anche la documentazione archivistica richiesta all'Archivio di Stato di Siena (96 u.a.)64. Le operazioni di schedatura ed inventariazione dell'archivio storico sono state avviate nel novembre del 1998 e concluse nella primavera del 2000. Alcune unità archivistiche, mai trasferite negli archivi di stato competenti, sono state individuate durante l'inventariazione dell'archivio postunitario ed ovviamente inserite nel presente inventario65. [B. S.] Nell'inventario la documentazione è stata suddivisa nelle sezioni di seguito indicate, cui è stata conferita la denominazione delle istituzioni responsabili della loro produzione, ordinate cronologicamente: Comunità di Magliano (1492-1783); Comunità di Mondano (1595-1783); Comunità di Pereta (1670-1788); Spedale di Magliano (1586-1748); Madonna delle Grazie (1629-1690); Maìrie di Magliano (1808-1814); Comunità di Magliano (1814-1865); Comunità di Montorgiali (1533-1566); Vicariato feudale di Magliano (1585-1807); Podesteria di Mondano (1835-1837). Costituiscono eventi periodizzanti gli importanti mutamenti istituzionali e non quelli dei vari regimi politici; di conseguenza la prima importante cesura corrisponde al momento della riforma delle comunità della Provincia Inferiore Senese voluta dal granduca Pietro Leopoldo nel 1783 ed integrata nel 178766. L'inventario si apre pertanto con gli atti delle comunità di Magliano, Montiano e Pereta, considerate come antecedenti della mairie e poi della comunità restaurata di Magliano. Nelle sezioni in cui è stato articolato l'inventario, ciascuna delle quali è preceduta da un'introduzione storica, la documentazione è articolata in serie chiuse, ricorrendo talvolta a sottoserie. Di ogni singola unità archivistica sono state riportate intitolazione originale o attribuita, datazione cronica, indicazioni sul condizionamento esteriore, numero delle carte, stato di conservazione. Ad integrazione dell'inventario è stato ritenuto opportuno inserire un'appendice documentaria in cui sono presentati documenti inerenti alla conservazione dell'archivio e più in generale a questa parte del territorio maremmano ed alle sue istituzioni. Riccardo Belcari e Barbara Salotti
Nella descrizione delle unità archivistiche sono stati osservati i seguenti criteri: a ciascuna unità archivistica è stata attribuita una nuova numerazione; per il raffronto tra la numerazione attuale e le precedenti si rimanda alla tavola appositamente predisposta; il titolo originale dell'unità è segnalato in corsivo; laddove integrato, il testo è in tondo; di ciascuna unità è segnalato il tipo di condizionamento; gli asterischi (da uno a tre) indicano la presenza di eventuali danni nello stato di conservazione e la rispettiva gravità; le lacune all'interno di una serie di documenti sono state indicate con una linea punteggiata; la data dei documenti, laddove necessario, è riportata secondo lo stile comune; le date indicate nei titoli originari non corrispondono sempre a quelle effettive, comunque segnalate nella descrizione.
Sono state inoltre usate le seguenti abbreviazioni: c., cc., = carta, carte Ms = manoscritto nn. = non numerate p., pp., = pagina, pagine r = recto R.D. = Regio Decreto s.c. = senza coperta s.d. = senza data u.a. = unità archivistica v = verso ASF = Archivio di Stato di Firenze ASGr = Archivio di Stato di Grosseto ASS = Archivio di Stato di Siena ACM = Archivio Storico del comune di Magliano in Toscana ACS = Archivio Storico del comune di Scansano
La schedatura delle unità archivistiche ed il riordino dell'archivio è frutto del lavoro coordinato di entrambi i curatori, così come l'impostazione generale e l'introduzione storico archivistica dell'inventario. Si devono in particolare a Riccardo Beicari le introduzioni delle sezioni relative alla comunità di Magliano (secc. XV-XVIII); comunità di Montiano; comunità di Pereta; Spedale di Magliano; Madonna delle Grazie; Vicariato feudale di Magliano; Podesteria di Montiano; Altre comunità; le introduzioni alle serie Affari di strade e fabbriche della mairie e della comunità di Magliano restaurata; l'appendice documentaria; l'indice analitico; le ricerche per l'apparato iconografico. A Barbara Salotti si devono le introduzioni delle sezioni relative alla mairie di Magliano; alla comunità restaurata; la tavola di raffronto delle segnature; i riferimenti bibliografici. Fotografie ed elaborazioni digitali: R. Beicari [Figg. 1-3; 5-12; coperta], Microfoto-Firenze [Fig. 4].
I curatori desiderano esprimere la propria gratitudine alla dott.ssa Sandra Pieri della Soprintendenza Archivistica per la Toscana per gli utili consigli ricevuti nella fase finale di stesura e revisione dell'inventario. Ricordano inoltre con altrettanta riconoscenza i colloqui intercorsi con il prof. Luigi Borgia e le dott.sse Angela Cabula e Gabriela Todros. Per la cortesia dimostrata sono infine grati al sig. Moreno Gregori, sindaco di Magliano in Toscana, alla dott.ssa Cinzia Severi, in servizio presso la stessa amministrazione, ed al segretario comunale, dott.ssa Roberta Pireddu. Un ringraziamento particolare al sig. Mario Cicerone, valido conoscitore' dell'archivio storico del comune di Scansano.
1. Risposta all'Istruzione dell'Auditore Pompeo Neri da parte del Commissario feudale Mattia Pippi, 1746 maggio 20. ASF, Consulta poi Regia Consulta, Filza 461, cc. 5r - c.l2r. "Magliano I. Risposta all'Istruzione dal Tribunale di Magliano Memoria del Marchese Bentivoglio sopra una pensione da lui pretesa dal debito d'estimo. "Qui acclusa trasmetto a VS. ill.ma la risposta da me fatta sopra ai quesiti dell'Istruzione, che favorì trasmettermi ed ho procurato farla nella forma migliore, che mi ha permesso la brevità del tempo... desiderando che sia secondo la volontà di VS Ill.ma, a cui non avendo altro da aggiungere faccio umilissima reverenza Magliano, 20 maggio 1746 Mattia Pippi commissario II. Il Commissario come Cancelliere ha la custodia dell'Archivio di questa terra quale è composto di libri di memorie, di filze di Processi Civili e Criminali e di Libbri parimenti Civili e Criminali e di Danni dati quali vengono tenuti con ordine, delle cartapecore poi non ve ne sono. Vi sono bensì tre filze di lettere d'offizio, un libro di registri di grazie e una filza di memoriali con il loro rescritto, altri del Principe, ed altri dei Signori Marchesi. III. Il Libro delli Statuti è manoscritto in cartapecora, ma perché coll'adoprarlo veniva a lacerarsi, e si estinguevano affatto li scritti così per meglio conservarlo dal Signor Auditore del feudo ne fu fatto fare una copia in buona forma, fin dall'anno 1732, per mezzo del Dottor Giuseppe Bartoli, uno delli Cancellieri del Magistrato dei Si.ri Conservatori di Siena, qual Libro è di Statuti e di carte 253 con il suo repertorio, diviso in cinque distinzioni che contengono l'obligo elezione ed uffizio delli priori e Camerlengo, l'oblighi ed offizio del Iusdicente e Cancelliere. Il modo di procedere nelle cause civili criminali e miste, e le pene non tanto per le cause criminali, che per quelle di danno dato; delle successioni ab intestato e vari altri ordini leggi e rescritti stati fatti alla giornata; li medesimi Statuti ebbero il loro principio a tempo della repubblica senese; fin dall'anno 1356, ed in appresso fatti rivedere e furono confermati al tempo delli Serenissimi de' Medici in congiuntura che nel 1641 e 1661 ritennero per i loro erediti questo feudo. IV. Come s'è detto di sopra nel suddetto libro delli Statuti vi sono ancora notati alcuni ordini della Repubblica dei Serenissimi principi e delli Signori marchesi in congiuntura di conferma di essi o per ricorsi e partecipazioni fatte dall'abitatori o per altre cause che alla giornata sono occorse. V. Oltre alli predettti Statuti non vi sono altri ordini o regolamenti a riserva che alcuni registrati nei libri di Memorie, che a suo luogo si diranno. VI. Vi sono molte leggi o Bandi generali e soliti mandarsi ogn'anno, la serie dei quali principia dal 1666 e continua fino al presente anno, continenti ordini di denunzie da farsi, gli grani ed altre robbe da macina, la proibizione dell'estrazione d'esse...che principiano al 1681 e durano fino all'anno presente.. .altro bando del 1687.. .v'è ancora qualche altra legge o Bando registrato nei predetti libri di Memorie, che appresso si diranno. VII. Vi sono ancora altri ordini delli Serenissimi Principi, Signori Marchesi o loro rispettivi Ministri ne precitati libri di Memorie; vi è anco un libro intitolato registri principiato il 1662, che termina il 1693 di carte 99 continente varie suppliche di particolari alli Sigg. Marchesi con i rescritti in piè nesso di concessioni per lo più di terreni e case a livello ed oltre a questo ancora una filza di lettere, memoriali, principiata il 1659 e che dura fino al 1665 contenenti vari rescritti di facoltà d'armi o conferme d'esse o liberazione di pene criminali. VIII. Sopra il presente capitolo non ho da dire altro oltre al detto soprascritto. IX. Li ordini dei ministri o Magistrati si conservano in filze delle lettere medesime, che ho ritrovato consistere in tre filze senza la corrente del mio offizio principiando tali filze lanno 1642 e continuando fino al present'anno e contengono per lo più affari spettanti all'offizio per il Buon Governo d'esso, o della Comunità o Luoghi Pii laicali. X. Le deliberazioni o partiti dei Magistrati o altri ministri non trovo essere stati registrati in alcun libro a parte, ma bensì nelle detti Libri di memorie o nelle filze medesime di lettere. XI. Le sentenze civili si registrano in piedi dei processi medesimi, che dalle parti si fanno, e quelle criminali in un libro intitolato Sentenze Criminali di carte 200, che principia dal 1709, e segue fino al presente; tali sentenze siccome vengono date con il voto dal Signor Auditor del feudo, questo alle volte lo trovo registrato nei processi medesimi in piè del disegno del iusdicente, ed altre volte dato per lettera, quali si tengono nel filo corrente, ma in qualunque sentenza medesima e viene questa promulgata in vigore di risoluzione del predetto Sig. Auditore con individuare anche il giorno, e dove questa si trovi. XII. In questo soprascritto Archivio oltre alle sopraccennate tre filze di lettere ed il suddetto libro di registri vi sono numero 61 filze di Processi Civili e Criminali, la serie dei quali principia il 1584 e dura fino al present'anno, numero 97 Libri di Cause Civili che hanno il loro principio l'anno 1592 e segueno fino al presente; numero 70 libri di processi Criminali che principiano il 1590 e seguono come sopra; numero 9 libri intitolati Spogli contenenti l'Entrata e Uscita della Comunità e la rendita dei Proventi; che principiano il [1551] seguono fino al presente anno; numero due Libri intitolati dell'Abondanza contenenti l'entrata e uscita di grano di essa, ed anno il loro principio il 1702, e seguono come sopra n°24 libretti intitolati Vacchette continenti il registro dei gravamenti che si fanno per le Cause Civili, e la lor serie principia il 1651, e segue come sopra; e finalmente n° tre libri di memoria principiati il 1641 e seguono fino al presente anno. XIII. Li precitati Libri di Memorie contengono il registro di tutti i Consigli, che sogliono farsi dalli Priori e popolo di questa comunità, il possesso e sindacati rispettivamente delli iusdicenti pro-tempore, e tutte l'altre deliberazioni, che si fanno dalli priori. In particolare poi trovo in essi quant'appresso; nel primo Libro di carte 260 che principia l'anno 1642 e segue fino all'anno 1692 un bando sopra le pene delle bestie che danno danno nelle Bandite dei Serenissimi principi a fo. 29 secondo, a fo. 41 t, una lettera del Magistrato del Sale di Siena del 6 giugno 1652, continenti in sostanza che il salaiolo di questa comunità debba pagare il sale 160 soldi il moggio, e venderlo a ragione di nove quattrini la libbra; 3° a fo 48 il bando proibente i giuochi; 4° a fo 59 diversi ordini del sud.to Magistrato del Sale in proposito di questo; 5° a fo 78 un bando proibente tener finestre nelle mura castellane senza le grate; 6° a fo 123 un ordine proibente il tenersi i maiali acciò non guastino Tacque e li lavori; 7° a fo 133 un ordine del 19 novembre 1607; ......Nel secondo libro di carte 286 che principia il 1692 e segue fino al 1730, oltre alli suddetti partiti, deliberazioni e consigli per interessi ed affari della Comunità di particolare v'è un ordine di S.A.R. del 14 settembre 1700 di unirsi l'entrate di una delle cappelle della Madonna fuori le mura di questa terra a quello del Seminario, come a fo 41; e dal medesimo fo. Una lettera del 12 gennaio 1700 del sig.re Auditor fiscale Gregorio Luci, diretta al Signor Capitan di Giustizia di Sovana. Continente in sostanza che la comunità ed huomini di Magliano hanno privilegio di poter estraere ed introdurre dalli stati e nelli stati di S.A.R. mercanzie e grascie senza alcun pagamento di gabella purché habbino i debiti incontri; Item a fo 52 copia di motuproprio di S.A.R. del 3 marzo 1701 per il buon regolamento della giustizia nei feudi. ... Il terzo ed ultimo libro finalmente principiato il 1731 e che ancor segue non altro contiene che consigli e Partiti ed altri affari di questa comunità e di particolare non v'è altro che la visita fatta dal sig. Auditor del Feudo Tanno 1737 ed alcunni memoriali di diversi particolari di poter godere come terrieri con il gravoso rescritto del sig. Marchese XIV. Per quello riguarda poi li privilegi oltre alli sopra descritti non trovo esservi altro, che un rescritto di S. A. R. in piè delle preci poste alli medesimi per parte del Signor Cardinale Bentivogli del 6 luglio 1621 registrato al Libro delli Statuti a fo. 218 nel quale viene concessa all'abitatori di Magliano, per sempre la tratta dei grani che saranno superflui al bisogno della terra, con il pagamento di un solo scudo per moggio di tratta, in quanto a quei e in quanto al sig. Cardinale senza pagamento di tratta, ma vita durante però, quella per altro non viene al presente approvato; ed a a loro privilegio che nessun delli ministri dello stato di Siena possa venire, ne mandare in questo feudo ad esercitare alcun atto di giurisdizione senza la licenza in scritto di S. A. R. come appare per ordine del 10 agosto 1614 registrato alli statuti a fo. 240. XV. Sopra questo capitolo mi rimetto al già detto nell'altri sopradescritti. XVI. Nell'Archivio non ve alcun indice, o repertorio, ne sà notizia, che da alcuno sia mai stato fatto. Che è quanto posso dire sopra delli descritti capitoli in adempimento delli comandi di VS. 111. ma, e con tutta la stima ed ossequio mi soscrivo Magliano, 20 maggio 1746 Umilissimo servitore Mattia Pippi commissario" 2. Inventario dei libri, scritture et altro esistenti nella Cancelleria del Tribunale di Magliano e che io infrascripto novello Vicario feudale di detto luogo ricevo in consegna dal mio in ufficio antecessore Bernardo Simonetti, 1784 maggio 1. ACM, 375, Mugliano. Inventari testamenti e scritture private del 1700, cc. 215v-216v "Adì primo maggio 1784. Il Civile di detto mio antecessore legato repertoriato cartulato e coperto con i suoi cartoni di carte 367. Il Criminale di detto mio antecessore legato, repertoriato, cartulato e coperto con i suoi cartoni di carte 300. Il protocollo criminale di detto mio antecessore. Il protocollo criminale delle cause introdotte et ultimate al tempo delli sig.ri Agostino Leoni e Agostino Benci, Giuseppe Paffetti, Antonio Livini e Brizio Coltellacci. Altro protocollo criminale del sig. Brizio Coltellacci. Staccato li 9 settembre 1782 dal Tribunale della Biccherna. La filza degli Atti Civili, Misti e Criminali con suo repertorio ed in numero di 14 capi introdotti in dette filze dal di 15 Maggio 1782 a tutto il dì 8 settembre detto al tempo di detto sig. Coltellacci. Un processo stato ultimato da detto sig. Coltellacci a querela di Francesco Sanzi contro Francesco Calcinati per furto con scasso di carte 185. Altro a querela di Donato Salati ... contro Giovanni Sgrana per insulto e ferimento di carte 33. Altro a doglianza di Giovanni Domenico Parrini contro Angiolo Niccola e per abigeato di carte 20. Altro a doglianza del sig. Antonio Colonnesi contro incerto per insulto con furto di carte 20. N° tre quadernetti di cause pettorali che il primo dell'anno 1778 di carte 15; il secondo delfanno 1780 di carte 4 ed il terzo dell'anno 1779 di carte 10. Una domanda del sig. Baccani di carte sei. La filza delle cause civili e miste introdotte al tempo del sig. Ignazio Bruci e del sig. Livi in n° di 39 capi. La filza delle cause civili del Vicario Pazienza del 23 Maggio 1780 a tutto il di 4 novembre detto di numero sei capi. Altra filza delle cause Civili, Miste e Criminali al tempo del sig. Vicario Paffetti del 5 novembre 1780 a tutto il 15 giugno 1782 di n° 14 capi con più il quaderno delle cause pettorali con due Processi criminali. N° 41 domande per l'acquisto di Beni Comunitativi e Luoghi Pii. N° altre 25 filze di atti introdotti al tempo di diversi Vicari feudali Dico in n° di 39 nelli scafali. Due filze di lettere diverse del 1770, 71 e 72 nelli scafali. La filza di lettere al tempo del sig. Vicario Brizio Coltellacci in n° di Cinquantotto affisse al muro. Li Statuti locali. Un libbra intitolati Debitori e Creditori Libbra Memorie M Libbra d'inventari Libbra Referti Due Libbra nuovo non scritto Una serratura A Pereta Spoglio X Libbro di Sentenze Criminali Libbro di Memorie C A Pereta Libbra di memorie e Consigli di Lettera Il Bastardelle col suo prodotto in somma di £ 52.9.8 Bruni Vicario" Inventario e Ricevuta di tutte le Scritture del Tribunale Inventario dei Libbri, scritture, cc. 217-218 Copia del precedente con aggiunta in calce: "a Pereta Libbra di Memorie e Consigli di Lettera B. il bastardello i ceppi e la carriola dormenti, il tutto di ferro io Agnolo Franceschi confermo infrascritto" 3. Inventario dei Libri, fogli e Documenti esistenti nell'archivio della comunità di Magliano, consegnato nell'll marzo 1815 dal Sig Francesco Rinaldi al Cancelliere comunitativo di Grosseto.1815 marzo 11. ACM, 360, Inventari "N° Intitolazione D'ordine di ciascun libro esistente 1 Cause civili ... 2 " 3 Denunzie diverse 4 Danno Dato dal 1620 al 1627 5 Idem dal 1614 al 1620 6 Id dal 1739 al 1749 7 Id dal 1731 al 1738 8 Id dal 1721 al 1732 9 Id dal 1717 al 1722 10 Id del 1711 11 Id dal 1709 al 1716 12 Id dal 1705 al 1709 13 Id del 1666 14 Id dal 1701 al 1705 15 Id dal 1661 al 1663 16 Cause civili dal 1589 al 1591 17 Id dal 1576 al 1597 c lv 18 Cause civili dal 1595 al 1596 19 Id dal 1621 al 1623 20 Id del 1657 21 Id del 1550 22 Id del 1500 22 Id dal 1561 al 1567 23 Id dal 1567 al 1569 24 Id dal 1563 al 1565 25 Id dal 1571 al 1572 26 Id del 1582 26 Id dal 1584 al 1585 27 Id dal ... al 1589 28 Id... al 1595 29 Id ... 30 Id dal 1598 al 1599 31 Id dal 1599 al 1600 32 Id del 1601 33 Id dal 1602 al 1603 34 Id dal 1603 al 1604 35 Id dal 1604 al 1606 36 Id dal 1606 al 1607 37 Id del 1608 38 Id dal 1607 al 1608 39 Id dal 1610 al 1611 40 Id dal 1611 al 1612 41 Id dal 1614 al 1616 42 Id dal 1616 al 1617 43 Id dal 1617 al 1618 44 Id dal 1618 al 1619 45 Cause civili dal 1619 al 1620 46 Id dal 1614 al 1620 47 Id dal 1620 al 1621 48 Id dal 1625 al 1627 49 Id dal 1628 al 1630 50 Id dal 1630 al 1631 51 Id dal 1631 al 1634 52 Id dal 1634 al 1636 53 Id dal 1637 al 1640 54 Id del 1643 55 Id del 1645 56 Id del 1645 57 Id [del 164] 6 58 Id [del 164] 7 59 Id [del 16]48 60 Id del 1649 61 Id del 1649 62 Id del 1650 63 Id del 1651 64 Id del 1652 65 Id del 1652 66 Id del 1653 67 Id dal 1653 al 1654 68 Id del 1654 69 Id del 1655 70 Id dal 1654 al 1655 71 Id del 1656 72 Id del 1657 73 Id del 1658 74 Id dal 1667 al 1668 75 Cause civili dal 1669 al 1670 76 Id dal 1670 al 1673 77 Id dal 1674 al 1675 78 Id dal 1674 al 1675 79 Id del 1676 80 Id dal 1679 al 1681 81 Id dal 1682 al 1683 82 Id dal 1684 al 1685 83 Id dal 1685 al 1686 84 Id del 1688 85 Id del 1690 86 Id dal 1701 al 1704 87 Id dal [...] 88 Id [...] al 1707 89 Id [...] al 1719 90 Id dal 1719 al 1726 91 Id dal 1728 al 1733 92 Id dal 1734 al 1749 93 Id dal 1726 al 1728 94 Id dal 1756 al 1757 95 Processi criminali dal 1802 al 1807 96 Id diversi 97 Cause civili dal 1797 al 1800 98 Inventari, testamenti e scritture del 1700 99 Mondano civile del 1798 100 Magliano id dal 1705 al 1718 101 Id dal 1768 al 1770 102 Id dal 1701 al 1717 103 Id dal 1758 al 1762 104 Id dal 1796 al 1797 105 Id dal 1793 al 1795 106 Id dal 1788 al 1789 107 Magliano civile dal 1719 al 1726 108 Id Beni della Madonna del 1652 109 Dazzi e tavolature del 1725 110 Pettorali e civili diversi 111 Civile dal 1795 al 1796 112 Magliano Spoglio dal 1684 al 1707 113 Civile dal 1792 al 1793 114 Magliano Lettere dal 1800 al 1801 115 Id Entrata e Uscita dal 1727 al 1736 116 Id Spoglio dal 1707 al 1722 117 Id Id dal 1666 al 1683 118 Civile del [...] 119 Pereta Sal[di dal 16]84 al 1686 120 Mag. Compagnia del] Salvadore dal 1607 al 1631 121 Criminale [...] 122 Magliano Compagnia del Rosario dal 1671 al 1699 123 Consiglio dal 1642 al 1677 124 Civile del 1600 125 Criminale dal 1642 al 1643 126 Magliano Beni della Madonna del 1659 127 Informativo Criminale del 1650 128 Magliano Lettere fra la Comune ed il Marchese 129 Cause civili dal 1754 al 1764 130 Mondano Sindacati 131 Civili diversi 132 Danni dati diversi 133 Undici piccoli libri intitolati Vacchetta 134 Statuto di Magliano 135 Id di Mondano 136 Registro di Patenti del 1813 137 Cinque registri civili 138 Dazaiolo di Scanzano del 1802 139 Consigli dal 1592 al 1603 140 Criminali dal 1601 al 1609 141 Criminali e civili dal 1565 al 1566 142 Criminali dal 1609 al 1613 143 Id dal 1611 al 1614 144 Id dal 1614 al 1615 145 Id dal 1614 al 1620 146 Id del 1621 147 Id dal 1641 al 1642 148 Id del [...] 149 Id [...] 150 Id [dal... al] 1620 151 Id dal [...] al 1616 152 Id del 1614 153 Id del 1614 154 Id del 1646 155 Id del 1646 156 Id del 1648 157 Id del 1648 158 Id del 1651 159 Id del 1654 160 Id del 1654 161 Id del 1656 162 Id del 1657 163 Id del 1657 164 Id del 1658 165 Id del 1658 166 Id del 1675 167 Id del 1661 168 Criminale del 1660 169 Id dal 1660 al 1663 170 Id dal 1662 al 1663 171 Est. Criminale dal 1647 al 1681 172 Civile dal 1653 al 1658 173 Criminale dal 1692 al 1696 174 Quattro pacchetti di Bullettini di Leggi 175 Criminale dal 1790 al 1792 176 Id dal 1791 al 1793 177 Id dal 1794 al 1795 178 Montiano Civile e Danno dato dal 1788 al 1793 179 Magliano [...] dal 1749 al 1752 180 Id [...] dal 1784 al 1791 181 Id [...] dal 1792 al 1795 182 Id [...] dal 1709 al 1710 183 Id Criminale dal 1741 al 1742 184 Id Civile dal 1707 al 1709 185 Id Criminale dal 1795 al 1796 186 Id Id dal 1796 al 1802 187 Istrumenti e Scritture diverse del 1600 188 Civile dal 1785 al 1786 189 Danno dato del 1627 190 Id dal 1611 al 1614 191 Id dal 1603 al 1608 192 Id del 1598 193 Criminale dal 1596 al 1597 194 Id del 1643 195 Id dal 1599 al 1600 196 Id del 1643 197 Id dal 1643 al 1644 198 Id dal 1641 al 1642 199 Criminale del 1600 200 Id dal 1642 al 1643 201 Id del 1598 202 Id del 1650 203 Id dal 1652 al 1653 204 Id dal 1614 al 1619 205 Id del 1648 206 Id del 1649 207 Civile del 1600 208 Id dal 1685 al 1688 209 Id del [...] 210 Id del [...] 211 Trenta tomi [Legislazi]one toscana 212 Due tomi del [...]le Gabelle toscane 213 Magliano Allog[agioni di] Terratici dal 1492 al 1588 214 Id Debitori e Creditori dal 1575 al 1579 215 Memorie 216 Magliano Memorie del 1731 217 Id dal 1641 al 1691 218 Libro delle Consigliate 219 Magliano Spoglio del 1581 220 Libro di Licenze diverse 1598 221 Magliano Allegagioni di Terratici dal 1615 al 1702 222 Mondano Id dal 1694 al 1697 223 Id Spoglio dal 1743 al 1749 224 Id Memorie dal 1702 al 1762 225 Magliano Mandati dal 1648 al 1692 226 Id Catasto di Beni dal 1587 al 1608 227 Pereta Deliberazioni dal 1764 al 1784 228 Id Visita Gherardini 229 Pereta Deliberazioni e Partiti del 1784 230 Id Spoglio dal 1736 al 1757 231 Montiano Consigli e Pascoli 232 Pereta Spoglio H dal 1758 al 1785 233 Id Spoglio 234 Magliano Id dal 1749 al 1782 235 Id Informazione e Consigli dal 1533 al 1566 236 Montiano Debitori di Abondanza [sic] dal 1732 al 1760 237 Magliano Atti civili criminali e misti dal 1561 al 1563 238 Id Spoglio dal 1736 al 1750 239 Montiano [...] Debitori e Creditori dal 1701 al 1769 240 Id [...] 241 Id [...] 242 Pereta Sp[oglio dal] 1670 al 1701 243 Magliano [Entrata eU] scita dal 1681 al 1682 244 Id Debitori e Creditori dell'Abondanza 245 Id Libro d'Imprestito dell'Abondanza 246 Id Mandati dal 1692 al 1749 247 Id Entrata e Uscita del Camarlengo dello Spedale 248 Id Debitori e Creditori dal 1591 al 1627 249 Un pacco di Leggi e Decreti dal 1809 al 1812 250 Atti della Prefettura del 1811 251 Id 1812 252 Id 1813 253 Amministrazione 1809 254 Id 1810 255 Id 1811 256 Id 1812 257 Polizia 1808 e 1809 258 Id 1810 259 Lettere del 1813 260 Polizia 1813 261 Lettere del 1812 262 Id del 1809 263 Id Id 264 Id Id 265 Dazzaioli e Conteggi 266 Contabilita, Istruzioni per i Regi [-] 267 Polizia 1811 e 1812 268 Amministrazione 1811 269 Registri dello Stato civile dal 1809 al 1812 270 Azioni contro lo [...] 271 Citazioni vidima[...] 1812 272 Obbligazioni [...] dal 1809 al 1813 273 Visite di peco[...] 1810 274 Referti e Rapporti dal 1810 al 1812 275 Perizie diverse dal 1809 al 1812 276 Processi verbali e Passaporti 277 Petizioni dal 1809 al 1812 278 Budget e Conto dal 1809 al 1814 279 Volture correnti dal 1809 al 1813 280 Denunzie di Raccolti dal 1809 al 1812 281 Borderò d'iscrizioni ipotecarie 282 Giornale amministrativo dal n.l al n.39 283 Registri diversi 284 Documenti e Scritture diverse dal 1500 al 1812 285 Stati diversi dal 1809 al 1812 286 Ruolo e Prestazioni in natura 287 N. 5 quaderni riguardanti il Debito pubblico 288 Diciotto tomi di Bullettini della Giunta 289 Un indice dei medesimi 290 Due dizionari 291 Cinque Copialettere 292 Diversi registri 293 Tre Libri Spogli 294 Un pacco di Leggi diverse 295 Diversi fogli sciolti 296 Diversi Bullettini di Leggi sciolte 297 Due libri intitolati Analisi del Registro 298 Altri sei intitolati Manuale dei Maires 299 Altri cinque intitolati Istruzioni della Coscrizione 300 Altri quattro intitolati Codice 301 Altri d[ue] intitolati Tavole dei Pesi e Misure 302 Un Lib[ro di Istruzioni 303 Due [Libri di contabilità 304 Filza di [... m]edicee e imperiali 305 Simile dal [...] al 1790 306 Id dal 1791 al 1800 307 Id dal 1809 al 1812 308 Catasto generale della Comunità del 1803 309 Campione come sopra del 1803 310 Volture dal 1808 al 1812 311 Libro intitolato II Corriere con entro diversi fogli Mobilia esistente nella Comunità di Magliano - Nella scala d'ingresso Un cancello con otto spunzoni di ferro nella sommità con serratura e catorcio - - - Nell'andito Una porta grande con serratura e bracciale di ferro Una finestra con sei cristalli scuffi] e spagnoletta Altra finestra con sportello senza [...]Un'immagine antica rappresentante una Madonna Una porta che in [...] carceri Uno sportello che [...] nella buca della Posta -Nel [...] Una residenza grande inverniciata con seggio Un armadio a due gradini con serratura e chiave Uno scaffale di legno sostenuto da detto armadio e affisso al muro Altro simile sostenuto da terra ed affisso come sopra Numero quattordici sedie che in parte in mediocre stato e parte rotte Una bussola inverniciata con serratura croccia e chiave Due finestre che una con sei cristalli e l'altra con cinque, e scuri Uno scaffale grande attaccato al muro con tavole - In altra stanza contigua Una bussola inverniciata con serratura croccia e chiave Una porta di legno con catorcio, serratura e chiave Due finestroni, Sei cristalli l'una che [,..]ato, scuri e spagnolette Una scan[sia] sportelli, serratura e [...] Un tavolino di legname bianco con cassetto Altro assai uso Una lucernina di ottone Un predellino di legno inverniciato Un boccale di rame - Nelle carceri Numero cinque porte di legno con serrature e catorci Fatto a Magliano, Il 11 marzo 1815 Francesco Rinaldi Dichiaro io infrascritto di aver ricevuto dal Signor Francesco Rinaldi la consegna di tutti gli articoli contenuti nel presente inventario. Magliano, 11 11 marzo 1815 G. Grandoni secondo aiuto. E più [una cassetta con cinque sig[...], calamari, un temperino, un rasoio e un bossolo. G. Grandoni Due copri fuochi, una paletta e un paio molle" 4. Inventario dei libri, fogli e quant'altro esiste nell'Archivio della Cancelleria comunitativa di Magliano compilato in quest'infrascritto giorno da me cancelliere del Sindacato eletto con partito magistrale, 1822 dicembre 31. ACM, 360, Inventari "N° Dodici filze di Atti criminali " Una di scritture diverse antiche " Trenta tomi della Legislazione Cantini " Dieci filze di Atti civili antichi "Quarantadue dette " Diciannove Libri Memorie " Diciotto filze Atti civili antichi "Dieci Libri Memorie Spogli " Una filza Atti criminali Altra di Pettorali e civili " Una filza Debiti e Crediti dell'Abbondanza " Un Libro Memorie "Due Copia lettere " Altra filza Cause civili Altra detta Cause criminali " Una filza di Cause di Danno dato " Altra di Cause civili "Una filza di Lettere del 1800 e 1801 "Ventidue Libri Memorie diverse "Trenta filze di Lettere riguardanti il Governo francese "Il Catasto de' Beni del 1787 "Ventidue tomi di Bullettini "Sei filze di Lettere antiche "Un fascio di Notificazioni e Bandi "Altri dodici tomi di Bullettini con altri sciolti Seguono i mobili Due coprifuochi, paletta e molli di ferro Una lucernina in cattivo stato Numero dodici seggiole cattive Due tavolini in mediocre stato Due scanzie Un armadio ed un banco a residenza in mediocre stato N° tre Lucchi di [...] nuovi Si avverte che una delle suddette filze intitolata Cause civili dal 1788 al 1789 esiste nell'Archivio della Cancelleria di Grosseto e finalmente si nota che esistono nell'Archivio comunitativo di Scanzano gli appresso libri appartenenti all'Archivio e Comunità di Magliano e che meritano di esservi riportati Libro Statuti di Magliano Spoglio dal 1684 al 1707 Spoglio dal 1707 al 1722 Spoglio di Mondano dal 1702 al 1762 Spoglio di Magliano dal 1666 al 1683 Spoglio di Pereta dal 1706 al 1707 Magliano Allogazioni di Terranei dal 1618 al 1702 Pereta Spoglio H dal 1708 al 1788 Un quinterno detto Inventario degli effetti e proventi fruttiferi ed infruttiferi della Comunità di Pereta dell'anno 1767 Magliano Memorie dal 1641 al 1691 Magliano Spoglio Memorie dal 1749 al 1782 Pereta Spoglio dal 1670 al 1701 Magliano Debitori e Creditori dal 1591 al 1627 Magliano Informazioni e Consigli dal 1533 al 1566 Memorie C Magliano Memorie del 1731 Deliberazioni dal 1809 al 1814 Filza di Atti civili e Danno dato dal 5 aprile 1800 al 14 settembre 1801 Filza Budget e Conti dal 1809 al 1814 Filza Obbligazioni di Venditori pubblici dal 1809 al 1813 Deliberazioni del 1816 Dette del 1817 Dette del 1818 Fatto a Magliano questo di 31 decembre 1822. Matteo Morandini cancelliere del Sindacato. BacciCancelliere Dal suddetto Bacci ho ricevuto in consegna i Libri e quanto altro è descritto nel presente inventario. Tommasini Cancelliere " 5. Inventario di tutto quanto esiste di proprietà del comune nell'Uffizio dello Stato Civile di Pereta, 1861 ottobre 3. ACM, Postunitario, Carteggio, 70, cat. V, Finanze 1871 "Inventario di tutto quanto esiste di proprietà del comune nell'Uffizio dello Stato Civile di Pereta che oltre il locale è corredato come appresso: ritratto di S. M. il Re, ma senza cornice. Tavolino con cassetta e chiave che prima serviva alla Guardia Nazionale. Altro tavolino più piccolo, con due panche da sedere che servivano come sopra. Scaffale per i fogli ed un attacca panni piccolo, prima della Guardia Nazionale. Un brugiere di rame con sua paletta che serviva alla G. Nazionale. Scatola di latta con timbro d'uffizio. Una copia usata del Codice Civile, altro libretto Modelli dei diversi atti dello Stato Civile ed altro libretto Ordinamento dello Stato Civile ed un libro per prestare giuramento. Calamaio con scodella per il polverino. Quattro registri, due per gli atti di morte e due per gli atti di nascita, con relative stampiglie per la trasmissione di atti di nascita e di morte ed altri comuni quadri mensuali, permessi di seppellimento, estratti del registro degli atti di nascita o di morte, richiesta di visite all'Ufficiale Sanitario. Tutto questo è quanto il sottoscritto ha ricevuto e ne promette la custodia fino alla restituzione. Dall'Uffizio dello Stato Civile di Pereta Li 3 ottobre 1861 L'Uffiziale R Balsamo" 6. Archivio di Stato di Siena / Convenzione per deposito di documenti antichi tra il R. Archivio di Stato di Siena ed il Comune di Magliano, 1921 luglio 7. ACM, Postunitario, Carteggio, cat. XIV, Oggetti diversi, 1920-1921. "In seguito alla Deliberazione del Commissario prefettizio di Magliano del 7 giugno 1921 ratificata dal Prefetto di Grosseto il 16 successivo n. 7557 fra il Direttore del R. Archivio di Stato in Siena, signor prof. Guido Mengozzi, autorizzatone dal Ministero dell'Interno ed il comune predetto è stato stabilito e convenuto quanto appresso: Il comune di Magliano deposita tutti i suoi documenti anteriori all'anno 1860 nel R. Archivio di Stato in Siena intendendo di non spogliarsi della proprietà di essi e di affidarli al detto Archivio affinchè vengano custoditi e conservati nei locali dell'Archivio negli intenti e con le condizioni stabilite dai Regolamenti e dalle Leggi che reggono gli Archivi di Stato. Qualora venisse la soppressione del R. Archivio di Stato in Siena e venisse ordinata la traslazione dell'Archivio stesso in altra città sarà in diritto del comune di Magliano, se lo crederà opportuno, di ritirare tutto ciò e quanto è stato dal medesimo depositato. Fino a che i documenti rimarranno in deposito presso il R. Archivio di Stato sarà in piena facoltà dei legittimi rappresentanti del comune di Magliano di eseguire e fare eseguire da incaricati tutti i riscontri e copie che saranno creduti opportuni senza che possa essere percetto emolumento alcuno. Nel caso che venga richiesta dal comune di Magliano copia autentica di qualsivoglia documento depositato, per uso ed interesse suo, dovrà essere rilasciata senza alcun diritto a titolo di copia e di trascrizione alfinfuori del rimborso dei fogli e delle marche da bollo impiegati. Il R. Archivio di Stato si assume l'obbligo di compilare entro il più breve tempo possibile, concesso dalle esigenze del servizio, uno speciale inventario dettagliato, di pubblicarlo e di darne un congruo numero di copie al comune di Magliano. Il trasporto dei documenti sarà a carico del comune di Magliano, il quale contribuirà con lire Duecentocinquanta alla spesa di stampa deirinventario. Nel caso di eventuale ritiro degli atti le spese necessarie ricadranno sul comune. L'amministrazione depositante, presa notizia della disposizione dell'art. 71 del Regolamento 2 ott. 1911, n. 1163 e di quanto dispongono al proposito la legge 20 giugno 1909, n. 364 e il R. Decreto Legge 29 febb. 1920, n. 277, dichiara di accettarne le norme per tutti i casi non previsti nella presente convenzione. Siena, li 7 luglio 1921. Il Commissario Prefettizio Il Direttore del R. Archivio di Stato in Siena Prof. Guido Mengozzi" 7. Consiglio del 16febbraio 1652, 1651 s.c. ACM, Deliberazioni, 2, c. 238r. "Al nome di Dio Amen, adì 16 febbraio 1652 ab incamatione, coadunato il pubblico e generale Consiglio della terra et uomini di Magliano d'ordine de'Magnifici Sig.ri Priori..." "...fu pertanto da detti Magnifici Priori fatto proposta come stante la bolla e Constitutione della Santità di N. S. Innocenzo Decimo sopra la soppressione de' piccioli conventi de' Regolari vien dichiarato fra li soppressi et aboliti questo Convento della Santissima Madonna di Magliano, tenuto con quella maggior veneratione possibile da reverendi Padri Agostiniani: che però potendo facilmente succedere di soppressione non solo in pregiudizio del Ius Padronato, che questa comunità ha in detto convento, ma ancora per la medesima restar privi delli grandissimi comodi de' [.. .glie] et amministratione de' Sacramenti si ricevono dall'assistenza di detti Padri e già che l'entrate di detto Convento sono sufficientemente a mantenere il numero dei frati prefiso da Sua Santità sì come di presente vi si trovano e decentemente vi si mantengono, con ufficiare il coro, conforme comanda la detta costiamone che però a Gloria ed honore di Dio e della Beatissima Vergine e di questa Miracolosissima sua immagine, la cui devozione per l'innumerabili grafie e miracoli che per la sua intercessione continuamente si ricevono, si sente sparsa già per tutta l'Italia et anco per utile et interesse di questa comunità e benefitio singolare di questa terra e suo popolo stimerebbero bene il provvedersi in qualsivoglia maniera di operare, che fusse confermato questo convento, si come si presente tentarvi da alcuni altri, con recorrire alla protettione e favori non solo de' Signori Quattro Conservatori dello Stato Nostri superiori, ma anco all'istesso signor Principe e Granduca occorrendo et a Monsignor Vescovo nostro di Sovana per finformationi et avuti opportuni per poterne poi in Roma appresso le Congregationi a ciò deputate ed a chi occorga ottenere la desiderata conferma. Il signor Ruggiero Pacetti uno di detti savi consiglieri, ottenute le debite licenze, consigliando disse esser molto utile a questa comunità e di grandissimo benefitio a questi popoli cercare con ogni mezzo opportuno la conferma di questo nostro convento, già che in esso vi concorrono tutti li requisiti ordinati nella bolla di Sua Santità, et anco avendo esso Consigliere come la maggior parte di questi consigli, sentita la buona disposizione e volontà che il M. Reverendo Provinciale nella Visita che di costì ha fatto di questo convento ha dimostrato per il di cui mantenimento, havendone perciò offerti et esibiti tutti gl'aiuti possibili che però parerli bene che a detti signori priori li fusse da questo conseglio concessa facoltà di eleggere persona habile et idonea per la presente principalmente a' Signori Quattro Conservatori, la pia e santa intentione di questi pubblici e con le debite approvationi ottenerne la loro autorevole assistenza et ogni aiuto e favore, e fattane di ciò supplica a chi occorga procurarne l'accompagnatione d'un ottima informatione da mons. Vescovo di Sovana o suo vicario capitolare per poter di quella in Roma effettuarne personalmente la negotiatione e riportarne la domandata grafia. Andata a partito la detta consigliata restò vinta per lupini bianchi numero quindici , neri due nonostante. Incontrati li sopra detti signori priori, vista l'approvatione di detta consigliata e l'autorità concessali concordevolmente elessero e nominorno per ambasciatore il signor Ruggiero Pacetti con ampia autorità di fare et operare quanto stimerà conveniente e necessario per la retentione di quanto suddetto convenuto. Presente detto signor Pacetti et accettante detta carica, offerendosi prontamente d'ogni possibile per l'effetto suddetto e non essendovi altro da proporre fu licenziato il consiglio. " 8. Ristretto della visita della Maremma di Siena fatta nell'anno 1676 dall'Illustrissimo Signore Bartolomeo Gherardini fiorentino, copiata da T. Mocenni nel 1720. ASS, Ms D 87 Pereta, cc. 37r-38r "Terra di Maremma lontana da Siena miglia cinquantadue, da Orbetello quattordici e da Grosseto dodici. E' situata in mezzo a tre poggi, alle radici d'uno di essi, che gli sovrasta dalla parte di tramontana. E' cinta di mura in stato ragionevole, mantenute cosi dagli abitatori che in buona parte vi sono appoggiate le loro case. Ha tre porte, consistendo la terra in una sola strada maestra andante da una porta all'altra, non molto larga, né dritta né piana, con diversi vicoli in essa corrispondenti. Le migliori abitazioni sono tutte in questa strada, nella quale viene anco la piazza publica, con una bella cisterna grande e ben fatta l'anno 1611, con spesa di £ 500. L'aria non è buona, e mediante il suo sito e per essere fondo di Maremma. Non ostante questa terra, quando la Maremma fioriva era fra le migliori, con buoni faccendieri, che vi facevano questi lavori et incette d'animali porcini, adesso è ristretta a pochi abitatori, la maggior parte forestieri e poveri e solo tre o quattro famiglie vivono con qualche poca più comodità , ma però non in tutto nette da debiti. Ha una bella e spaziosa corte, ripiena di bandite, di pascoli, di terre coltivabili, che cominciano ad inselvatichire, essendo dimessi molti grossi lavori, che vi si facevano. Vi è la cava del solfo e del vetriolo con edifizi ambedue in piedi et andanti, la prima della comunità, la seconda è in lite fra la medesima et un particolare del luogo. Nel criminale è sottoposta al capitano di giustizia di Grosseto, et nel Civile e Misto ad un notaro che con titolo di Vicario vi risiede, tratto a sorte d'anno in anno da un bossolo fatto dal pubblico di Siena, per questo et altri simili ofifizii. Ha sotto la sua iurisditione il castello di Monteano, con salario certi fra ambedue questi luoghi di scudi 34.76 con l'incerto del Banco di mediocre utile. Nello spirituale è sottoposta al Vescovo di Sovana. Sono in questa terra numero quattro chiese. La principale è sotto il titolo di San Giovanni Battista di libera collazione con cinque benefitii semplici, di padronato laico e con l'annesso d'altra chiesa detta di Santa Maria anticamente con titolo di prioria, datoli l'anno 1441 da Monsignor Apollonio Massaini, spogliatane et annessa a detta pieve l'anno 1514 a' tempo di Monsignor Lattanzio Petrucci. L'altre due chiese sono Compagnie laicali. Si fabbrica adesso in Pereta con elemosine un'altra chiesa, per dedicarsi a Sant'Antonio da Padova. Vi è in questa terra uno spedale sotto la iurisditione del Magistrato de' Conservatori, con entrata di circa scudi 25 annui superiori alli suoi obblighi che non consistono in altro che in mantener tre letti per gl'infermi e pellegrini. Nella corte vi sono due chiese, una ha titolo di prioria et è padronato della comunità, abitata già da padri della religione agostiniana levati l'anno 1651, nella generai soppressione de' conventini da Innocenzo decimo. La seconda chiesa si mantiene con elemosine et è sotto la cura del pievano. I fuochi di Pereta sono numero 69, anime numero 323. Questa comunità aveva buone entrate, che supplivano a tutte le sue uscite, ma presentemente sono molto declinate et non bastano. Sarà l'entrata della medesima un anno per l'altro scudi 730 e l'uscita sua certa scudi 960 in circa. Paga all'Opera scudi 3.3 e vi ha debiti scudi 25. Paga a Conservatori scudi 770.6.10 e vi ha debito scudi 3174. Alla Biccherna non paga." Monteano, cc. 40-42 "Castello di Maremma lontano da Siena miglia cinquanta, da Grosseto otto e da Orbetello quattordici. E' situato in un poggio elevato e da per tutto scoperto, con una sola porta, cinta di mura, quali in gran parte hanno principiato a rovinare, e sono per guastarsi sempre più se non vi si rimedia. Questa terra consiste in una sola strada, breve, e non molto larga con più vicoli corrispondenti nella medesima. Le abitazioni sono di poca apparenza eccettuatene sei migliori e più comode. Nel castello non vi sono acque vive, ma solo dua citerne assai belle, e capaci, fatte con grossa spesa. L'aria benché maremmana è comportabile. Ha una bella corte e campagna, capace d'ogni buona sementa et in essa vi sono più bandite, con buon pascoli per qualunque sorte d'animali con acque vive e confina con la tenuta del Colecchio de' Ss. ri Marsilii. In questa corte e tenuta non si semina presentemente più che moggia ottanta di grano, benché si potesse con ogni comodità arrivare anco a trecento in circa. Otto sono le bandite, due della comunità e tutte l'altre sono di detta tenuta de' Marsilii, di cui maggior parte è bosco, e s'estende fino alle rive del mare. Detto castello nel Criminale è sottoposto al capitano di giustizia della città di Grosseto e nel Civile e Misto al vicario di Pereta, che deve ogni otto giorni andarvi a far residenza e tenervi ragione, contribuendoli per tal effecto la comunità lire cento d'annuo salario. Nello spirituale soggiace alla diocesi del vescovo di Sovana. Sono nel castello due chiese. La principale è la pieve sotto il titolo di San Giovanni Battista, oggi di padronato della comunità, acquistato per haver la medesima l'anno 1664 rifatto a proprie spese detta chiesa, che era caduta, e vi sono cinque benefizii semplici, tutti di padronato di diversi particolari. L'altra chiesa è compagnia laicale. E tre più ne sono nella corte, una sotto titolo della Santissima Trinità dove sta un romito, che s'elegge dalla comunità e vi è un benefitio semplice padronato della medesima di tenue rendita. L'altra detta Madonna delle Piagge nella quale è altro benefizio di libera collazione. La terza è moderna fatta con elemosine. Vi è anco un piccolo spedale sottoposto al magistrato de' Conservatori, di tenuissima rendita, maneggiato da persona particolare con peso di soddisfare gl'oblighi. Nel castello vi sono fuochi numero 76 = anime num. 270. Benestanti vi sono otto famiglie comode et applicate a soliti lavori de' maremmani, e due delle medesime possono dirsi facultose. La comunità ha d'entrata scudi 320 in circa l'anno, quale somma, se si riscuotesse interamente sarebbe superiore all'uscita, che ascende a scudi 275 in circa, oltre scudi 20 più che si computano l'incerti per il mantenimento delle fabbriche pubbliche. Paga all'Opera scudi 2 e non vi ha debito alcuno. Paga a' Conservatori scudi 120 e vi ha credito scudi 4230. alla Biccherna non paga." Magliano, cc. 49-51 "Terra di Maremma lontana da Siena miglia cinquantaquattro, da Grosseto dodici e da Orbetello dieci. E' situata in un colle e di quasi insensibil salita restando poi la terra tutta in piano. E' di forma più lunga che larga con due porte, cinta di mura in buono stato con loro merli e dieci torrazzi e già vi era una rocca della quale si vedono le sole vestigie. Dentro la terra vi sono tre strade e diversi vicoli, la principale arriva da una porta all'altra tutta piana, e larga, et in essa sono le migliori abitazioni. L'altre due strade sono diritte e piane, ma non tanto spaziose, come la principale et in esse son quasi tutte le case rovinate. L'aria è cattiva, non solo per essere nell'ultima Maremma di questo stato, con pochi abitatori, ma per esser anco assai esposto a scirocco e le case fabbricate d'una certa qualità di sasso spugnoso, che in tempo di pioggia o venti humidi, attrae grand'humidità, et anco perché l'altezza delle mura castellane supera assai quella delle case. La sua corte è assai grande e capace di gran sementa, e vi concorrono a sementarvi anco de castelli circonvicini con pagarne il solito terraneo e la sementa, che annualmente vi si fa, ascende circa moggia 150. In questa corte vi sono sette bandite, 4 della Comunità e tre de'particolari. Questa terra di Magliano è feudo de' SS.ri marchesi Bentivogli di Ferrara e vi amministra la giustizia criminale, civile e mista un dottore con titolo di Commissario et ha stipendio scudi 214 et anco vi è un notaro, che serve anco per cancelliere con scudi 45 di provisione, et un famiglio tutti pagati dalla comunità. E nelle seconde istanze è giudice l'Auditore che detto marchese elegge, che presentemente è un gentiluomo dottor senese. Nello spirituale è sottoposta al vescovado di Sovana. Dentro vi sono tre chiese, due con cura d'anime, la principale con il fonte battesimale, ambedue di libera collatione. La terza è compagnia laicale. Nella chiesa della pieve sotto titolo di San Giovanni Battista vi sono due benefitii, semplici, uno di libera collazione di padronati laici. L'altro è nella seconda chiesa con cura d'anime sotto titolo di San Martino e vi è un Benefizio semplice padronato d'una famiglia del luogo. Fuori della terra vi sono tre chiese, fra le quali una con benefizio semplice di padronato laico. In Magliano sono fuochi numero 60, che fanno anime numero 166. La comunità ha di entrata circa scudi 730 l'anno e d'uscita scudi 660. Paga all'Opera scudi 3.4 e vi ha debiti scudi 31. Non paga né Biccherna, né Conservatori." 9. G.A. PECCI, Memorie storiche, politiche, civili e naturali della città, terre e castella che sono e sono state suddite della Città di Siena, IV, lettera M, Siena, 1758. ASS, Ms D70 Magliano cc. 3-24 c. 3 "Rimane la terra collocata in un monacello di facile e insensibile salita, sopra del quale restano le fabbriche in piano, la forma d'essa è più lunga che larga, ma cinta tutta di mura in ragionevole stato, con merli e dieci baluardi, tre de'quali in forma quadrata e sette rotondi. c. 4 Vi era la rocca ma presentemente è tutta rovinata, non compariscono d'essa altre vestigie che le fondamenta delle muraglie. Dal numero delle case e loro civile apparenza si riconosce Magliano era dato ricovero a numerosi abitatori ma presentemente poche ragionevoli vi esistono e le migliori sono la casa del marchese, quella di Giustizia e l'altre delle famiglie Leandri, Verucci e del Pievano. ... Avanti che questa terra fosse infeudata avea podestà particolare, con autorità sopra il criminale e civile come si riconosce da alcune arme e iscrizioni in pietra nella facciata del palazzo di giustizia. E perché Cornelio Bentivogli andava creditore della Repubblica di Siena per averla servita nella milizia, il Duca Cosimo primo nel 1559 gl'accordò in feudo questa terra, che la ritenne quella famiglia fin all'anno 1640; in quel tempo passò al marchese Scipione Capponi, ma un solo anno ne fu possessione c. 5 perché nel 1641, il Granduca Ferdinando II la comprò e ordinò che ogni anno vi dovesse andare a risedere un gentiluomo sanese dottore, con titolo di podestà da farsene l'elezione dal principe e con giurisdizione criminale in Magliano e civile e mista ancora in Monteano e Pereta. Per lo spazio d'anni 20 fu amministrata la giustizia a Magliano come si è detto, ma nel 1661 il medesimo Gran Duca Ferdinando II lo infeudò a Cornelio Bentivogli. ... Era solito il marchese tenere nel luogo un Commissario o sia Vicario, con qualo medesimo stipendio che godevano i podestà e che ascendeva a scudi 214 e lire due l'anno, ma questo commissario abolito nel 1674 e concesso in prestanza... Siccome fu abolita la carica di Cancelliere della Comunità... Quel vicario dunque, a cui il marchese appoggia gl'affari di giustizia del marchesato , deve stare ogn'anno a sindacato avanti due sindici, eletti da rappresentanti e ogni due anni deve venire a mente dell'ordine del 1750 a sindacato avnti all'Imperial Consulta di Siena. Si governa questo Commissario o Vicario cogli Statuti della terra, conservati in buon essere e, benché antichi, bene scritti. Sta ancora in Magliano il Commissario delle Tratte, eletto e stipendiato dalle Finanze con annuo stipendio di scudi 60 , e obbligato a ritenere il denaro della Tratta del grano, che si estrae fuori di stato a Cala di Forno... c. 6 Tre sono i Priori che rappresentano la Comunità del luogo, l'officio de quali è annuale e si eleggono dal General Consiglio per mezzo di quattro accoppiatori unitamente co' Priori e Camerlengo che finiscono, e se ne fa borsa per tre anni. Il Consiglio deve essere composto da 24 terrieri, che devono essere originari del luogo, o aggregativi... Vi è uno spedale, sotto titolo di S. Giovanni luogo pio laicale, ma con entrate che servono per alloggiare i pellegrini in una casa, che possiede... Questa terra nel 1676 non faceva più che fuochi 60 e anime 188 e fuori di essa vi erano sette poderi, ma tutti disabitati e la maggior parte rovinati. ... Nelle solfatare di questa corte si lavora l'antimonio d'ottima perfezione che purgato mostra essere migliore di quello di Germania, e in una cantinaccia piena d'acqua dentro la terra coll'attingere quell'acqua si trovano delle piccole stille di mercurio." Monteano cc. 343-352 "Una sola porta presta adito a questa terra, ma le mura però sono in cattivo stato e rovinose. Obbedisce Monteano nel Criminale al Capitano di Giustizia di Grosseto e nel civile e misto al Vicario di Pereta che deve portarvisi a tener ragione ogni lunedì di ciascuna settimana e nel tempo che Magliano non stè sottoposto alle ragioni feudali c. 344 v'amministrava la giustizia civile e mista quel podestà. Riceve il vicario di Pereta da Monteano lire duecento per suo salario senza gl'incentivi del Banco e circa la mercede degli atti si regola colla tariffa generale dello stato e nel procedere in causa cogli statuti del luogo registrabili in due volumi in carta pecora ben tenuti e di carattere intelligibile. Tre sono i priori che rappresentano la terra con officio semestrale estratti da un bossolo che dura tre anni e eletti da priori dell'ultimo semestre per mezzo di tre deputati che eleggono ancora tre camerlenghi de'quali ogn'anno uno se n'estrae. ... V'è il pubblico consiglio composto d'un uomo per casa, benché a tenore dello statuto dovrebbe essere questo consiglio di numero fisso..." 10. G. A. PECCI, Memorie storiche, politiche, civili e naturali della città, terre e castella che sono e sono state suddite della Città di Siena, V, lettere O-R, Siena, 1758, cc. 91-102. ASS, Ms D71 Pereta, cc. 91-102 "E' di forma irregolare la terra, con mura alle quali in bona parte appoggiano le case degli abitatori; più lunga che larga con tre porte che una di queste a ponente, altra a levante e la terza a mezzogiorno. Consiste in una sola strada che conduce da una a altra porta assai angusta, storta e non piana e in questa corrispondono altri vicoli e tragetti che danno luogo all'accesso di più case. Tra quelle non poche rovinate ve ne sono alquanto ragionevoli e capaci, l'altre case tutte a guisa di capanne, anguste e mostruose; quelle poi che possono dirsi le migliori e più comode sono due de' Migliorini, altra de' Ginanneschi, altra de' Chievanini, altra de' Luchini e quelle della pieve. Nella pubblica piazza vi è una citerna a tutti comune, che conserva acqua assai ragionevole, e nulla più rimane che degno sia da esser descritto. Amministra la giustizia criminale in questa terra il capitano di Giustizia di Grosseto e per la civile e mista, a tenore del compartimento del 1579 era Pereta Podestaria coll'unione di Monteano e Montorgiali in quel tempo che la terra di Magliano era decaduta dal feudo, il podestà di Magliano governava anco Pereta e di poi unitamente con Monteano fu richiamata residenza di Vicario, e questo governa la terra, si estrae dal bossolo de' nostri destinati per i vicariati, principia l'ofFicio in Calende di luglio. Gli assegnamenti del vicario oltre gli incerti del Banco, consistono in lire 144 da Pereta, altre 100 da Monteano e dall'una e dall'altra comunità altre lire otto per carta, penne e inchiostro. A tali riscossioni uniscono ancora some 20 di legna da Pereta e altre dieci da Monteano e paga per tutto il tempo di spedizioni e bollettini lire 82.13.4. Quattro sono i priori che rappresentano la terra con officio semestrale estratti da un bossolo che dura tre anni e eletti dal Consiglio Generale per mezzo di due deputati che formano ancora l'altro bossolo per i camerlenghi. Appartengono a soprascritti rappresentanti l'elezione de tre officiali per assistere agli inventari e approvare le fideiussioni de' tutori de' pupilli e delle vedove, de tre giudicatori per giudicare nelle seconde istanze le cause civili e miste , due grascieri per riconoscere le carni macellabili, tre stimatori de' danni dati, quattro deputati per fare accomodare le pubbliche strade e eleggono ancora per il loro semestre trenta consiglieri, che non possono risolvere in minor numero di diciotto, e costoro, coll'approvazione del magistrato de' Conservatori eleggono il predicatore della Quaresima, il cerusico, il camerlengo dello spedale di S. Leonardo della comunità e quando vi erano il maestro di scuola e il medico ancora questi eleggevano. ... c. 93 era questa terra nel 1676 composta da fuochi 89 e anime 323 e fuori d'essa non vi sono case abitate, ma tre poderi distrutti. ... c.102 nulla di più rimane da scrivere di questa terra se non che vota di popolazione, povera e rozza, rimane situata in quella parte di maremma dove l'aria è maggiormente insalubre, il suolo più selvatico e poco fertile, è caso molto difficile che possa giammai risorgere e restituirsi allo stato primitivo."
In questa tavola, a fianco della numerazione attuale situata nella prima colonna a sinistra, sono riportate le segnature precedenti. La seconda colonna si riferisce alla segnatura del riordinamento risalente all'anno 1889. Nella terza e nella quarta colonna è presente la numerazione assegnata alla parte del fondo che era stato oggetto di deposito presso l'Archivio di Stato di Siena. La terza riporta la numerazione presente sulfinventario ma non coincidente con quella delle unità archivistiche, riportata nella quarta colonna. L'ultima è relativa alla numerazione che fu assegnata ad una parte del fondo in seguito al deposito presso l'Archivio di Stato di Grosseto nel 1963.
ASS, Ms A 120, A. FALORSI, Magistrati giusdicenti eletti nelle podesterie e vicariati dello Stato senese dal 1588 al 1724, Siena, 1724. ASS, Ms D 70, G. A. PECCI, Memorie storiche, politiche, civili e naturali della città, terre e castella che sono e sono state suddite della Città di Siena , IV, lettera M, Siena, 1758. ASS, Ms D 71, G. A. PECCI, Memorie storiche, politiche, civili e naturali della città, terre e castella che sono e sono state suddite della Città di Siena, V, lettere O-R, Siena, 1758. ASS, Ms D 77, G. BICHI,Notizie 1storiche delle città, fortezze, castelli e terre della Città e Stato di Siena, tratte da documenti e cronache senesi , III, lettera M, Siena, primi anni del sec. XVIII. ASS, Ms D 78, G. BICHI, Notizie Istoriche delle città, fortezze, castelli e terre della Città e Stato di Siena, tratte da documenti e cronache senesi , IV, lettere O-R, Siena, primi anni del sec. XVIII. ASS, Ms D 80, Privilegi, concessioni, immunità, accordi, patti e capitolazioni di comuni, castelli e terre dello Stato senese, tratti da un manoscritto di proprietà di Francesco Piccolomini copiati da T. Mocenni nel 1723. ASS, Ms D 81, Entrata e uscita annuale delle comunità dello Stato di Siena (1594-1640) , relazione del 1640, a cura del provveditore dei Quattro Conservatori dello Stato senese, copiata da T. Mocenni nel 1716. ASS, Ms D 84, B. GHERARDINI, Visita a città, terre, castelli, comuni e comunelli dello Stato di Siena effettuata nel 1676, parte III, copiata da T. Mocenni nel 1723. ASS, Ms D 87, B. GHERARDINI, Visita alla Maremma di Siena fatta nel 1676 , copiata da T. Mocenni nel 1720. ASS, Ms D 91, G. BIRINGUCCI, Relazione dello stato nel quale si trova la Città di Siena e suo dominio per tutto l'anno 1640 , copia.
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