Con il 1817 le comunità vennero sollevate dalle competenze in materia di
stato civile, attribuite ai maires durante il periodo francese e ai gonfalonieri
delle appena restaurate comunità toscane. I parroci erano tenuti ad inviare ogni
primo del mese le note di nati, morti e matrimoni ai gonfalonieri e, dal 1817, ai
cancellieri comunitativi, i quali dovevano trasmetterne duplicato alla Segreteria di
Stato1.
Nello stesso anno fu istituito il Ministero dello Stato Civile per la conservazione
dei duplicati dei registri relativi ai cattolici , tenuti dai parroci, e dei non
cattolici, tenuti dai cancellieri comunitativi. I cancellieri erano inoltre tenuti a
raccogliere gli stati enumerativi delle anime di ciascuna parrocchia e, sulla base
di questi, compilare gli stati enumerativi della popolazione residente nella
comunità. Nel 1831 la comunità di Magliano contava circa 1015 abitanti2; nel 1845, restando sostanzialmente
invariata, 10103. Nel 1861 tale numero era salito a 2379,
dei quali 415 nel capoluogo, 394 a Montiano , 426 a Pereta, oltre a 1144 in case
sparse4.