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Tassa di famiglia

Livello: serie

Estremi cronologici: 1815 - 1864

Consistenza: 7 unità

Con decreto granducale dell'11 febbraio 1815 venne istituita la tassa di famiglia, in sostituzione della precedente tassa del macinato, già abolita durante l'amministrazione francese 1 . Essa veniva ripartita tra le varie comunità, secondo quote stabilite annualmente. Presso ogni comunità venivano ogni anno eletti dei deputati che avevano il compito di ripartire tale somma tra i capifamiglia, in base alle classi di reddito da cui risultavano esclusi gli indigenti e i miserabili 2 . I deputati, basandosi sui ruoli precedenti e gli stati delle anime, compilavano i reparti suddividendo l'intero ammontare fra i tassati divisi per classi. Soltanto in seguito ad eventuali ricorsi veniva compilato il dazzaiolo per la riscossione. Nel 1850 e 1851, in sostituzione dei deputati, fu istituita una commissione formata da tre ripartitori affiancati da deputati parrocchiali nominati dal gonfaloniere 3 . L'esazione della tassa era effettuata dal camarlingo della comunità. La serie si articola in reparti e dazzaioli.