Livello: fondo
Estremi cronologici: 1866 - 1996Consistenza: 55 unità
Le funzioni della cancelleria, costituita in ogni Ufficio di conciliazione,
erano conferite al segretario comunale o ad altro impiegato della segreteria, e
comunque a persone assegnate dalle amministrazioni comunali e alle quali, sebbene
non facessero parte dell'ordine giudiziario, si estendevano tutte le norme
sull'attività e sulla funzione del cancelliere dettate in via generale per il
processo civile. Compito del cancelliere era documentare le attività del
Conciliatore, quelle proprie e quelle delle parti in causa. Il cancelliere assisteva
il giudice in tutti gli atti dei quali doveva essere redatto processo verbale. I
cancellieri avevano l'obbligo di tener separati i registri per l'annotazione degli
"avvisi alle parti", delle "tasse di bollo inscritte a debito nelle cause di
gratuito patrocinio", delle "convocazioni e deliberazioni dei consigli di famiglia e
di tutela" delegati dal pretore. Dovevano anche conservare in volumi distinti le
serie cronologiche dei "processi verbali di conciliazione", dei "processi verbali
vari", "ordinanze e altri atti in cause" e degli "originali delle sentenze".
Raccolte distinte dovevano inoltre essere costituite per le "dichiarazioni di
ricorso in appello al pretore" e per gli "atti di notorietà" delegati dal pretore
stesso.
Negli Uffici di conciliazione le funzioni di ufficiale giudiziario
erano esercitate dall'inserviente comunale poi messo di conciliazione (D.L.L. 1
febbraio 1946, n. 122). Gli ufficiali giudiziari notificavano in forma esecutiva le
sentenze dei Conciliatori e i provvedimenti da loro emanati ed erano inoltre tenuti
a notificare le ingiunzioni e ad eseguire i pignoramenti riguardanti la procedura
coattiva per la riscossione delle entrate patrimoniali dello stato e dei comuni e
per il recupero delle spese di spedalità.
A seguito del passaggio di competenze
dal Giudice conciliatore di Uzzano al Giudice di pace istituito presso la Pretura di
Pescia, nel 1997 un gruppo di dieci registri ancora in uso fu trasferito alla
Pretura di Pescia, dove si trovano tuttora. Di ciò si darà notizia di volta in volta
per ciascuna unità che ha una prosecuzione in uno di quei registri.
Il numero
di corda riportato tra parentesi per alcune unità si riferisce all'inventariazione
effettuata nel 1957-1958 dall'archivista di Prefettura Rino Tasselli, di cui è
presente in archivio il repertorio delle buste e dei fascicoli (individuato in
questo inventario dal n. 4 della serie X. Inventari
d'archivio); si è pertanto ritenuto opportuno mantenere la
composizione delle buste così come era stata realizzata dal Tasselli, procedendo
soltanto all'estrazione dei registri che integrano altre serie presenti.
Altra
documentazione relativa al Giudice conciliatore e all'Ufficio di conciliazione,
oltre quella qui elencata, è reperibile nella serie IX. Carteggio e atti degli affari comunali.