Livello: serie
Estremi cronologici: 1431 - 1765Consistenza: 46 unità
Nel Consiglio generale tenuto il 15 ottobre 1464 fu approvata questa
proposta: «Che la canova si facci per gli uficiali delle Case pietose in questa
forma, cioè: che e' sieno tenuti et obligati porre suso mogia dieci di grano
ponendo per la rata parte; et detti uficiali e rettori insieme chon amendue gli
spedalinghi e di loro consentimento, e per due terzi d'essi uficiali e
spedalinghi abino auctorità d'elegiere et deputare quelli ministri alloro parraà
sia di bisognio per fare detta canova, e con quel salario e modi et forma a essi
uficiali et spedalinghi et due terzi di loro parrà. Et che del ritratto delle
dette moggia dieci di grano abbino a rinnovare e rinfrescare essa canova tanto
si consumino in detta canova; e quelli che saranno diputati a detta canova prima
inanzi a ogni altra cosa debbino sodare per idonei mallevadori di rendere buon
conto della loro amministratione a que' tempi parrà a essi uficiali e
spedalinghi o al Comune di Prato. Et che essi rettori, uficiali e spedalinghi e
ancho e' massai di camera per questo anno, non possino in alcuno modo finire
alcuna quantità di grano se non le sopra dette mogia dieci nel modo predetto. Et
consumate le dette mogia dieci di grano, che il consiglio di nuovo abbi a
provedere di rifare detta canova, e quelli che aranno ministrato essa canova,
finite dette mogia dieci di grano sieno tenuti immediate rendere el conto della
loro administratione a detti rettori, uficiali e spedalinghi; la quale canova
abi a cominciare a di 2 di novembre proximo futuro». In seguito la canova ebbe
nuovo incremento, come accertano gli atti susseguenti e i molti libri che si
trovano nell'archivio dei Ceppi, cui rimase affidata la gestione amministrativa
di essa, come si vede nel cit. Inventario.