Livello: serie
Estremi cronologici: 1512 ago. 29 - 1512 dic.Consistenza: 1 unità
Il sacco dato dagli Spagnuoli alla terra di Prato e al contado (che
sino a Campi si ebbe a sentire il danno) fu tale «miserabile spettacolo di
calamità», come si espresse il Machiavelli; e le taglie che s'imposero ai miseri
restati vivi, importabili da chi tutto aveva perduto, oppure spremute con
inauditi tormenti, parvero cosa tanto orrenda e, come scrive il Nardi, «da gran
tempo in qua forse non più seguita tra cristiani in una guerra civile... (C.
Guasti, Opere, vol. I, pag. 353).
Dal 29 agosto 1512, per ventun giorno durò la strage contro una città lasciata
senza soccorso; circa cinquemila persone vi perdettero la vita». Quanti oggetti
mobili parve che avessero un pregio, furono portati via, e venduti qua e là per
tutta l'Italia (S. Nicastro, Sulla storia di
Prato, pag. 182). Il governo fiorentino concesse ai pratesi
esenzioni dalle gabelle e mandò appello alle popolazioni perché restituissero la
roba, comprata dai predoni. In questa filza si trovano scritti quelli che
risposero all'appello (e non furon molti) e gli sventurati che dovettero
riscattare con l'oro la loro vita e libertà.