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AST | Recupero e diffusione degli inventari degli archivi toscani
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Taglie e prede del Sacco

Livello: serie

Estremi cronologici: 1512 ago. 29 - 1512 dic.

Consistenza: 1 unità

Il sacco dato dagli Spagnuoli alla terra di Prato e al contado (che sino a Campi si ebbe a sentire il danno) fu tale «miserabile spettacolo di calamità», come si espresse il Machiavelli; e le taglie che s'imposero ai miseri restati vivi, importabili da chi tutto aveva perduto, oppure spremute con inauditi tormenti, parvero cosa tanto orrenda e, come scrive il Nardi, «da gran tempo in qua forse non più seguita tra cristiani in una guerra civile... (C. Guasti, Opere, vol. I, pag. 353). Dal 29 agosto 1512, per ventun giorno durò la strage contro una città lasciata senza soccorso; circa cinquemila persone vi perdettero la vita». Quanti oggetti mobili parve che avessero un pregio, furono portati via, e venduti qua e là per tutta l'Italia (S. Nicastro, Sulla storia di Prato, pag. 182). Il governo fiorentino concesse ai pratesi esenzioni dalle gabelle e mandò appello alle popolazioni perché restituissero la roba, comprata dai predoni. In questa filza si trovano scritti quelli che risposero all'appello (e non furon molti) e gli sventurati che dovettero riscattare con l'oro la loro vita e libertà.


2549 (1430)
Taglie del Sacco 1512 (tit. in cost.)
Filza in 4°: le prime 53 carte contengono l'elenco delle persone che riconsegnarono le robe rubate dai saccheggiatori e il prezzo pagato per ciascuno oggetto. Nel seguito si hanno in carte n. n. le dichiarazioni di coloro che pagarono le taglie agli spagnuoli. In fine un elenco delle robe comprate dagli abitanti del Vicariato di Firenze e restituite ai pratesi, di c. 8 scritte e n. n., e il rapporto della revisione del camarlingo del tempo del Sacco.
Merita che si dia saggio di alcune fra le denunzie di pagamento di taglie: «Io Bertoldo Guazaloti arciprete di Prato notifico, come ò pagato la taglia alli Spagniuoli et nominatamente al Signor Pignia uomo d'arme del Duca di Traihato fiorini cento cinquanta larghi d'oro in oro... dei quali pagò per me il R.mo Cardinale de' Medici...».
«Io Zanobi di Iacopo Vanni berrettaio da Prato pagai di taglia alli Spagnioli... fior. dieci larghi d'oro in oro...».
«... io Mariotto di Chalendi mugniaio abito in Villa Nuova di Ponte Ponzaglio one pagato di taglia fior. quatordici larghi d'oro in oro per la persona mia»; e il fratello suo Calendi, pure mugnaio, dov'é pagare fiorini tre.
1512 ago. 29 - 1512 dic.