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Camarlingo generale

Livello: serie

Estremi cronologici: 1285 mag. - 1865

Consistenza: 466 unità

Nelle mani di quest'ufficiale si raccoglieva il denaro di tutte le entrate, che eracustodito nella Camera; da lui si pagavano le spese; egli conservava il sigillo da apporsi alle lettere prima della spedizione. Durante il tempo dell'indipendenza comunale si trovano di frequente due camarlinghi ad esercitare l'ufficio che per alcuni anni troviamo nelle mani di due frati del Carmine. Un notaro, chiamato notaro di Camera, aveva il compito di registrare in appositi libri le partite dei pagamenti e delle riscossioni e tutte le altre scritture contabili. Il Consiglio Generale eleggeva i revisori della gestione e determinava chi doveva approvarne la relazione.
Più ampiamente che nelle lacunose carte del libero Comune si leggono stabiliti gli obblighi del Camarlingo negli Ordinamenti del 1405 (Diurno 297) e nei Capitoli del 1439 (Diurno 297), attraverso i quali si ha notizia che i camarlinghi erano tenuti a rispondere per tutta la massa dell'estimo, dei dazi, delle imposte e gravezze che fossero state approvate e bandite dai Comuni di Prato e di Firenze e a intraprendere le azioni opportune contro i debitori. Una riforma statutaria del 1463 (Statuti 8, fasc. 8) prescrive in sei mesi la durata dell'ufficio e l'estrazione dei candidati da una borsa in cui erano posti i terrazzani ritenuti idonei a tale magistratura. Il Camarlingo non poteva mettere a uscita alcuna somma di denaro se prima non avesse ricevuto dalle mani del Cancelliere la cedola di stanziamento, ed il Cancelliere non poteva dare la cedola ad altri se non al titolare della Camera o al suo legittimo procuratore. Salvo brevi parentesi, questa magistratura fu sempre occupata da pratesi; anzi essa era molto ambita dai membri delle principali famiglie, prima della borghesia artigiana che giunse al potere del Comune dopo l'esodo e la fine delle antiche consorterie magnatizie, poi dalla nobiltà cittadina che fu in gran parte discendente ed erede di quella operosa borghesia.
I libri più antichi dei camarlinghi ci sono giunti, come tutte le altre serie di quest'Archivio, assai lacunosi; per di più chi ebbe a ordinarli li dispose in modo assai confuso rispetto all'ordine cronologico e alla materia e li mescolò a quelli delle Gabelle e delle Ragioni includendovene anche altri del tutto estranei che avrebbe dovuto porre a sé.


873 (1)
Frammenti di Entrata e Uscita dal 1289 al 1296 (titolo in costola)
Filza membr. in fol. di c. 231 n. n. con libri di camarlinghi generali degli anni 1289-93, 1296-97 e 1320. Vi sono inoltre un libro di spese per le fosse delle cerchie di Prato, di anno posteriore al 1316; e due fasci di carte in gran parte non datate, fra cui alcune dei mesi agosto-settembre 1297 e due fogli di un libro di redditi del Comune, dono del prof. Ferdinando Carlesi, il primo dei quali è dell'anno 1314.
1289 - 1320
874 (2)
Frammenti di Entrata e Uscita dal 1297 al 1304 (tit. in cost.)
Filza membr. in fol. di c. 392 n. n. che riunisce i quaderni o libri dei camarlinghi Leonardo da Pisa e Albertino da Pistoia, frati dell'ordine di S. maria del Carmine, per gli anni 1298-1303 e fino a tutto aprile 1304. Durante gli anni 1300-02 fra Donato da Firenze e frate Angiolo si succedono al posto di Leonardo.
Dal giugno 1304 fino al termine dell'anno esercitano l'ufficio di camarlinghi ser Cenni di benincasa e Nuto di Benodi, pinzocheri.
1298 - 1304
875 (3)
Frammenti di Entrata e Uscita dal 1296 al 1342 (tit. in cost.)
Filza membr. in fol. di c. 512 n. n. con libri o parte di libri dei camarlinghi: ser Rischiarato e Giannibello, dei mesi gennaio-maggio 1297; dei frati Albertino e Donato, del febbraio 1304, ind. III; di ser Iacopo di ser Napoleone da S. Miniato, dell'anno 1318; di Iacopo di Lippo di Boninsegna da S. Gimignano, del marzo-maggio 1320; di ser Biagio di Manetto da Colle, dal giugno 1321 a tutto agosto 1322 e dal settembre 1342 a tutto l'anno 1347; di ser Stefano di Giovanni da Firenze, del dicembre 1332 e gennaio-ottobre 1334.
Le carte 9-10 hanno l'elenco dei quaranta buoni guelfi eletti consiglieri del Comune per i mesi maggio-giugno 1285 e marzo-aprile 1286; le carte 35-36 le spese fatte per la questione avuta dal Comune e dal proposto di S. Stefano col Vescovo di Pistoia (1317).
1285 mag. - 1347
876 (4)
Frammenti di Entrata e Uscita dal 1295 al 1319 (tit. in cost.)
Cartella di libri in 4° dei camarlinghi generali degli anni 1295, 1300, 1310, 1312, 1318 e dei camarlinghi delle gabelle degli anni 1314-15, 1317, 1318-20. Nel libro di entrate giugno-ottobre 1318 sono registrati i fitti pagati dagli usufruttuari dei beni dei ribelli.
1295 - 1320
877 (5)
Frammenti di Entrata e Uscita dal 1319 al 1323 (tit. in cost.)
Cartella di libri in 4°; il primo soltanto è del camarlingo generale (marzo-giugno 1320); gli altri tredici sono delle gabelle degli anni 1320-24. L'ultimo, che è un libro di entrata della gabella dei carcerati, ha nella copertina gli ordinamenti del carcere e la tassa che ogni detenuto doveva pagare a seconda del reato commesso.
1320 - 1324
878 (6)
Frammenti di Entrata e Uscita dal 1324 al 1335 (tit. in cost.)
Cartella di libri in 4°; tre sono del camarlingo generale (1327 e 1333-36); sedici sono delle gabelle (1324-29, 1331-34); quello segnato di n. 17 è un libro di entrata dei danni dati, in cui si contiene la ragione del danaro pervenuto alle mani del camarlingo per tale causa e per gli ornamenti delle donne, ed è scritto in volgare da ser Bartolo di ser Biccio da Signa (1336).
1324 - 1336
879 (6bis)

(Senza titolo). Cartella con i seguenti framm. dei libri di incanto delle gabelle:
Questi sono gli ordinamenti delle gabelle delle porti et de passaggi di Prato et del Disstrecto.
Elenco dei generi soggetti a gabella, in volgare, con a fianco per ciascuno la somma da pagarsi; senza data, ma della prima metà del sec. XIV.
In 4°, carte 11 n. n.
Questa è lla gabbella che si tolle alle porti all'entrata.
Membr. in 4°, carte 6 n. n.
Elenco di cose soggette a gabella e quanto debbono pagare.
Membr. in 8°, carte 2 n. n., sec. XIV.
Kabella sigilli panis venalis qui fit in terra Prati et districtu, que incipit die primo mensis decembris hodie et finit die ultima mensis novembris proximi venturi, vendita est ser Manfredo ser Leucij, porte Sancte Trinitatis de Prato pro tempore et terminum unius anni... pro pretio et nomine pretii libr. Mviiijc... del 1° dicembre 1329.
Membr. in fol., con le annotazioni marginali dei pagamenti del collettore. È questo l'avanzo di un libro di incanti delle gabelle, di cui si hanno mal legate le carte num. orig. 1-8, 277-308.
Kabella olei forensis, venduta per un anno dal 7 gennaio 1329, ind. XIII, a ser Astolfo del fu ser Vanni di Prato per lire 630, da pagarsi a rate mensili di lire 52 e soldi 10.
Kabella fornellorum, tegolorum et vasellorum de Fegghine... venduta a Bellato di Giovanni di Figline, sindaco e procuratore dell'Arte predetta e ad altri della medesima Arte per il termine di un anno dal 1° gennaio 1329, ind. XIII, per lire 70, da pagarsi a rate mensili.
Kabella dationum insolut.. permutarum, cambij, divisionum rerum immobilium, relictorum et donationum inter vivos, venduta a ser Bartolommeo di ser Leuccio Guittimanni di Prato, per un anno dal 15 marzo 1329, ind. XIII, per lire 250, da pagarsi a rate mensili.
Kabella rigatteriorum, seu vendentium farsilia, sive guatarizia, tunicas, guarnacchas, seu pelles, lectos, seu tenent. apotechis dicte Artis, venduta a Nutino del fu Casino di porta Tiezi, sindaco e procuratore della detta Arte, per un anno dal 1° ottobre 1338, ind. VI, per lire 12, da pagarsi metà a marzo venturo e l'altra in settembre.
Kabella boctariorum, barlectariorum et bigongiarorum, venduta a Coppia del fu Giannuzzo o Iannuzo di porta Tiezi, sindaco e procuratore della detta Arte, per un anno dal 1° ottobre 1338, ind. VI, per lire 25, metà a marzo e l'altra in settembre.
Kabella calzolariorum, planellariorum, zoccholariorum, venduta a Cecco di Niero di porta Tiezi, sindaco e procuratore di detta Arte, per un anno dal 1° ottobre 1338, ind. VI, per lire 42 pagabili in due rate.
Kabella barberiorum, venduta a Falbene del fu Pacino di porta S. Trinita, sindaco e procuratore della detta Arte, per un anno dal 1° ottobre 1338, ind. VI, per lire 16, da pagarsi in due rate.
Kabella magistrorum lapidum terre Prati et eius districtus, venduta a Michele del fu Ciardo della porta Capodiponte, sindaco e procuratore della detta Arte, per un anno dal 1° ottobre 1338, ind. VI, per lire 28, da pagarsi in due rate.
Kabella fabrorum terre Prati et eius districtus, venduta a Iacopo di Cione della porta S. Giovanni, sindaco e procuratore della detta Arte, per un anno dal 1° ottobre 1338, ind. VI, per lire 80, da pagarsi a rate mensili.
Kabella vendentium ad minutum oleum, caseum et carnes sicchas, venduta a Giuntino del fu Piero di porta Gualdimare, sindaco e procuratore della detta Arte, per un anno dal 1° ottobre 1338, ind. VI, per lire 50, da pagarsi in due rate.
Kabella fornariorum, venduta a Nello di Tuccio di porta Travaglio, sindaco e procuratore dell'Arte dei fornai di Prato, per un anno dal 1° ottobre 1338, ind. VI, per lire 20, metà a marzo e metà a settembre.
Kabella Artis et Universitatis fornacciariorum terre Prati et districtus, venduta a Credi di Tuccio della porta S. Giovanni, sindaco e procuratore della detta Arte, per un anno dal 1° ottobre 1338, ind. VI, per lire 35.
Kabella sartorum terre Prati et districtus, venduta a Vanni di Bonaventura di porta Fuia, sindaco e procuratore dell'Arte suddetta, per un anno dal 1° ottobre 1338, ind. VI, per lire 28.
Kabella spetiariorum et merciariorum terre Prati et districtus, venduta a Schiatta di Viero, sindaco dell'Arte stessa, per un anno dal 1° ottobre 1338, ind. VI, per lire 26.
Kabella statere grosse, venduta a Bartolo del fu Terio di porta Capodiponte, per un anno dal 25 luglio 1338, ind. VI, per lire 55.
Kabella guadi terre Prati et eius districtus, venduta a Matteo del fu Leo di porta Fuia, per un anno dal 15 luglio 1338, ind. VI, per lire 46.
Kabella meretricum et postribuli terre Prati, venduta a Maso di Nuccetto della porta Capodiponte e a Bonanno del fu Lapo della porta Tiezi, per un anno dal 21 luglio 1338, ind. VI, per lire 375.
Kabella gualcheriariorum et pannorum che si portano alle gualchiere di Prato e del Distretto, venduta a ser Tolomeo del fu Puccio di porta Travaglio e Matteo del fu Leo di porta Fuia, per un anno dal 16 agosto 1338, ind. VI, per lire 280.
A c. 277 si ha il seguito di un atto di vendita di una gabella delle frutta. Da una notazione di coatto pagamento dell'ultima rata, in data 17 marzo 1339, ind. VII, parrebbe che l'appaltatore fosse un Tuccio di Bartolo.
Kabella venditionum poma vel fruttuum alborum, vel ligumina, vel oliva super pratea vel alibi infra cerchias terre Prati, except. que in Mercatali Bisentium diebus forj, venduta a Lorenzo di Fuligno di porta Fuia, per un anno dal 16 marzo 1338, ind. VI, per lire 191.
Kabella spaczature terre Prati, venduta a Nardo di Guiduccio di porta Fuia, per un anno dal 20 aprile 1338, ind. VI, per lire 55.
Kabella mutuantium sub pingnore, venduta a Guido di Cione di porta Fuia, per un anno dal 15 maggio 1337, ind. VII, per lire 300.
Kabella dotium terre Prati, venduta a Nardo di Guiduccio di porta Fuia, per un anno dal 19 marzo 1337, ind. VI, per lire 160.
Kabella bestiar. que venduntur, venduta a Arrighetto del fu mess. Iacopo e a Cecco del fu Giannibello, per un anno dal 24 marzo 1337, ind. VI, per lire 800.
Kabella macelli bestiarum que occiduntur in terre Prati, venduta a Biligiardo di Tura e a Puccino del fu Gherarduccio della porta Capodiponte, per un anno dal 13 giugno 1338, ind. VI, per lire 980.
Kabella grani et bladi, che si vendono nel Comune di Prato e nel Distretto e sulla piazza, venduta a Ranuccino di Marsoppino di porta S. Trinita, per un anno dal 1° luglio 1338, ind. VI, per lire 1780.
Kabella carcer. et carceratorum Comunis Prati, venduta a Francesco di ser Naccio, Rodolfo del fu Guidone, ser Cianianello di ser Ciuto, Piero del fu ser Meo e Francesco del fu Lippo, per un anno sal 10 Gennaio 1329, ind. XIII, per lire 80.
Kabella sartorum terre Prati et districtus, venduta a Vanni di Bonaventura, sindaco dell'Arte dei sarti, per un anno dal 16 agosto 1329, ind. XIII, per lire 35.
1329 - 1338
880 (7)
Frammenti di Entrata e Uscita dal 1336 al 1342 (tit. in cost.)
Cartella in 4° con 15 libri dei camarlinghi e di entrate delle gabelle, degli anni 1327, 1336-40 e 1342, ind. IX. Vi è anche un fascio di frammenti di libri di gabelle dei secoli XV-XVI, di cui due datati 1356 e 1372. Il n. 5 è un libro di spese per le Mura, il nuovo palazzo comunale e un ponte sul Bisenzio (1337); il n. 6 è il «Libro del chamarlingo de' danari de' danni dati» (1338). Una tarda annotazione sulla prima carta del libro segnato di n. 8 dice «Gabelle 1340 e notari di Prato»; il libro contiene denunzie di cose soggette a tassa e atti di sequestro, nonché l'elenco dei notari che si obbligano a presentare i contratti su cui deve pagarsi gabella. Sotto il n. 11 si ha la nota delle cose soggette alla gabella delle porte e quanto debbono pagare (sec. XIV).
1327 - sec. XVI
881 (8)
Frammenti di Entrata e Uscita dal 1289 al 1404 (tit. in cost.)
Cartella in 4° con 16 libri, dei quali 13 sono dei camarlinghi delle gabelle; il n. 1 è un libro di accuse e inquisizioni del podestà Belforte dei Belforti (agosto-novembre 1285) con 2 cc. staccate di un libro simile del podestà Maffeo (1299); il n. 6 è una vacchetta del sale pesato; i n. 12-15 hanno l'entrata della tassa dei focolari e dell'estimo. Al n. 9 si ha l'«Entrata e uscita di Bartolomeo di Piero Bizochi kamarlingo al Monte della Piatà l'anno MCCCCLXXXVIIII» con 2 cc. di egual libro dell'anno precedente. Sotto il n. 17 sono framm. di gabelle (1334 e 1342), un libro di precetti del capitano Bonifazio dei Bonconsigli (1293) e una rubrica di nomi (sec. XVII).
1285 ago. - sec. XVII
882 (9)
Pagamenti del Comune di Prato al Comune di Firenze 1387-1401 (tit. sulla cop.)
Registro delle ricevute dei pagamenti fatti per imposte varie dal 25 febbraio 1387 al 31 marzo 1401.
Vacchetta membr. in fol. di c. 37 tutte scritte e num. fino alla 23.
1387 feb. 25 - 1401 mar. 31
883 (10)
Entrata e Uscita dal 1351 al 1359 (tit. in cost.)
Sono raccolti in questa cartella 10 libro membr. in fol. dei camarlinghi del Comune per gli anni indicati, ma incompleti. Al penultimo è annessa una carta del 25 maggio 1557 portante questo titolo: «Pagato noi Iacopo Cicognini depositario del puntone (bastione) di Santo Giusto questi maestri muratori che hanno murato questo giorno...».
1351 - 1557 mag. 25
884 (11)
Entrata e Uscita dal 1360 al 1367 (tit. in cost.)
In fol., 9 libri membr. del camarlingo maggiore.
1360 - 1367
885 (12)
Entrata e Uscita dal 1368 al 1370 (tit. in cost.)
In fol., i primi 3 libri (1367-69) sono membr., gli altri 4 cart.; il n. 6 è l'«Entrata di dazzio 1370 di Francescho».
1367 - 1370
886 (13)
Entrata e Uscita dal 1371 al 1379 (tit. in cost.)
In fol. cart., 13 libri dei camarlinghi generali. Alcune copertine di questi libri servirono prima a racchiudere registri di un'azienda laniera perché portano questi titoli di mano trecentesca: Pettinatori - Orditori - Memoriale T - Tintori e Conciatori A - Orditori e Tesitori.
1371 - 1379
887 (14)
Entrata e Uscita dal 1380 al 1385 (tit. in cost.)
In fol. cart., 7 libri; mancano quelli degli anni 1381-82. Anche tra questi libri qualcuno ha la copertina con titoli orditori, tessitori, ecc.
1380 - 1385
888 (15)
Entrata e Uscita dal 1396 al 1404 (tit. in cost.)
In fol. cart., 4 libri degli anni 1391-92, 1395-96, 1399-401 e 1404.
1396 - 1404
889 (16)
Entrata e Uscita dal 1406 al 1422 (tit. in cost.)
In fol., 5 libri degli anni 1406, 1409, 1410-15, 1422-23. Il n. 3 porta questo titolo: «In questo libro chome seguiterà iscriveroe io Lapo di ser Dietaiuti lanaiolo in Prato tutti i debiti ch'io riceveroe et pacherò a stanzia et petizione di Nicholaio di Bernardo, Piero di Geri, Meo di Ridolfo, Pavolo di Bertino, uficiali di debito chiamati per lo Chomune di Prato e di loro m'ànno fatto loro chamarlingo» (1410-15).
1406 - 1423
890 (17)
Entrata e Uscita del 1407 (tit. in cost.)
Vacchetta in fol. di c. 285 num. fino alla 100 che contiene le entrate al tempo di Cristofano di Paolo Banchelli e di Bonaccorso di Chele provveditori della Camera del Comune e di Piero di Vannozzo camarlingo.
1407
891 (18)
Entrata e Uscita dal 1425 al 1443 (tit. in cost.)
In fol. cart., 6 libri degli anni 1425, 1431-33, 1435, 1439-41, 1444. Il n. 2 ha questo titolo: «...qui in questo chome seguiterà schriveremo noi cioè Zanobi di ser Bartolomeo q. Franciesho di ser Diettaiuti tucti e ciascheduno balestrieri et maraiuoli i quali deono avere dal Chomune di Prato per loro soldo usato e andatte le quali avesono fate in servigio del Chomune» (1431-33).
1425 - 1444
892 (19)
Entrata e Uscita dal 1443 al 1454 (tit. in cost.)
In fol. cart., 9 libri; mancano quelli degli anni 1444, 1449.
1443 - 1454
893 (20)
Entrata e Uscita dal 1455 al 1498 (tit. in cost.)
In fol. cart., 4 libri degli anni 1455, 1460, 1478-79 e 1490-93. A c. 55t del libro segnato di n. 3 si legge questa nota; «Io Piero di Nicolò di Piero Canbioni notaio da Prato in su questo libro da qui inanzi scriverrò tucti e contracti ch'io farò»; nelle cc. 56-58 sono le minute di quattro atti, dell'anno 1498.
1455 - 1498
894-917 (21-44)
Rapporti delle ragioni dei camarlinghi del Comune e delle Case pie
1379 - 1779
918-1213 (88-383)
Libri di entrata e uscita dei camarlinghi generali e dei camarlinghi della Decima
1543 mar. 1 - 1808 dic. 31
1214 (1416)
Ricordi del Camarlingo e memorie della Cappella di Musica dal 1418 al 1660 (tit. in cost.)
Cart. in 4° e in 8° che contiene:
Libro dei pegni di Stefano di ser Tingo, dal 1° agosto 1418 al 31 gennaio 1419.
Debitori e creditori di Prato, 1550-51.
Libro di ricevute dei pagamenti fatti a Firenze per tasse varie dal camarlingo del Comune di Prato, 1560-80.
Quadernuccio tenuto da Lorenzo Cicognini per conto di mess. Pierant. Convenevoli camarlingo gen., 1551.
1418 ago. 1 - 1580
12151

1556 Sumpto di partite casse da' ministri del Magistrato de' Cinque et quello che si domanda per justificatione di epse delle ragioni di tredici camarlinghi stati nella Comunità di Prato, 1543-55. Segue la Notula di spese per conto di guerra et altro facte dal 1552 al 1555.
Quadernetti e carte sciolte dei camarlinghi del quarto e quinto decennio del sec. XVI.
Libretti dei camarlinghi degli anni 1618, 1621, 1626, 1628 e 1641-46.
Quaderno per le lampane dell'olio a fiaschi, 1650-51.
Mandati e quietanze del camarlingo della Cappella di Musica, 1660-66.
1543 - 1666
1216 (1417)
Camarlingo Generale dal 1505 al 1514 (tit. in cost.)
In questa cartella sono raccolti i libri delle entrate degli anni 1508-14 e un libriccino di memorie degli anni 1641-72.
1508 - 1672
1217 (1418)
Camarlingo Generale dal 1514 al 1518 (tit. in cost.)
Cartella con i libri dell'entrata e uscita deglianni indicati, meno il 1517.
1514 - 1518
1218 (1419)
Camarlingo Generale dal 1525 al 1530 (tit. in cost.)
Vi sono anche i libri degli anni 1522-24.
1522 - 1530
1219 (1420)
Camarlingo Generale dal 1530 al 1538 (tit. in cost.)
La coperta del libro degli anni 1531-32 è costituita da un ms. ebraico.
1530 - 1538
1220 (1421)
Camarlingo Generale dal 1538 al 1576 (tit. in cost.)
Vi sono soltanto i libri degli anni 1538-42 e uno del 1473.
1473 - 1542
1221 (384)
Documenti relativi al saldo del Camarlingo della Comune di Prato per l'anno 1808
Filza in 4°.
Annessa la Toscana nel 1807 all'Impero francese, fu col decreto del 12 maggio 1808 nominata una Giunta per introdurre anche da noi le forme e le istituzioni francesi. Prato fu allora compresa nel dipartimento dell'Arno e nel circondario dell'Ombrone. A capo del Comune, abolito il Gonfaloniere, fu posto il Maire con un ristretto Consiglio comunale. Il 1° luglio 1808 cessò l'ultimo dei camarlinghi, che era Vaio Vai, e fu sostituito da un francese col titolo di percettore delle contribuzioni della Comunità. Col 30 settembre 1809 gli successe Giuseppe Geppi col titolo straniero di Ricevitore municipale (cfr. G. Corsani, Amministrazione e contabilità in Prato ai primi dell'Ottocento, in Archivio Storico Pratese, anno III, 1920).
1808
1222 (385)
Estratto del sommario dei debitori della Comune per rendite costituite, o fondiarie, per pensioni o prestazioni annue, affitti ecc., esistenti al termine dell'anno 1808 e negli anni successivi fino al 1814 con le note dei pagamenti fatti
Registro in fol. con repertorio.
1809 - 1814
1223-1226 (386, 387, 389, 393)
Journal géneral et livre de caisse
degli anni 1811-1814
1811 - 1814
1227-1228 (388, 390)
Livre des dépenses
degli anni 1812 e 1813
Registri in fol.
1812 - 1813
1229-1233 (392, 395-96, 398-99)
Registri delle riscossioni e pagamenti, degli anni 1809-11
1809 - 1811
1234-1236 (391, 394, 397)
Ètat des recettes et dépenses de la Ville de Prato - Budget della Comune di Prato - 1809-11
1809 - 1811
1237 (400)
Compte presenté par le Receveur Municipal de la Comune de Prato à MM. le President et Maitres de la Cour des Comptes à Paris
Vol. in fol. coi conti degli anni 1809-14.
1809 - 1814
1238-1239 (401-402)
Saldi dell'entrata e uscita del Comune degli anni 1815-17
Registri in fol.
1815 - 1817
1240-1246 (403-409)
Bilanci di previsione e rendimenti di conti o saldi degli anni dal 1817 al 1865
1817 - 1865
1247 (410)
Prato - Bilanci dal 1851 al 1860
Cartella con gli allegati di corredo ai bilanci.
1851 - 1860
1248-1249 (411-412)
Osservazioni ai saldi della Comunità di Prato fatte dalla Ragioneria della Camera Comunitativa di Firenze con le risposte del Municipio, dal 1815 al 1864
Registri in fol.
1815 - 1864
1250-1301 (468-519)
Documenti di corredo al saldo, dal 1813 al 1864, raccolti in cartelle annuali
1813 - 1864
1302-1338 (430-466)
Registri dei mandati, dal 1829 al 1864
1829 - 1864