I riformatori dello Statuto del 1503 deliberarono che, per «havere notitia
della età delle fanciulle et garzoni per ogni occorentia», lo speziale Michele di
Francesco Guizzelmi dovesse scrivere tutti i nati dopo la morte di Filippo
Inghirami, il quale coi suoi testamenti del 1479-80 fondava cinque posti di studio
per giovani pratesi e otto doti per le fanciulle di famiglie nobili e cittadine. Il
Guizzelmi adempì l'incarico levando i nomi dei nati dai libri dei sagrestani della
Pieve di S. Stefano. Gli successero poi in tale ufficio i cancellieri comunali,
formando gli indici fino al 1808. Insieme si ha la raccolta delle vacchette
originali dei battezzieri dal 1580. Più tardi cominciò quella dei morti e dei
matrimoni. Si hanno quindi gli atti dello Stato Civile costituito al tempo della
dominazione francese e i libri compilati durante il granducato, fino alla
istituzione dello Stato civile italiano. Nell'anno 1935 fu recuperato un indice
delle femmine battezzate dal 1510 al 1556, che ora porta il n. 10bis. I libri che fanno seguito a quelli elencati
sono nell'Ufficio di Stato Civile.