Tassa prediale e dazio comunitativo. Dazzaioli

Livello: serie

Estremi cronologici: 1817 - 1861

Consistenza: 46 unità

Soppressa la tassa di redenzione, la legge del 16 settembre 1816 ripristinò la tassa prediale, il cui ricavato era destinato alla R. Depositeria. I comuni avevano però diritto ad imporre a proprio favore un'addizionale alla tassa.
La Depositeria trasmetteva al cancelliere comunitativo il ruolo delle provvisioni che il comune doveva pagare per conto della Depositeria, tra cui quelle per il giusdicente locale. Della regolarità dei mandati era ritenuto responsabile il cancelliere. Questi poi doveva provvedere annualmente ad inviare alla Depositeria una "dimostrazione dei pagamenti fatti dal camarlingo", approvata dal gonfaloniere. La Depositeria a sua volta trasmetteva al camarlingo "la quietanza a saldo della tassa prediale" in caso di approvazione, altrimenti inviava delle "osservazioni" al cancelliere comunitativo.
Nella descrizione dei registri si è indicato il nome del camarlingo solo quando era presente sul documento. È comunque possibile desumerlo dalle altre serie di registri contabili.