Nei dazzaioli sono registrate le uscite legate al pagamento della tassa
di macine: quella principale verso la Cassa delle Farine, quelle secondarie per
le "rigaglie" della cancelleria, e ai deputati, al camarlingo e al cancelliere
per il pagamento del loro onorario. I dazzaioli erano conservati dal cancelliere
e da questi consegnati al camarlingo che li gestiva per un anno ad iniziare
dalla prima riscossione. Le rate, dirette alla Camera comunitativa di Firenze,
venivano conegnate nel mese successivo alle suddette riscossioni.